Cibo e agricoltura sposano il digitale: c’è spazio per giovani imprese in FoodSeed

Si chiama FoodSeed, l’acceleratore per startup che sviluppano nuove soluzioni o servizi per il mercato FoodTech (cioè che fanno leva su tecnologie digitali per la produzione, conservazione, lavorazione, confezionamento, controllo, distribuzione del cibo) e AgriTech (tecnologie di ultima generazione applicate al settore agroalimentare). L’Acceleratore avrà sede a Verona.

La call per la selezione delle startup del primo programma di accelerazione FoodSeed, che partirà a maggio 2023, è aperta fino a 16 aprile al sito www.foodseed.it.

FoodSeed fa parte della Rete Nazionale Acceleratori CDP, network presente su tutto il territorio per promuovere e sostenere la crescita di giovani imprese specializzate nei mercati a elevato potenziale.

FoodSeed è un’iniziativa congiunta dei promotori e investitori CDP Venture Capital, attraverso il Fondo Acceleratori, Fondazione Cariverona e UniCredit. Il progetto coinvolge inoltre Eatable Adventures, uno dei maggiori acceleratori specializzati a livello mondiale nel settore, in qualità di co-investitore e gestore operativo del programma. L’Acceleratore avrà inoltre il sostegno dei corporate partners Axxelera, Amadori, Cattolica Assicurazioni (Gruppo Generali), Veronafiere e Università di Verona in qualità di Partner Scientifico.

Con una dotazione di oltre 15 milioni di euro (di cui 12 milioni stanziati da CDP Venture Capital Fondazione Cariverona e UniCredit e 3,24 milioni di risorse da parte di Eatable Adventures) per gli investimenti in accelerazione e per i successivi step di crescita delle startup, Foodseed favorirà e garantirà l’implementazione e lo sviluppo  delle società che operano nell’Agrifood Tech, con l’obiettivo di far crescere in Italia uno dei più importanti ecosistemi di innovazione in ambito agricoltura sostenibile, Food & Beverage e Economia circolare.

Le risorse destinate al progetto vanno a consolidare un mercato, quello italiano, che nel 2022 ha raccolto 149 milioni di investimenti posizionandosi al terzo posto per ammontare di capitali investiti.

Il programma, gestito operativamente da Eatable Adventures selezionerà ogni anno, per tre anni, fino a 10 startup italiane o internazionali che intendano aprire una sede sul mercato locale, in fase seed e pre-seed e che lavorano su nuovi approcci e servizi per l’automazione dei processi produttivi, i nuovi ingredienti, i nuovi modi di realizzare una agricoltura sostenibile, innovativi modelli di vendita digitale e packaging.

Le startup selezionate avranno accesso a un ticket pre-seed di 170mila euro con possibilità di follow on fino a 500mila euro e prenderanno parte a un programma di accelerazione della durata di sei mesi finalizzato a validare prodotti e modelli di business per sostenere il go-to-market.

“In Europa gli investimenti venture capital in agritech e foodtech hanno sfiorato i 10 miliardi nel 2021 con round medi che superano il milione di euro.” commenta Francesca Bria, presidente di CDP Venture Capital, “Questa espansione è legata in gran parte alle sfide che stiamo vivendo che ci spingono ad innovare in maniera sostenibile il sistema alimentare e agricolo: dai cambiamenti climatici, alla gestione degli sprechi e dei rifiuti della catena alimentare, alla perdita della biodiversità fino alle nuove patologie legate all’alimentazione sono solo alcuni dei problemi che l’innovazione e la tecnologia possono aiutarci ad affrontare. Per questo investire in startup che lavorano su soluzioni trasformative è fondamentale in un Paese come l’Italia dove l’agroalimentare è tradizionalmente uno dei punti di forza dell’economia”.

E per Filippo Manfredi, direttore generale di Fondazione Cariverona “L’acceleratore FoodSeed è emblematico di un approccio di Fondazione Cariverona volto allo sviluppo del potenziale del territorio e intende essere la base per la crescita di nuove partnership tecnologiche. Fondazione Cariverona ha supportato e facilitato la nascita di questo progetto che guarda al futuro, innescando un percorso virtuoso volto a valorizzare il complesso ecosistema dell’agrifood, chiamato a confrontarsi con competitor internazionali per l’innovazione di prodotto e la sostenibilità di processo.”

Ancora, Remo Taricani, deputy head di UniCredit Italia, dichiaraL’Agrifood italiano rappresenta un’eccellenza mondiale, sia per qualità che per volumi, nonché un comparto fondamentale dell’economia del nostro Paese. Le nuove tecnologie aprono nuovi interessanti scenari anche in questo settore, spesso percepito come strutturalmente poco propenso all’innovazione: gli ultimi dati disponibili dicono che l’Agricoltura 4.0 nel 2021 valeva circa 1,6 miliardi di euro in Italia e che le superfici agricole gestite in quest’ottica, attualmente pari al 6% del totale nazionale, sono in costante crescita. Il progetto FoodSeed, frutto della preziosa collaborazione tra UniCredit, CDP e Fondazione Cariverona, mira a sostenere concretamente, con un investimento rilevante, quell’innovazione dal basso, promossa dalle start up, che riteniamo decisiva per permettere agli operatori del settore di cogliere appieno le numerose opportunità legate a questo trend innovativo. Confermiamo così il nostro ruolo di Banca fortemente attenta al territorio, alle sue dinamiche e alle sue eccellenze, peraltro in un’area, quella di Verona, caratterizzata da un ecosistema votato all’open innovation”.

Infine Riccardo Fisogni, vice president e general manager Italy di Eatable Adventures, commenta: “Ritengo che il sistema agroalimentare italiano abbia davanti a sé una grande opportunità accelerando sull’innovazione per confermare la propria leadership a livello internazionale, basata sull’eccellenza dei propri prodotti. Sono convinto che Eatable Adventures, con il supporto dei partner che hanno voluto e promosso FoodSeed, possa fare da abilitatore di questo percorso mettendo a disposizione del Paese l’esperienza maturata a livello internazionale nell’ambito della trasformazione dell’industria agroalimentare”