Dal cerotto tecnologico al reggiseno innovativo: 18 idee in gara, su Youtube

Torna online su YouTube la sfida finale del percorso promosso dal Contamination Lab dell’Università di Trento in collaborazione con HIT-Hub Innovazione Trentino. Diciotto i progetti in gara, di ogni genere.

Soluzioni per salute e bellezza, idee per nuove piattaforme di servizi, soluzioni per l’alimentazione ecosostenibile e la cura della casa, sistemi di controllo e monitoraggio, proposte per favorire socializzazione e vita culturale: sono i 18  progetti che si sfidano in questi giorni per un posto nella finale del DemoDay 2021, l’ultimo atto del percorso laboratoriale pensato per promuovere le idee imprenditoriali degli studenti e delle studentesse dell’Università di Trento.

Sfida finale

La sfida finale della nona edizione dello Startup Lab DemoDay si terrà giovedì prossimo 27 maggio dalle 16.30 online sul canale Youtube di CLab Trento (Contamination Lab) dell’Università di Trento ed è organizzata in collaborazione con Hub Innovazione Trentino.

Nella sfida al progetto di startup più innovativa e promettente ha un ruolo importante anche il pubblico, chiamato ad esprimere il proprio gradimento nel People’s choice award: basta collegarsi al sito di CLab Trento (https://clabtrento.it/), vedere le sintesi dei vari progetti o seguirne la presentazione diretta e poi esprimere il proprio voto con un clic direttamente sul sito.

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Diciotto Progetti

Ma quali sono i 18 progetti in gara? Alcuni si concentrano sui temi della salute e bellezza: un cerotto biotecnologico per rimuovere un tatuaggio senza dolore (Yore); un servizio di consulenza online per problemi di capelli (Hair); una soluzione informatica per accelerare la diagnosi di melanoma via smartphone (Healme); un nuovo tipo di reggiseno per donne sottoposte a mastectomia (ONEbra); un dispositivo che riduce i tempi di preparazione per l’elettroencefalogramma (EEGMate).

Altri optano per nuove piattaforme per l’erogazione di servizi: un servizio di intermediazione per far incontrare domanda e offerta di spazi per lo smart working (Place-B) e uno per prodotti freschi ed ecologici (GreenCleaning); una piattaforma per favorire l’accesso dei piccoli investitori nel mercato energetico (Tokeo). Alcuni progetti puntano tutto su alimentazione e vita in casa: un servizio di stoviglie e strumenti a domicilio per persone che si sono trasferite da poco (Kitchen Kit); una app per ridurre lo spreco alimentare domestico (Fookstokk); un nuovo tipo di fungo coltivato con i fondi di caffè per nutrire in modo completo e sostenibile (Mogu); una piattaforma per la prenotazione di tecnici per interventi a domicilio (JustHome).

Senza dimenticare le soluzioni per la socializzazione e la fruizione di contenuti culturali, sempre molto gettonate per studenti e studentesse: una app per cercare compagni/e di gioco (OKgo); un portale per la fruizione di contenuti culturali e visite a musei a distanza (StreamArt); una piattaforma per turisti digitali (Flyawaii). Infine alcune idee per aumentare i sistemi di prevenzione e controllo: una piattaforma per il monitoraggio in tempo reale delle condizioni meteo per l’agricoltura (EasyFarming); una soluzione informatica per rimuovere contenuti illegali e propagandistici dal web (Crawler); un sistema di archiviazione di informazioni protetto attraverso i dati del proprio Dna (Safe-X).

Durante il Demo Day i team finalisti presenteranno la loro idea innovativa, sviluppata all’interno dei tre mesi di corso. Verranno giudicati da una giuria composta da esperti ed esperte del settore dell’innovazione e dell’imprenditoria locale e internazionale.

In soli quattro minuti cercheranno di convincere la giuria per aggiudicarsi il podio. Quest’anno la giuria nazionale e internazionale è composta da: Andrea Cuoghi – Project manager e business coach (Trentino Sviluppo), Marco Senigalliesi – Innovation advisor e new ventures supporter (Hub Innovazione Trentino), Gabriele Paglialonga – Managing Director (Industrio Ventures), Andrea Bolner – Business Angel (Concilium Consulting), Rui Barros Silva – Enterprise Education Projects Officer (Cass Business School), Chloe Hwang, CEO e Co-founder TxC2.

L’evento sarà in lingua inglese e trasmesso in diretta streaming a partire dalle 16.30 sul canale YouTube di CLab Trento all’indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=v5Fb2Vw5uNM.

