Si è svolto oggi, 14 novembre, nell’aula magna della Fondazione Edmund Mach, l’evento di chiusura del corso di formazione per 40 giovani imprenditori agricoli che hanno terminato il percorso formativo 2020-2022 ottenendo la certificazione di brevetto. Nella stessa occasione ha avuto inizio anche la 22^ edizione del corso per giovani imprenditori agricoli per 63 giovani aspiranti selezionati tra 110 richiedenti.
“La formazione, anche in questo comparto, deve essere costante e continua, non fermarsi al brevetto offerto dal percorso organizzato dalla Fondazione Mach – ha sottolineato l‘assessore Giulia Zanotelli-. La Provincia continuerà a sostenere convintamente i giovani, il ricambio generazionale, ma anche le nuove aziende. Questo perché garantiamo la continuità dell’agricoltura su tutto il territorio, comprese le nostre valli, con un accento sulla parte dell’innovazione e della tecnologia, ma anche della tradizione”.
“Si tratta di un percorso formativo molto importante per la Fondazione, ma anche per tutto il territorio trentino” ha esordito il presidente FEM, Mirco Maria Franco Cattani, ricordando che nel 2024 la FEM raggiungerà l’ambìto traguardo dei 150 anni. Il presidente ha presentato le attività condotte a livello di formazione, ricerca e trasferimento tecnologico, evidenziando la missione e il ruolo di un ente molto legato al territorio, ma al contempo fortemente proiettato a livello internazionale.
Il corso delle 600 ore, un “percorso storico” così come ha definito il dirigente prof. Manuel Penasa, è rivolto ai giovani di età compresa tra 18 e 40 anni che intendono insediarsi in agricoltura, e quindi ottenere il premio di primo insediamento in azienda agricola, ma che non sono in possesso di un titolo di studio rilasciato da una scuola superiore o da un’università di carattere agrario.
Gli obiettivi di questo corso – ha spiegato il coordinatore Dalla Valle – sono diversi: garantire l’acquisizione di una serie di competenze mirate alla corretta gestione di un’azienda agricola, conferire il brevetto professionale di imprenditore agricolo, sviluppare una mentalità imprenditoriale, incrementare l’autonomia decisionale nelle scelte aziendali e infine, accrescere una certa sensibilità verso le problematiche dell’agricoltura.
Dall’anno di attivazione (1986) a oggi il corso per la qualificazione professionale dei giovani imprenditori agricoli ha registrato circa 2500 frequentanti. Un dato molto importante che emerge è che l’85% dei frequentanti ha concretizzato il proprio progetto aziendale in agricoltura.
Per quanto riguarda il corso in partenza (63 giovani provenienti da tutto il territorio provinciale) va sottolineato che il 50 per cento è rappresentato da donne e che circa il 70 per cento degli interessati risulta diplomato/laureato in ambiti diversi da quello dell’agricoltura. Infine, va evidenziato che il 50 per cento degli iscritti ha già concretizzato il proprio insediamento all’interno di un’azienda agricola.
All’incontro, in diretta streaming sul canale youtube FEM, sono intervenuti l’assessore provinciale all’agricoltura, foreste, caccia e pesca della Provincia autonoma di Trento, Giulia Zanotelli, il presidente della FEM, Mirco Maria Franco Cattani, il dirigente del Centro Istruzione e Formazione, prof. Manuel Penasa, la responsabile del Dipartimento di qualificazione professionale agricola, prof. Claudia Bisognin, il coordinatore del corso, Paolo Dalla Valle. Presenti in sala anche il direttore generale FEM, Mario Del Grosso Destreri e il dirigente del Servizio agricoltura della Provincia autonoma di Trento, Andrea Merz.
Il premio ai giovani
Lo scorso agosto la Provincia di Trento ha fatto sapere che 124 i giovani agricoltori trentini con meno di 40 anni quest’anno riceveranno il “premio” insediamento previsto dal Programma di sviluppo rurale (Psr). Il via libera all’integrazione delle risorse messe a disposizione dell’iniziativa – nell’ambito del settimo bando dell’operazione 6.1.1 – è arrivato il 5 agosto dalla Giunta provinciale di Trento, su proposta dell’assessore all’agricoltura, foreste, caccia e pesca.
I nuovi aiuti all’avvio di imprese per giovani agricoltori hanno un valore complessivo di 960mila euro, messi a disposizione dalla Provincia, che in questo modo ha raggiunto il tetto massimo del fondo a carico del bilancio provinciale. Questo importo si aggiunge ai 4 milioni di euro, cofinanziati dal Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) e consente di allargare di quasi un quarto la platea di quanti potranno vedersi assegnato il “premio” insediamento.
In particolare l’aiuto consiste in un premio forfettario in conto capitale di euro 40mila ed è erogato in due rate. La prima rata, pari all’importo di euro 30mila, liquidata a seguito della concessione dell’aiuto; la seconda rata a saldo di euro 10mila liquidata a seguito della corretta attuazione del piano aziendale e del raggiungimento dei requisiti di ammissibilità richiesti e specificati di seguito.