In un anno profondamente segnato dalla pandemia crescono i risultati economici del Gruppo Alì, e al tempo stesso l’impegno sociale e ambientale.
Sono 114 i supermercati in Veneto ed Emilia Romagna con oltre 1,2 miliardi di fatturato nel 2020 e una crescita dell’8,53% rispetto al 2019. Leader in Veneto con una quota di mercato del 17,5%, Alì conta 4.300 dipendenti (di cui metà sono donne) e 296 nuovi assunti.
Per rispondere alle necessità di un mercato in continua evoluzione, Alì accelera esponenzialmente la crescita dell’e-commerce, incrementando l’offerta del 60% in meno di un anno, a copertura di tutte le province in cui opera. Il business di Alìperme.it cresce nel 2020 di 4 volte tanto rispetto al 2019, a conferma di una spinta tecnologica legata all’emergenza sanitaria, senza precedenti.
Alì continua a crescere in modo sostenibile, restituendo al territorio il 95% del suo fatturato attraverso il sostegno dell’occupazione, lo sviluppo dell’indotto, le azioni di responsabilità sociale e ambientale, la contribuzione e le imposte.
Sono questi i principali dati resi noti da Francesco Canella, presidente e fondatore del Gruppo Alì Spa (foto in basso), che quest’anno celebra il 50esimo anniversario dalla nascita dell’azienda: “Siamo un’azienda sana – afferma il presidente Canella (che ha inventato la formula del supermercato moderno, con il banco gastronomia, e nel 2019 ha ricevuto a Padova la laurea honoris causa) – e da 50 anni reinvestiamo nel territorio i proventi della nostra attività, per continuare a crescere con strutture all’avanguardia che ci consentano un risparmio energetico a tutela dell’ambiente, ma anche degli interessi dei consumatori. Dopo le prime due aperture a Montagnana e a Rossano Veneto, lavoreremo per aprire, entro fine 2021, almeno altri 2 punti vendita ad alto risparmio energetico e basso impatto ambientale, oltre che ristrutturare quelli più datati, con l’obiettivo di assumere nuovi collaboratori e migliorare la vita dei nostri clienti. Una gestione responsabile e sostenibile dell’azienda è frutto di scelte consapevoli. Per questo dall’inizio della pandemia abbiamo deciso di fare la nostra parte a sostegno del sistema sanitario, delle famiglie bisognose e a sostegno di tutte quelle attività che animano la vita economica del nostro territorio e che rappresentano l’espressione più vera della nostra gente.“
Ad esempio, i buoni da spendere per risollevare le piccole attività messe in crisi dall’emergenza sanitaria.
La sostenibilità
Il Gruppo Alì sostiene progetti e attività “green” e opera concrete scelte ecosostenibili nei propri punti vendita. Ad oggi, ha messo a dimora quasi 32mila alberi e quattro boschi urbani grazie al progetto We Love Nature, in collaborazione con i propri clienti.
In tutti i supermercati Alì è attiva la raccolta differenziata per gli imballaggi, vengono impiegati sacchetti pane ecocompatibili, cassette ortofrutticole riutilizzabili e carta certificata per cataloghi e volantini. I frigoriferi sono dotati di porte e utilizzano valvole elettroniche che ottimizzano i consumi elettrici delle centrali frigorifere. Inoltre tutti i punti vendita di nuova generazione e quelli ristrutturati sfruttano il calore di recupero dei banchi frigo per produrre acqua calda. Quasi il 60% della rete vendita è dotata di illuminazione Full led e gli impianti fotovoltaici installati su 21 punti vendita e sul nuovo centro logistico hanno prodotto, nel 2020, 899 Mwh.
In questo modo il Gruppo Alì, nel 2020, ha risparmiato 3.455 tonnellate di CO2 all’ambiente.
Il lavoro
Il Gruppo dà lavoro a 4.300 dipendenti di cui la metà sono donne. Sono 296 i nuovi assunti nel 2020.
