Snack di grano, tenerezza in fattoria e un agri influencer: gli Oscar green del Veneto

Sei vincitori e tre menzioni speciali per i progetti presentati alla 16^ edizione dell’Oscar Green di Coldiretti Veneto. La giuria degli esperti ha avuto il suo bel daffare per decretare i finalisti proclamati oggi, 12 luglio, nella sala del Consiglio della Città Metropolitana di Venezia a Cà Corner.  Alla presenza del presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, oltre sessanta i candidati provenienti da tutte le province hanno vissuto da protagonisti una giornata dedicata alla innovazione in agricoltura.

Salutati dal delegato del Sindaco Renato Boraso, dal direttore di Coldiretti Veneto Marina Montedoro hanno assistito ai lavori di presentazione di ogni singolo progetto. Il concorso organizzato a livello nazionale valorizza ingegno, capacità e fantasia imprenditoriale delle nuove generazioni dei campi. Sei le categorie previste dal premio: impresa digitale (alta tecnologia applicata), campagna amica (rapporto tra produttore e consumatore), coltiviamo la solidarietà (esperienze di agricoltura sociale), custodi d’Italia (storie di salvaguardia e recupero del territorio) energie per il futuro (sostenibilità ambientale), fare filiera (capacità di mettersi in rete).

“Uno spaccato che definisce i contorni professionali della gioventù agricola – commenta Marco De Zotti delegato di Giovani Impresa Veneto. L’età media dei partecipanti è di 30 anni, sono tutti titolari d’azienda, il 59% è diplomato o laureato in varie discipline non necessariamente in scienze agrarie. I neo imprenditori della campagna veneta fatturano dai 25 ai 50 mila euro e accedono ai contributi europei con facilità. Oltre la metà ha usufruito delle misure del Programma di Sviluppo Rurale, il restante investe di tasca propria, la maggior parte opta per l’indirizzo biologico”.

“Difficile individuare gli ambasciatori migliori dell’imprenditoria agricola regionale – spiega il direttore Marina Montedoro – sono tutti meritevoli, con spirito d’intraprendenza e spiccato senso creativo. Non c’è resa, ma solo sfide da cogliere tra le nuove generazioni dell’agricoltura. Si tratta di una classe di imprenditori attenta all’ambiente – continua Montedoro –  animata da valori, che difende i diritti dei consumatori e valorizza le produzioni tradizionali con la modernità, rendendo il settore primario attrattivo, dinamico, ideale per delineare il proprio futuro.

La Regione del Veneto non trascura gli strumenti finanziari previsti dalla nuova programmazione comunitaria – sostiene Marina Montedoro –  in particolare per i neo insediati. La proposta discussa al Tavolo Verde prevede un capitolo di spesa un importo maggiore rispetto al previsto arrivando a un totale di 70 mln di euro. Una misura scelta finora da circa 2000 giovani agricoltori, un numero che tenderà sicuramente ad aumentare con una proiezione di 350 nuovi agricoltori all’anno per il futuro quinquennio. Nel documento di Sviluppo Rurale c’è anche attenzione al comparto zootecnico che resta un pilastro fondamentale per il Veneto e per la sua economia.  Un altro elemento distintivo è la rilettura generale del territorio per riconoscere la fragilità della fascia pedemontana e della collina, zone con difficoltà spesso analoghe a quella di montagna che rappresentano il 14,5% della Sau (superficie agricola utilizzata) caratterizzata da colture di pregio e sistemi produttivi altamente qualificati”.

CATEGORIA IMPRESA DIGITALE

AGRI-INFLUENCER DAVIDE GOMIERO, 27 ANNI

AZIENDA AGRICOLA F.LLI GOMIERO PADOVA

In groppa ai suoi cavalli a motore, Davide racconta le sue giornate di lavoro a milioni di followers con post, reels e tik tok.

Dalla stalla dove alleva oltre mille capi, con alta tecnologia e il rispetto del benessere animale ricava l’energia da fonte rinnovabile grazie all’impianto di biogas di un mega watt. A Davide non servono tanti emoticon per comunicare passione ed entusiasmo per il suo lavoro, è lui stesso un effetto speciale per tutti i colleghi italiani e anche quelli oltre i confini nazionali che lo vogliono imitare.

CATEGORIA CAMPAGNA AMICA

L’ALLEVATORE DI CAPRE DI MONTAGNA, ENRICO PORDON, 27 ANNI

AZIENDA AGRICOLA SANWIDO BELLUNO

Le capre di Enrico sono il suo asso nella manica. Coccolate e riverite in un ambiente caldo come il legno che le circonda forniscono latte e sono una vera attrazione per turisti e consumatori che nello spaccio aziendale di famiglia trovano tutti i prodotti a kmzero dagli ortaggi alle uova esclusivamente bio. Novità fresca di nuova produzione è l’agrigelato tutto naturale come il rapporto di Enrico con montagna bellunese spontaneo e gratificante.

