Una rivoluzione che inizia dal basso: per la previsione dal pavimento. PietraNet è una azienda, specializzata in pavimentazioni drenanti in ghiaia, insediata in Progetto Manifattura, l’hub della green economy di Trentino Sviluppo a Rovereto, e ha infatti lanciato un innovativo progetto per aumentare la sostenibilità di grandi eventi e manifestazioni temporanee.
Si tratta di un sistema di pavimentazione per esterni pedonale e carrabile realizzata in ghiaia stabilizzata con l’eco-tecnologia GravelNet®. Il Sistema PAVIgravel® può essere posato, utilizzato e poi disinstallato e riposizionato da un’altra parte. In questo modo si passa dall’offrire un prodotto monouso, che a fine evento dovrebbe essere smaltito, ad un servizio molto più ecologico. La nuova pavimentazione ha debuttato sabato 23 aprile alla fiera Euroflora di Genova. Pietranet è stata infatti incaricata di posare, utilizzando questo innovativo materiale ricavato da pietre dell’entroterra ligure e piemontese, oltre 3mila metri quadrati di sentieri, vialetti e piazzole dalle forme tondeggianti e ricercate, realizzati con pietre dell’entroterra ligure e piemontese, proprio come prevede il protocollo per l’economia circolare di cui si è dotata l’azienda, nei Parchi e Musei di Nervi, sede della kermesse floreale.
Alla fine il manto riutilizzabile può essere disinstallato e rimontato altrove. L’idea si addice in particolare anche ad eventi, mostre e fiere che richiedono di attrezzare spazi molto grandi per periodi di tempo limitati.
«Il nostro approccio alla sostenibilità – spiega Paolo Zoni, cofondatore di PietraNet – si basa su tre principi cardine. Per prima cosa, per realizzare le nostre pavimentazioni recuperiamo i frammenti più piccoli delle pietre, trasformando quindi il materiale residuo da precedenti lavorazioni in una materia prima secondaria. Sempre nell’ambito del riciclo, poi, alcuni nostri sistemi di pavimentazione sono completamente riutilizzabili, si possono quindi posare, disinstallare e riposare. La posa di questo tipo di pavimentazione avviene con tecnica a secco senza utilizzare l’acqua. Così facendo passiamo dall’offrire un prodotto al proporre un servizio, aumentando esponenzialmente la vita utile del bene e riducendo la quantità di rifiuti prodotta nell’ambito delle grandi manifestazioni temporanee. Il terzo punto a cui teniamo è infine quello del km zero. Per questo motivo, i nostri pavimenti sono realizzati con le pietre tipiche del luogo dove ci viene commissionato il lavoro, per evitare di inquinare trasportando rimorchi carichi di materiale da un lato all’altro dell’Italia. Si può affermare che i nostri sistemi garantiscono più acqua ed aria pulita!».
Una strategia, questa, che ha permesso a Pietranet di crescere: nata negli spazi di coworking di Progetto Manifattura si sta ora trasferendo in un ufficio proprio, sempre all’interno dell’hub. «Entro fine 2022 – continua Zoni – sono previste nuove assunzioni. Le figure di nostro interesse sono nell’ambito del marketing e dell’ingegneria ambientale per potenziare la ricerca e sviluppo».
Tra questi, l’apertura a inizio estate di un campo prove a Romagnano in collaborazione con la cooperativa Il Gabbiano per permettere ad architetti e paesaggisti di individuare le pietre e le combinazioni più adatte alle loro esigenze e l’implementazione, tramite un nuovo brevetto, di una pavimentazione specifica antitrauma.