Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha firmato un’ordinanza per la collocazione urgente di campane metalliche anti-orso nell’ambito della raccolta della frazione organica del rifiuto solido urbano nei Comuni di Cavedago, Fai della Paganella, Andalo e Molveno.
Nel provvedimento si dispone che l’Azienda Speciale per l’Igiene Ambientale-Asia provveda nel più breve tempo possibile, nei Comuni indicati, coinvolgendo le amministrazioni locali e il Servizio faunistico provinciale, alla sostituzione di tutti i cassonetti per l’organico da 120 litri con le grandi campane metalliche da oltre 3000 l di capienza, risultanti molto più efficienti in funzione di incursioni anti orso. Un’azione che rientra nell’ambito del proprio programma di sostituzione già in atto nei territori di competenza.
L’ordinanza tiene in considerazione il fatto che tra maggio e giugno 2021 si sono registrati nuovamente (dopo le incursioni operate dall’orso denominato M57 nel 2020, poi rimosso) diversi episodi problematici di frequentazione dei centri abitati da parte di orsi attratti in loco dalla disponibilità di rifiuti, da attribuirsi in particolare, ma non in via esclusiva, all’esemplare di orso M62.
Viene inoltre considerato che è probabile che nel territorio in questione si verifichino ulteriori prossime incursioni di plantigradi ai cassonetti dei rifiuti posti negli abitati e che nel periodo estivo i comuni di Cavedago, Andalo, Molveno e Fai della Paganella vanno incontro a una massiccia presenza turistica, pernottante o di giornata, e che ciò pone non poche difficoltà oggettive nel mantenere i rifiuti fuori dalla portata degli orsi.
Intanto, la Giunta provinciale ha deciso (15 giugno) di prorogare sino al 31 agosto il termine per la richiesta di sussidi per misure volte a prevenire i danni causati dagli orsi agli apiari. In precedenza tale scadenza era stata fissata al 31 maggio. La delibera tiene conto del fatto che, a fronte dell’aumento degli orsi presenti sul territorio, si è verificato un numero maggiore di danni agli apiari provocati da selvaggina di grandi dimensioni, e conseguentemente sono aumentate le richieste di indennizzi da parte degli agricoltori.
In base alle normative dell’Unione Europea e statali, nonché alla legge provinciale n. 14 del luglio 1987, sono possibili indennizzi sino a un massimo del 100% dei costi riconosciuti per la realizzazione di strutture atte a prevenire i danni causati dagli orsi e dalla selvaggina di grandi dimensioni. Entro il 31 agosto possono essere presentate all’Ufficio caccia e pesca le domande per il risarcimento dei danni alle colture agricole ed agli allevamenti causati dagli orsi.