Un post di riscaldamento, stufe, bollette e una parrucchiera ingegnosa

Stufe e pellet – dicono i numeri – sono al centro dell’interesse degli italiani nell’inverno in corso, da nord a sud. Gli ultimi mesi hanno visto un picco delle ricerche online con le due chiavi di ricerca, come certificato dai dati di Google Trends, un indicatore sensibile alle tendenze dell’opinione pubblica e del mercato. Nella settimana tra il 18 e il 24 settembre 2022 la ricerca della parola “stufe” in Italia ha raggiunto il picco degli ultimi cinque anni, con una crescita del 25% rispetto al numero di ricerche registrate negli inverni precedenti.

Alti numeri si sono registrati anche nel mese di novembre. Valle d’Aosta, Veneto, Sardegna, Friuli Venezia Giulia e Piemonte le regioni da cui più persone hanno interrogato il motore di ricerca. E sempre negli stessi giorni ha raggiunto l’apice anche il numero di ricerche della parola “pellet”, anche in questo caso in crescita del 25% rispetti agli ultimi cinque anni, e con una ripresa di interesse tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre. Sardegna, Valle d’Aosta, Calabria, Molise e Basilicata le regioni più sensibili all’argomento.

La storia

Per molti negozi il caro bollette ha rappresentato un serio rischio. Davanti al bivio – alzare i prezzi alla clientela o rischiare di non bilanciare entrare e uscite – c’è chi ha avuto una idea. Siamo nel salone della parrucchiera Nadia Pinter, come ha raccontato Martina Dei Cas sul corriere del Trentino.

Titolare dal 1978 del “Salone Nadia e Soffitta del benessere” nel centro storico di Ala, Nadia si è confrontata con la figlia Federica Cordioli, che le è succeduta nella gestione dell’attività, con la sorella Donatella Pinter, anche lei impegnata nel salone e con la nipote Jessica Pinter, dipendente del centro estetico collegato, al piano sopra. Insieme, hanno provato a studiare una soluzione alternativa, come per esempio ridurre gli orari o i giorni di apertura, ma il piano più sicuro, purtroppo, sembrava quello di aumentare i prezzi.

Poi, un giorno, l’illuminazione: tra un taglio e una messa in piega, una cliente rievoca i ricordi d’infanzia, quando nelle classi della scuola elementare ci si scaldava con la stufa e ogni alunno, la mattina – oltre ai quaderni – metteva nello zainetto una “stela”, cioè un pezzo di legno per farla funzionare.

Di qui, il contatto con Progetto Stufe di Sacco e la scelta di una bella stufa bianca e azzurra da montare in negozio. L’iniziativa di autoriscaldamento ha subito riscosso un grande successo, tanto da dare il via al cosiddetto “Stiz pass”. «L’espressione – continua Cordioli – è nata per esorcizzare e lasciarci alle spalle le difficoltà avute durante la pandemia. Così, abbiamo pensato di sostituire il green pass con lo stiz pass (stiz come legno), ovvero di chiedere alle clienti di venire in negozio con un pezzo di legno per contribuire simbolicamente ad alimentare la stufa».

Con risvolti anche comici, dai mariti che hanno approfittato dell’occasione per potare gli alberi del giardino, alle amiche impegnate in un gruppo di camminate che hanno liberato dai legnetti i sentieri della vicina Vallarsa fino alla signora che ha promesso un sacco di pigne, perfette per accendere il fuoco ma oggetto di dibattito per via della resina. Così, da una situazione potenzialmente spiacevole, è nata un’iniziativa che ha rimesso al centro il senso di solidarietà tipico dei paesi, dove il baratto diventa un modo per non sprecare e valorizzare le risorse che ciascuno mette a disposizione.

La fiera

Tornando a stufe e pellet, il parco installato in Italia, ricordano gli ultimi dati di Aiel – Associazione italiana energie agroforestali – consta di oltre 8,3 milioni i sistemi di riscaldamento a biomasse, con una crescita nell’ultimo decennio dei generatori a pellet, che rappresentano circa il 72% del totale degli apparecchi venduti in Italia. Le imprese italiane coinvolte nella filiera “dal bosco al camino” sono circa 14mila, per un fatturato complessivo di oltre 4 miliardi di euro e più di 72mila posti di lavoro.

Un comparto che affronta le sfide dell’innovazione tecnologica e della sostenibilità: grazie al turnover tecnologico è possibile ridurre del 70% le emissioni di polveri sottili dalla combustione domestica a biomasse. Nel 2020 71mila italiani hanno aderito al Conto termico, l’incentivo che consente di acquistare una stufa nuova. Molta la strada da fare in questo senso: il 66% dei generatori installati ha più di dieci anni d’età, il 19% ha dai 5 ai 10 anni e il 15% ha meno di 5 anni.

Dati che rendono ancora più strategico l’appuntamento di Italia Legno Energia, l’unico evento fieristico italiano del 2023 dedicato al riscaldamento a biomassa, che si svolgerà dal 9 all’11 marzo alla Fiera di Arezzo. La manifestazione biennale è promossa da Piemmeti Spa, società di Veronafiere che negli anni pari organizza a Verona Progetto Fuoco, la più importante manifestazione al mondo in questo settore: si punta a superare il successo dell’ultima edizione, che nel 2019 aveva raccolto 200 espositori, di cui il 25% stranieri, e attirato 20mila visitatori nei 25mila metri quadri di superficie espositiva.

“L’interesse di famiglie e imprese per questa fonte di energia è in crescita, e rafforzare la filiera del legno risponde anche a una prospettiva di autonomia energetica del Paese – sottolinea Giovanni Mantovani, presidente di Piemmeti spa –. Il nostro impegno a favorire la crescita e l’innovazione del settore non può che rafforzarsi, valorizzando le aziende eccellenti che vedono l’Italia leader in Europa”.

“A Italia Legno Energia proseguiamo il discorso intrapreso a Verona con gli ottimi risultati dell’ultima edizione di Progetto Fuoco – spiega Raul Barbieri, direttore di Piemmeti spa –. Eventi che rappresentano momenti di dialogo e riflessione tra gli attori del comparto, come abbiamo visto in autunno quando abbiamo preso l’iniziativa di far dialogare produttori di stufe e di pellet con l’obiettivo comune di garantire l’affidabilità di una filiera che vive una crescita importante”.

Nei padiglioni espositivi della Fiera di Arezzo e nelle attigue aree esterne saranno in mostra cinque settori merceologici: Caminetti, stufe, cucine, barbecue; Caldaie e grandi impianti a biomassa; Pellet, cippato e legna da ardere; Macchine per pellet; Fumisteria ed accessori.
Italia Legno Energia è patrocinata da Regione Toscana, Provincia e Comune di Arezzo e dalle Camere di Commercio toscane.

Ogni informazione al sito www.italialegnoenergia.it