Cooperativa QUID, da UniCredit 2,5 milioni per nuovi progetti di occupazione al femminile

QUID, l’impresa sociale con sede a Verona, rilancia sul territorio grazie al supporto di UniCredit: ha infatti sottoscritto nei giorni scorsi con la banca un accordo per il finanziamento a impatto sociale di 2,5 milioni di euro. Inoltre, QUID potrà beneficiare di un’erogazione liberale di 30mila euro al raggiungimento di prefissati obiettivi sociali, e tale importo verrà utilizzato per potenziare il progetto di welfare aziendale Libera-mente, che QUID ha avviato per catalizzare l’impatto dei percorsi di formazione e impiego, attraverso iniziative innovative che vedono il luogo di lavoro al centro dei processi di integrazione e inclusione lavorativa: dallo sportello di inclusione digitale a quello di supporto emotivo, da teambuilding esperienziali a formazioni dedicate allo sviluppo di leadership e talenti trasversali.

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La cooperativa

QUID oggi conta 10 negozi diretti, 50 negozi multibrand e una piattaforma propria di e-commerce; tre laboratori, due dei quali nel carcere di Montorio (VR), 155 dipendenti di 21 nazionalità, 29 soci volontari e una spiccata presenza femminile in azienda (l’84% della forza lavoro, il 78% del management team ed il 67% del Cda). E ancora, una serie di premi per gli sforzi e l’impegno profusi che vanno dall’European Social Innovation Competition del 2014 al più recente Responsible Disruption Award dei Green Carpet Fashion Awards (2020). I numeri e i riconoscimenti dicono molto della strada percorsa da QUID, cooperativa fondata nel 2013 per offrire opportunità di lavoro sicuro a persone vulnerabili che hanno combattuto e superato situazioni difficili a livello personale o sociale.

Il futuro

I fondi messi a disposizione serviranno a sostenere il piano di crescita della cooperativa: tutte le azioni specifiche (lo sviluppo di nuove linee di produzione, il potenziamento della piattaforma di e-commerce, l’apertura di tre nuovi Quid Store) rientrano nel più ampio obiettivo di implementazione dell’occupazione al femminile, con la creazione di 12 nuovi posti di lavoro e una forte focalizzazione in aree come la formazione on the job e la conciliazione vita-lavoro.

Oltre a ciò, QUID svilupperà ulteriormente i percorsi di economia circolare già intrapresi, per i quali prevede collezioni sempre più sostenibili, attraverso la valorizzazione di tessuti in eccedenza, giacenze di magazzino e tessuti di filiera sostenibile. Dichiara Luisella Altare, Regional manager Nord Est di UniCredit: “Il percorso intrapreso in questi anni dalla Cooperativa QUID è lodevole sotto ogni punto di vista: non solo per l’impegno nei confronti di categorie svantaggiate, l’attenzione alla parità di genere e lo ricerca continua in tema di sostenibilità ma anche per lungimiranza e capacità imprenditoriale a sviluppare traiettorie di crescita solide. Con interventi di finanza sostenibile come questo, UniCredit intende generare un circolo virtuoso con ritorni concreti per le persone e il territorio in cui opera”.

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Anna Fiscale, fondatrice e presidente di Quid e Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, commenta: “Con me, QUID tutta sta intraprendendo un viaggio doppiamente coraggioso, doppiamente entusiasmante e doppiamente impervio: quello di una startup sociale e sostenibile in crescita e quello di una realtà produttiva che per missione e per scelta vuole essere motore di impatto sociale. Avere al nostro fianco un partner come UniCredit, saldo e lungimirante rispetto a quei valori che sono anche i nostri, ci permetterà nei prossimi anni di immaginare una società e un mercato della moda sempre più sostenibili e sempre più inclusivi – contribuendo in maniera decisiva al futuro delle nostre lavoratrici e dei nostri lavoratori, delle nostre comunità e del nostro territorio.”

L’intervento della Banca rientra nel più ampio ambito di attività della Social Impact Banking, l’iniziativa lanciata da UniCredit nel 2017 con l’obiettivo di identificare, finanziare e promuovere persone e imprese che possono avere un impatto sociale positivo.

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Più nel dettaglio il prestito è un’operazione di Impact Financing, rientrante cioè nel novero delle attività di sostegno della banca a imprese profit e non profit che abbiano evidenti intenti sociali addizionali e misurabili, nei settori come sanità e assistenza sociale, educazione e formazione, recupero delle periferie e beni/aree restituite al territorio, alloggio sociale e tutela e valorizzazione patrimonio artistico e culturale, turismo sociale e agricoltura sociale, oltre a qualunque settore che favorisca l’inserimento lavorativo di categorie svantaggiate. L’offerta propone finanziamenti agevolati e la possibilità per le imprese eleggibili di beneficiare di una liberalità o di una parziale retrocessione degli interessi al raggiungimento di predeterminati obiettivi condivisi (“Pay For Success”) e accompagnamento a cura dei volontari di UniGens.