Studiano in Friuli i discendenti di terza o quarta generazione di chi emigrò

L’altra faccia della perdita di talenti, cioè di quelle persone che hanno studiato in Italia, ma hanno colto opportunità di crescita e carriera all’estero, con il rischio che la scelta diventi permanente, sta nello sforzo di mantenere contatti e relazioni con chi è emigrato, o è discendente dalle migliaia di persone che hanno nel tempo lasciato il NordEst principalmente diretti verso Svizzera, Brasile, Argentina.

Si chiama “Studiare in Friuli” ed è nato nel 2001 il progetto di interscambio riservato a figli o discendenti di corregionali del Friuli-Venezia Giulia all’estero promosso da Convitto Nazionale “Paolo Diacono” di Cividale del Friuli in collaborazione con Ente Friuli nel Mondo. Il Convitto finora ha messo a disposizione ogni anno scolastico fino a 20/25 borse di studio di un anno (o un semestre). I destinatari sono giovani di terza o quarta generazione, che portano cognomi per lo più friulani e hanno l’opportunità, grazie al supporto delle istituzioni, di riagganciare i legami dei corregionali all’estero con il Friuli-VG e riscoprire la lingua friulana, in un ambiente di apprendimento improntato alla convivenza di diverse culture.

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Per tutti la possibilità di approfondire la conoscenza della “Friulanità”, a contatto con le usanze e le tradizioni locali più caratteristiche. Gli studenti frequentano dei corsi intensivi di Lingua Italiana, in modo da rendere il più agevole possibile il loro ingresso in aula e l’inserimento nella comunità. Grazie agli accordi stipulati con gli istituti scolastici di provenienza, al loro rientro i ragazzi vedranno riconosciuto il percorso di studio frequentato in Italia. E nonostante l’emergenza Covid-19, «c’è la più forte volontà di proseguire con “Studiare in Friuli” e accogliere quanto prima nuovi studenti da tutto il mondo», ha spiegato la dirigente Alberta Pettoello.

La dirigente, con il presidente dell’Ente Friuli nel Mondo, Loris Basso, hanno illustrato in diretta Facebook il bando per l’anno scolastico 2021-2022 del Progetto “Studiare in Friuli”. La registrazione resterà disponibile per la visione sulla stessa pagina Facebook del Convitto o a questo link. L’iniziativa, giunta alla 20^ edizione, è riservata ai discendenti dei corregionali all’estero, i quali avranno la possibilità di frequentare un anno di studi presso i Licei annessi al Convitto Nazionale e le altre Scuole superiori del territorio, tecniche e professionali.

Nel corso degli anni il Progetto “Studiare in Friuli” ha portato a Cividale circa cinquecento giovani provenienti da quindici Paesi: Venezuela, Argentina, Brasile, Panama, Perù, Uruguay, Belgio, Romania, Canada, Australia, Messico, Olanda, Ecuador, Germania e Croazia. La continuità del Progetto, visti i risultati conseguiti nel tempo sia sul piano didattico ed educativo, sia sul piano del consolidamento dei legami con i Friulani residenti all’estero, è stata garantita dal sostegno finanziario di diversi Enti – dalla Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia alla Fondazione FRIULI, dal Comune di Cividale del Friuli alla CiviBank.

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Per l’anno scolastico 2021-22 il Progetto “Studiare in Friuli” troverà la sua attuazione in un Bando per l’assegnazione di 12 borse di studio che permetteranno ad altrettanti giovani fra 15 e i 17 anni di soggiornare a Cividale del Friuli (sono allo studio azioni per garantire la vaccinazione degli studenti coinvolti onde realizzare il progetto), dove saranno inseriti nella vita convittuale e scolastica secondo gli ambiti di studio più affini alla propria formazione. Le iscrizioni chiuderanno il 28 giugno.

Spiega la dirigente Pettoello che “il valore aggiunto dell’iniziativa consiste nell’opportunità per giovani provenienti da tutto il mondo, di vivere per un anno un’esperienza culturale e formativa di grande rilevanza per la propria formazione culturale nell’ambito della scoperta della terra di provenienza della propria famiglia. Gli studenti saranno seguiti da docenti-tutor e da Educatori del Convitto al fine di realizzare il progetto formativo di ciascun borsista che porterà ad un’indagine conoscitiva sulla storia e le origini della propria famiglia, tra ricerche d’archivio e sopralluoghi ai posti dei propri avi, entro una nuova sinergia con gli archivi della regione e gli enti depositari di beni documentali.  Si prevedono attività ricreative e di crescita del proprio bagaglio culturale in riferimento alla cultura friulana ed italiana entro una collaborazione con Enti, Istituzioni e Associazioni sul territorio. Gli studenti hanno la possibilità di vedere riconosciuto nel Paese d’origine il percorso formativo realizzato in Italia grazie alla normativa sulla mobilità studentesca internazionale. Al termine delle passate edizioni gli studenti ed i loro familiari hanno espresso grande soddisfazione per i risultati prodotti dall’esperienza integrata di studio e di vita vissuta in un contesto culturale e sociale diverso da quello di nascita, nel segno del recupero del passato e nell’acquisizione di una conoscenza aggiornata della cultura delle proprie radici. In particolare, la dimensione internazionale e plurilingue connotante il Convitto Nazionale potrà garantire un ampliamento a tutto tondo dell’orizzonte linguistico dei borsisti, secondo un percorso rivolto anche al mantenimento delle specifiche identità. Infine, l’inserimento di questi studenti nelle classi delle Scuole Secondarie di secondo grado determina un vantaggio rilevante anche per gli studenti del Friuli-Venezia Giulia, grazie a scambi e confronti che favoriscono la diffusione della dimensione internazionale dell’istruzione.”