L’azienda punta su “stabilità occupazionale e benessere dei propri collaboratori come strumenti privilegiati per migliorare ancora di più il servizio ai propri clienti. In un periodo di precarizzazione del lavoro dipendente, il dato di Alì è nettamente in controtendenza: il 97% dei collaboratori hanno un contratto a tempo indeterminato”.
Alì continua ad investire in formazione destinando, nel 2020, oltre 800mila euro alla formazione del personale per garantire un servizio altamente professionale: dalle tecniche di vendita, alla gestione del punto vendita, dai corsi di primo soccorso e sicurezza, a quelli di selezione del personale.
Per affrontare la fase attuale di mercato e per investire sul futuro, il Gruppo ha deciso di puntare sulla logistica con l’internalizzazione di 160 collaboratori del magazzino centrale; per un settore spesso alle prese con emergenze e scioperi che periodicamente esplodono facendo emergere l’alto costo umano delle consegne, fatto di subappalti e cooperative che durano in media due anni, una svolta.
La solidarietà
All’inizio della pandemia l’azienda ha lanciato la raccolta fondi con i punti della carta fedeltà, in collaborazione con i clienti, che ha permesso di consegnare 300mila euro alla Protezione Civile del Veneto e dell’Emilia Romagna e alla Federazione dei Medici di Famiglia. 1 milione di euro è stato donato all’Ospedale di Padova, 1 milione di euro, con il gruppo Selex, agli Ospedali di Milano e Lodi e 1 milione di euro è stato donato, durante il lockdown, a tutti i 4.000 collaboratori Alì che hanno lavorato in prima linea per garantire l’accesso ai beni di prima necessità a tutti i clienti.
500mila mascherine sono state donate ai cittadini della Regione Veneto e, attraverso la Spesa Solidale, sono stati consegnati fino ad ora quasi 400mila pasti alle famiglie in difficoltà.
Sempre nel 2020 sono stati donati, in collaborazione con i nostri clienti, attraverso i punti della carta fedeltà, 78.900 euro agli amici di Medici con l’Africa CUAMM, di ENPA, IOV, IOR, della Fondazione VIMM e del Banco Alimentare del Veneto.
Attraverso il progetto Siticibo del Banco Alimentare che prevede il recupero delle eccedenze alimentari, Alì ha donato, nel 2020, 240mila pasti.
Oltre a queste donazioni, Alì fornisce materiale didattico e sostiene progetti educativi nelle scuole del territorio e continua il progetto di solidarietà per le associazioni locali We Love People che, fino ad ora, ha consentito di aiutare 1524 associazioni del Veneto e dell’Emilia Romagna con un contributo pari a 524.000€.
La storia
Nato nel 1958 da un piccola rivendita alimentare a Padova, il Gruppo Alì aprì il suo primo supermercato nel 1971 il Gruppo Alì e compie 50 anni. Oggi è uno dei big player della grande distribuzione sul territorio con 114 punti vendita e l’obiettivo di raggiungere quota 116 entro fine 2021. Le insegne Alì Supermercati e Alìper rappresentano in modo differenziato i due canali di vendita, rispettivamente dei negozi di quartiere e dei superstore.
Un indotto che si traduce in oltre 32 milioni di scontrini annui e che premia la fedeltà di più di 600mila clienti possessori di Carta Fedeltà Alì per usufruire di particolari sconti e raccogliere i premi che il Gruppo mette a disposizione.
Prima in classifica nella “Top 500” 2021 della provincia di Padova, la più importante ricerca che analizza le migliori aziende della provincia condotta da PwC. Alì Supermercati conferma la sua visione improntata ad una profonda e radicata territorialità, nel condividere i successi di mercato con la comunità locale, restituendo benessere in termini di occupazione e contribuendo nei fatti alla responsabilità sociale con le numerose attività sostenute.