L’addio a Noemi Meneguzzo: arte e danza per combattere la malattia

Si chiamava Noemi Meneguzzo, e ora che è scomparsa è giusto ricordare il suo lavoro per un progetto unico, strutturato secondo un protocollo unico in Italia e condiviso con partner europei. Un protocollo unico in Italia per offrire  gratuitamente delle classi settimanali di Qi gong e danza contemporanea a pazienti oncologici, ex pazienti, familiari ed amici.

Gli incontri si sono svolti alternativamente presso il centro “SNAP” di Montecchio Maggiore, sede dell’associazione culturale e20danza, e la prestigiosa Pinacoteca di Palazzo Chiericati a Vicenza, grazie alla sensibilità delle Amministrazioni Comunali vicentine che hanno sostenuto il progetto fin dal 2017, si legge nella pagina di presentazione.

L’équipe degli insegnanti, diretta da Michela Negro e Simone Baldo in sinergia con Roberto Casarotto (DanceWell), è in dialogo con i partner europei Monica Gillette (Friburgo) ed Emily Jenkins (MoveDanceFeel, Londra) e guida anche gli incontri di DanzaCrea (Associazione Oncologica San Bassiano di Bassano del Grappa).

Da giugno 2020 gode di una convenzione triennale, tramite Fondazione San Bortolo onlus, per le classi di qi gong e danza nei Musei Civici della città di Vicenza, ed è parte integrante della candidatura di Vicenza Città della Cultura 2024.

“I Dance the Way I Feel” è il progetto che offre incontri di danza per pazienti oncologici e per i loro familiari tra le opere d’arte dei Musei civici di Vicenza, per un recupero di un rapporto positivo con il proprio corpo, la prevenzione del linfedema, lo sviluppo della creatività, la promozione della fiducia in se stessi e negli altri.  Durante il periodo di emergenza covid-19, il Gruppo Amici del Quinto Piano ha sostenuto due classi settimanali, svoltesi in modalità zoom. In fase due, l’Amministrazione Comunale ha offerto il Parco di Villa Guiccioli, a Monte Berico, come spazio per gli incontri.

Nel 2021 i Musei civici di Vicenza hanno stipulato una convenzione con la Fondazione San Bortolo onlus proprio per continuare a promuovere l’iniziativa a favore del benessere dei pazienti oncologici che hanno la possibilità di danzare in luoghi artistici unici e di sperimentare il dialogo con le opere d’arte.

Il progetto è stato presentato al Congresso Nazionale del Musei Scientifici (ottobre 2021).

Così la ricorda l’assessore alla cultura di Vicenza Simona Siotto: “La scomparsa di Noemi ci sorprende attoniti ed impotenti, e lascia un grande vuoto, ma al contempo una grande presenza. Noemi era una donna forte, bella, straordinaria, con un sorriso disarmante e due occhi profondi. Con la sua costanza, la sua determinazione e la sua passione ha aperto un vero e proprio varco sul tema della malattia e della qualità della vita delle persone che si ammalano, sulla loro fragilità ed al contempo la loro doverosa e potente voglia di vivere. Il progetto “I Dance the Way I Feel” sarà per sempre legato al suo nome e al suo esempio, per noi tutti un nuovo sprone a fare, anche per lei e proseguendo il suo esempio, sempre di più in favore di una cultura inclusiva, sensibile e presente”.