La gentilezza in un libro di scuola, come l’italiano e la matematica

Una idea gentile, nata in un momento difficile come lo è una epidemia, in cui sarebbe servita  rassicurazione e invece quotidianamente si assisteva alle risse fra esperti in tv.

L’autrice vicentina Angelica Montagna (foto in basso), giornalista ed esperta di formazione (con corsi di public speaking, business etiquette, team building), ha messo nero su bianco questa esigenza di gentilezza e ha pensato: perché non partire dal principio? Dai bambini?

È iniziata da due classi prime della scuola primaria Zanella di Vicenza la consegna del libro “Corso di gentilezza. Buone norme di comportamento”. Le illustrazioni sono di Simonetta Montagna, la prefazione è del sociologo Francesco Alberoni.

Nei 15 capitoli del libro i giovani alunni possono sperimentare le regole di comportamento da tenere in diverse situazioni, come per esempio a scuola, al supermercato o alle feste di compleanno, e poi verificare quanto imparato con giochi propedeutici da fare in classe. Perché il ruolo principale è quello delle maestre, alle quali l’autrice non intende sostituirsi, né complicare la vita con lezioni che prevedano lunghe preparazioni.

Perché un libro sulla gentilezza da usare a scuola? “Perché nonostante le maestre siano già impegnate in qualche modo a diffondere la gentilezza, mancava un manuale, un metodo di studio che andasse a dare loro supporto concreto a quella che diviene, a tutti gli effetti, una materia scolastica. Anche i  bambini si trovano a vivere un momento molto particolare. Vedono, anche in Tv, sempre più comportamenti che sono l’esatto contrario della gentilezza: liti, discussioni. Ho pensato a situazioni concrete e che tutti i bambini sperimentano: se apri un regalo di compleanno che non ti piace, ad esempio, non fare i capricci o urlare che schifo, perché qualcuno lo ha preso per te. E al supermercato, non saltare la fila e non lasciare che lo facciano mamma e papà”, spiega Angelica.

La gentilezza dunque come strumento principe per il vivere comune, fin dalla tenera età. Il libro “Corso di gentilezza. Buone norme di comportamento” è già stato distribuito nelle classi prime delle scuole primarie statali e paritarie della città di numerosi comuni del Veneto, compresa la città di Treviso e Vicenza per oltre 15mila copie.

“E’ un progetto, che definirei controcorrente, a cui tengo particolarmente  – ha affermato l’assessore all’Istruzione Cristina Tolio della città berica – Al giorno d’oggi la parola gentilezza sembra essere sinonimo di debolezza. Per me invece gentilezza fa rima con fermezza, perché con un atteggiamento garbato si ottengono molti risultati. L’obiettivo è far riacquisire uno stile che negli anni è stato accantonato e che deve essere fatto proprio fin da piccoli, allenandosi al dialogo, a chiedere scusa, a dire grazie e per favore”.

Spiega Angelica Montagna che “la gentilezza, sebbene sempre più rara, può diventare materia scolastica, importante, come la matematica o l’italiano. Soprattutto se viene insegnata in un testo che tratta la vera gentilezza, quella che parte dal cuore, che è anche gentilezza e rispetto prima di tutto verso se stessi e quindi verso gli altri. Mi riempie di gioia l’essere contattata da insegnanti che non conosco e che vedono i primissimi risultati nei bambini. Credo ci sia ancora molta strada da fare, tutti assieme, per un futuro migliore”.

Un libro pratico

Il libro si presenta come un corso pratico rivolto a insegnanti e bambini grazie al quale imparare a mettere in pratica la gentilezza. Un vero metodo di studio che ha come scopo quello di tornare ad insegnare ai più piccoli le buone norme di comportamento, partendo proprio dai banchi di scuola. I capitoli, dedicati agli alunni della primaria, sono 15 suddivisi in tre sezioni: “Le regole”, “Vediamo insieme che cosa abbiamo imparato” e un gioco propedeutico sempre diverso da fare in maniera estemporanea in classe.

Il testo è corredato da molte tavole colorate, raffiguranti due protagonisti del libro intenti in diverse faccende domestiche. I capitoli infatti spaziano dal come ci si comporta in classe, dai nonni, quando si è ospiti a casa di altri, alla festa di compleanno, quando si è malati, al supermercato, al ristorante e così via.

Una idea che piace e che trova sostegno: quello dei Comuni, perché sempre più numerosi chiedono il libro, che è già stato distribuito nelle scuole di oltre una quindicina di centri, e il progetto si sta allargando a macchia d’olio con delle richieste anche da fuori Regione e la possibilità di una traduzione in inglese. “In questi giorni sto proprio approntando un sito bilingue, dove raccoglierò le “Storie di gentilezza” con le testimonianze di dirigenti scolastici, insegnanti e imprenditori che sostengono il progetto, e sono davvero tanti!”, aggiunge l’autrice.

Anche le aziende sostengono il ritorno della gentilezza: a fare da apripista è stato, per la città di Vicenza, il gruppo Unicomm con Famila ed Emisfero. A loro si sono aggiunti LCI Lavorazione Carta Riciclata Italiana Srl, Allnex Italy Srl, Assicuratore Facile srl (con il progetto di Mister Soldino), Costenaro Assicurazioni, Manifattura Fontana Spa, AGB Spa, Autofficina Sandri Srl, Oleodinamica Panni, Bizzotto Vetraria Srl, Officine Martini Srl, Tessilveneta Srl…

Il volume è uscito il 22 dicembre, ed è arrivato nelle prime scuole dopo l’Epifania: “I primi riscontri sono davvero positivi: le maestre mi scrivono che i bambini sono felici della nomina a campione di gentilezza, che chiaramente ruota di settimana in settimana, e in classe si respira un clima migliore”. Piccoli passi di una rivoluzione… gentile.

Questo articolo è stato scritto per la Giornata Nazionale dell’Informazione Costruttiva 2022″ #GNIC2022