Studenti restaurano 3 statue a Vicenza: la scuola cantiere che porta al lavoro

All’opera, da giugno a novembre, una quarantina di studenti di Engim Veneto Professioni del Restauro, coordinati dai restauratori e formatori della scuola sotto la supervisione della Soprintendenza e dell’assessorato ai lavori pubblici del Comune di Vicenza. Si è concluso così il ciclo di restauri che ha interessato le statue del centro storico cittadino dedicate a Giacomo Zanella, Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II.

Ad annunciarlo questa mattina (30 novembre), nella sala degli Stucchi a Palazzo Trissino sono stati il vicesindaco con delega ai lavori pubblici Matteo Celebron, l’assessore all’istruzione, formazione e lavoro della Regione del Veneto Elena Donazzan, il direttore dell’unità organizzativa Programmazione e gestione formazione professionale e istruzione della Regione del Veneto Fabio Menin e la responsabile della scuola di restauro Engim Veneto Barbara D’Incau. Erano presenti anche gli allievi di Engim Veneto Professioni del Restauro con i loro formatori.

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“La preziosa collaborazione tra Engim e amministrazione comunale ha portato ad un duplice risultato – ha spiegato il vicesindaco Matteo Celebron –: restituire alla città tre monumenti restaurati e consentire agli studenti di fare formazione sul campo. Un ringraziamento particolare ad Engim e alla Regione Veneto che ha finanziato questo percorso di studi consentendo ai ragazzi di crescere e creando le figure professionali del futuro che ci permetteranno di mantenere la bellezza delle nostre città”.

Il ciclo degli interventi di manutenzione ordinaria, programmati grazie alla collaborazione con il Comune di Vicenza, ha interessato nello specifico tre monumenti situati nel centro storico della città: la statua di Giacomo Zanella in piazza San Lorenzo, quella di Giuseppe Garibaldi in piazza Castello ed, infine, il monumento dedicato a Vittorio Emanuele II in piazza Duomo.

Gli interventi, eseguiti da giugno ad ottobre di quest’anno dagli studenti dei tre anni del corso di “Tecnico del restauro di beni culturali”, si sono svolti sotto l’occhio vigile dei restauratori e formatori della scuola (Patrizia Peruzzo, Elena Zironda, Alessandro Sella, Alessandra Costa, Francesco Rizzi, Adelmo Massimiliano Lazzari e Serena Franceschi), la supervisione della Soprintendenza e dell’assessorato ai lavori pubblici del Comune.

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I restauri sono stati svolti in 467 ore di didattica, oltre alle ore impiegate per la parte organizzativa. I lavori sono stati ultimati nonostante i rallentamenti causati dalle restrizioni sanitarie.

Nello specifico, il progetto formativo mette in evidenza l’importanza della sinergia tra la scuola di restauro Engim Veneto e la Regione del Veneto, il cui obiettivo comune è quello di formare i ragazzi e di inserirli nel mondo del lavoro. La collaborazione con il Comune di Vicenza, iniziata alla fine degli anni Novanta con la nascita della scuola di restauro Engim Veneto, si rinnova annualmente garantendo una stabilità di collaborazione e di crescita.

I cantieri scuola sono il valore aggiunto di questo percorso formativo: quest’anno, oltre all’esperienza sulle statue sono state realizzate altre due attività molto importanti in collaborazione con il Comune: la decorazione della sala di lettura per i bambini della sede della Biblioteca civica Bertoliana “I tigli” a Laghetto, e il restauro di due tele provenienti dalle collezioni dei Musei Civici di Vicenza. Nello specifico la “Madonna del Rosario e i Santi Domenico, Giuseppe e Antonio da Padova” di un pittore veneto risalente alla prima metà del secolo XVIII e l’“Apparizione di Gesù a Sant’Antonio da Padova” di un pittore vicentino del secondo-terzo decennio del secolo XVIII.

Negli scorsi anni, inoltre, Engim ha effettuato il restauro degli affreschi di Palazzo Cordellina, sede della Biblioteca civica Bertoliana in centro a Vicenza.

Informazioni: Engim Veneto Professioni del Restauro: restauro.engimveneto.org

La scuola

E’ un progetto formativo di vera alternanza nato dalla sinergia quello tra la scuola di restauro ENGIM Veneto e la Regione del Veneto, con l’obiettivo di formare i ragazzi e inserirli nel mondo del lavoro.

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“La Regione del Veneto ha sempre creduto e investito, anche in tempi di penuria di risorse, perché abbiamo ritenuto che questi percorsi potessero dare un segnale e una opportunità – sottolinea l’assessore Donazzan -. Il segnale è quello di continuare a credere nella bellezza e nella propria identità. L’Italia, il Veneto e le nostre città sono costruite su manufatti di bellezza e storia, che vanno curati, promossi, valorizzati, restaurati. Abbiamo avuto ragione nel credere in questo. Nel corso della programmazione 2014-2020 abbiamo diplomato 470 tecnici, per un valore di oltre 13 milioni di euro di investimenti. Tecnici che oggi, complici anche le scelte di investimenti pubblici come, ad esempio, il bonus facciate, sono tutti impegnati. Questi sono operatori che hanno ottime opportunità di lavoro, ma che possono dare anche un grande contributo in termini di esempio – prosegue Elena Donazzan -. Come evidenziato dal dottor Fabio Menin, dirigente regionale responsabile della programmazione della formazione professionale in Veneto, i monumenti restituiti, le tre statue, erano state vilipese da vandali. Il messaggio che possiamo trarre dall’esperienza di ENGIM è che giovani con un’attitudine di rispetto della bellezza hanno posto rimedio alle azioni di altri giovani, che, privi di questo rispetto, avevano recato gravi danni alle statue. Non stiamo parlando, quindi, solo di tecnici del restauro, ma di giovani che sanano il comportamento sconsiderato di altri giovani”.