Start Up Lab: che cos’è

È un corso caratterizzato da poche lezioni teoriche e ampie sessioni di gruppo in cui studenti e studentesse di master, dottorato e post-doc di undici dipartimenti lavorano insieme per sviluppare progetti imprenditoriali innovativi supportati da docenti, mentori ed esperti nel campo delle startup. Alti i numeri anche in questa nona edizione: 110 partecipanti con 17 diverse nazionalità che hanno sperimentato un nuovo modello di apprendimento, ideato per stimolare in loro l’imprenditorialità e aprire le menti alla contaminazione di idee.

L’obiettivo finale del corso è quello di fornire le conoscenze di base per poter sperimentare e affrontare l’innovazione con un approccio imprenditoriale. Lo scopo, quindi, non è solo quello di formare la nuova generazione di imprenditori e imprenditrici, ma è anche quello di formare nuovi manager che abbiano un atteggiamento proattivo, critico e innovativo nei confronti delle sfide proposte dalla contemporaneità.

Il laboratorio si è svolto in due appuntamenti settimanali in didattica a distanza. Per tre mesi, ogni gruppo di lavoro ha seguito circa 50 ore di sessioni laboratoriali e formative gestite da alcuni professori di UniTrento: Alessandro Rossi (DEM, responsabile CLab Trento), Marco Formentini (DISI) e Pablo Soler Bach (School of Innovation). Il laboratorio è stato coordinato da Gloria Cannone (CLab Trento) per gli aspetti organizzativi e supportato da Alessandra Scroccaro (CLab Trento) per la valutazione dell’apprendimento.
I team sono stati affiancati da dodici ex studenti e studentesse di Start-Up Lab come mentori junior (Nikta Atabaki, Federica Andreoni, Davide Bulbarelli, Simone Cioffi, Arianna Conci, Alice Cusmano, Laura De Bortoli, Arturo Farolfi, Anish Kaushal, Gianmaria Mallozzi, Carlotta Tagliaro, Nazanin Tavafchian) e da una squadra di dodici mentori, provenienti da startup e imprese innovative locali e internazionali: Carlo Pasquini, Nadya Bobova, Lorenzo Modena, Giovanni Gaglione, Daniele Miorandi, Leonardo Benuzzi, Daniele Basso, Cveta Majtanovic, Clelia Calabrò, Stefano Remondino, Daniele Delledonne e Antoine Lebrun.

Ancora più numerosi sono stati le esperte e gli esperti italiani e internazionali ospitati per sessioni di approfondimento su temi specifici come la generazione di idee di business, la validazione del problema e della soluzione, l’individuazione del modello di business, l’elaborazione di un piano finanziario, e l’acquisizione delle competenze necessarie per costruire una presentazione efficace e di impatto.

Lezioni online

La modalità online ha permesso agli studenti e alle studentesse di interfacciarsi e interagire con esperti del settore di fama internazionale come Zack Coelius, Adam Berk, Lowell Ricklefs, Eduardo Diez-Hochleitner, e nazionali come Vittorino Filippas, Vincenzo Mura, Stefano Bernardi, Nicola Doppio, Paolo Lombardi, Francesco Cracolici.
Infine, durante le prove generali di presentazione del progetto, i partecipanti hanno avuto la possibilità di confrontarsi con diversi coach e esperti/e di public speaking, fra cui Rachele Nichelatti, Mauro Cavosi, Andrea Guarise, Alessio Salzano, Marina Tana, Alberto Dietze e Daniela Esposito. La lingua di lavoro del laboratorio è l’inglese. Partecipano, infatti, studenti e studentesse provenienti, non solo da tutti i dipartimenti dell’Ateneo (da Scienze cognitive a Ingegneria, passando per Economia, Informatica e Giurisprudenza), ma anche da 17 nazioni diverse.

Il Contamination Lab dell’Università di Trento, per questo, ha il primato di essere il CLab più internazionale del network italiano, composto da 22 Contamination Lab.
A Start-Up Lab in nove edizioni hanno partecipato finora oltre 800 studenti e studentesse. Start-Up lab è anche un modo per rafforzare la collaborazione con i partner territoriali, come HIT, che collabora con l’Ateneo nella gestione di CLab Trento per favorire lo sviluppo di idee innovative e imprenditoriali. Da varie edizioni, inoltre, Start-Up Lab è adottato come unità formativa sui temi di innovazione e imprenditorialità nel programma della EIT Digital Master School: gli studenti e le studentesse che frequentano il Business Development Lab si mescolano a quelli Start-Up Lab nella formazione dei team e nello sviluppo delle idee imprenditoriali.