CATEGORIA COLTIVIAMO LA SOLIDARIETA’

LA FATTORIA DELLA TENEREZZA DI MARIA CHIARA BALBI, 29 ANNI

AZIENDA AGRICOLA AGNESE CARLAN VICENZA

Tutti gli animali della fattoria a due e a quattro zampe, a disposizione per grandi, piccini e per coloro che ne hanno bisogno più degli altri, per ristabilire un equilibrio psicofisico attraverso la biodiversità delle razze e delle colture. L’azienda è situata in un’area di interesse comunitario sui Colli Berici. Gli operatori agricoli si sono specializzati in didattica e sociale. Il progetto è stato sostenuto dal PSR nella misura delle attività connesse proprio durante il fermo forzato a causa della pandemia.

CATEGORIA CUSTODI D’ITALIA

IN VACANZA NEI CASONI DI FEDERICA CANEVAROLO, 32 ANNI

AZIENDA AGRITURISTICA CASANOVA RESORT VENEZIA

Una campagna affacciata sul mare. Tra canneti e cespugli, in un angolo di terra tipicamente lagunare, ecco i casoni, antiche abitazioni dei pescatori locali. Federica ne ha fatto la chiave di successo dell’agriturismo di famiglia, integrando l’attività prettamente agricola con quella dell’ospitalità.  Le abitazioni in legno e canna sono state recuperate architettonicamente e incastonate in un territorio di pregio. Gli agri alloggi sono il punto di forza del paesaggio rurale. Inseriti in un panorama mozzafiato sono diventati la meta preferita di migliaia di visitatori stranieri.

CATEGORIA ENERGIE PER IL FUTURO E SOSTENIBILITA’

Il LUPPOLETO DI GABRIELE TREVISAN, 19 ANNI

AZIENDA AGRICOLA LUP FARM PADOVA

Gelsi, bambù e…una piantagione di luppolo. Gabriele non ha ancora 20 anni ma è perfettamente all’altezza del suo progetto di filiera: fare la birra agricola e artigianale rispettando l’ambiente. Il Veneto ora ha una sua produzione tutta locale a kmzero senza ricorrere a nessuna importazione. Nella verde campagna dell’alta padovana Gabriele ha abbinato anche la coltivazione di alberi per fornire le foglie ai bachicoltori e il bambù per soddisfare le nuove tendenze alimentari.

CATEGORIA FARE FILIERA

I MAIALINI VIP DI SILVIA MILANI, 38 anni

AZIENDA AGRICOLA MILANI DI MAURIZIO E ORAZIO SS TREVISO

Silvia è figlia d’arte. La famiglia Milani da sempre è impegnata nell’allevamento suinicolo. Il progetto aziendale con il tocco giovanile è ora una realtà. Con una scelta genetica studiata ed applicata in un sistema virtuoso tracciato e verificato si produce il vero Prosciutto Veneto Dop.

MENZIONE SPECIALE

CATEGORIA CAMPAGNA AMICA

I RICCI DEL DELTA DI GIORGIA FREGNAN, 26 anni – SNACK PRODOTTI DAL GRANO DURO

SOCIETA’ AGRICOLA AGRIFEE S.S. ROVIGO

Giorgia ha inventato gli snack ricavati dall’estruso di grano duro. Una assoluta novità, dopo i cornetti e i cornflakes di mais, ecco le chips bio del Polesine ideali per l’happy hour e come spezza fame.

CATEGORIA ENERGIE PER IL FUTURO

RISCALDAMENTO NATURALE PER LA COMUNITA’ DI BOSCO CHIESANUOVA

ALBERTO ZANINI – SOCIETA’ COOPERATIVA BBE BOSCO BIO ENERGY VERONA, 34 ANNI

Alberto guida una cooperativa formata da una decina di aziende che impiegano i reflui zootecnici per produrre energia pulita per riscaldare la scuola del paese.

CATEGORIA FARE FILIERA

SCUOLA DI PESCA VENETA. LA PRIMA IN ITALIA E IN EUROPA

SARA MORBIN – IMPRESA VERDE PADOVA SRL, 32 ANNI

Una scuola che qualifica un mestiere quello di pescatore sostenibile. Una formazione a tre dimensioni per nuove leve, donne della pesca e senior. 900 ore di lezioni teoriche e pratiche, a distanza e in presenza per formare i nuovi pionieri del mare. Un vero e proprio master organizzato grazie al Feamp, dall’Università di Padova, dipartimento di biologia e veterinaria. Al timone una giovane: Sara Morbin.​