Un nuovo biolago, atteso da tempo: si trova a Castello Tesino e sabato 24 luglio mattina è stato inaugurato ufficialmente alla presenza dell’assessore provinciale Mirko Bisesti, del presidente del Consiglio provinciale, Walter Kaswalder, dell’onorevole Martina Loss, del sindaco di Castello Tesino, Graziella Menato, accompagnata dai vari amministratori comunali che si sono succeduti negli anni. Un’inaugurazione collegiale di un’opera che va a valorizzare un territorio che basa la propria proposta turistica su una filosofia green.
Il biolago è stato realizzato in località Le Parti, zona un tempo degradata e che ora si appresta a vivere una nuova stagione basata sulla possibilità di stare all’aria aperta in un ambiente incontaminato dove è possibile praticare vari sport.
L’opera è stata ideata una decina di anni fa ma solo nel 2015 sono partiti i lavori che, dopo alcuni rallentamenti legati alla pandemia, si sono conclusi pochi giorni fa. L’idea originale era di costruire una piscina, ma grazie ad alcune scelte lungimiranti si è trasformata nella costruzione del biolago.
Un biolago è un bacino balneabile che si compone di acqua dolce, ma rispetto ad una piscina questo è perfettamente integrato nell’ecosistema circostante. In pratica è uno specchio d’acqua artificiale dove la depurazione non viene effettuata mediante i classici sistemi ma attraverso l’utilizzo di elementi naturali che hanno la medesima funzione come piante e ghiaia. I biolaghi e le piscine sono ugualmente balneabili, ma i primi si servono della fitodepurazione e non necessita dell’utilizzo di cloro o altre sostanze e pertanto è un sistema perfettamente naturale e non inquinante. È del tutto simile ad una piscina nell’idea ma non richiede alcuno strumento per la manutenzione o per l’utilizzo.
Esistono anche ecolaghi che sono effettivamente vere e proprie piscine naturali e in quel caso si parla di biopiscine. La struttura di un biolago si compone delle seguenti aree: laghetto di sorgente che è piccolino e serve ad una prima filtrazione dell’acqua, poi ruscello che contribuisce all’ossigenazione e permette quindi di muovere l’acqua fino alla sua completa rigenerazione e infine la zona di rigenerazione in sé per sé che è separata dall’ acqua balneabile. Qui avviene la vera e propria depurazione.
Il biolago di Castello Tesino è stato realizzato dal Servizio per il sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale della Provincia autonoma di Trento rappresentato da Carlo Pezzato che ha illustrato le varie fasi del progetto. “L’acqua del biolago – ha spiegato Pezzato – è in continuo ricircolo consentendo una balneazione simultanea di 120 persone”.
La cerimonia di inaugurazione si è conclusa con il tradizionale taglio del nastro.
Successivamente l’assessore Bisesti ha verificato di persona due progetti che si stanno sviluppando in valle. Il primo riguarda gli scavi archeologici che partiranno il prossimo autunno nell’area del colle di Sant’Ippolito dove poco dopo la metà del 1800 sono state rinvenute tracce di un’antichissima strada. “Per valorizzare questa zona e cercare nuovi reperti – ha affermato l’assessore Bisesti – abbiamo fatto un accordo tra Comune, Provincia e Università di Trento. Crediamo che questi nuovi scavi potranno portare alla luce nuovi importanti elementi archeologici fondamentali per tracciare il nostro passato e gli insediamenti di questo territorio”.
Il secondo sopralluogo ha riguardato la Villa Daziaro di Pieve Tesino, prestigiosa residenza signorile costruita nella seconda metà del XIX secolo. Oggi la villa, di proprietà privata, è disabitata. Si sta valutando con le amministrazioni locali quale potrà essere il futuro dell’edificio.