ArredissimA, academy e intelligenza artificiale per i futuri arredatori

Fondata nel 1995, ArredissimA è una holding specializzata nella distribuzione di arredamento interamente Made in Italy. Con un fatturato che nel 2022 superava i 100 milioni e oltre 450 dipendenti – il 60% dei quali donne – l’azienda ha il suo quartier generale a Riese Pio X nel Trevigiano e conta più di 20 showroom in Italia. La formula si fonda su strette collaborazioni con le aziende produttrici.

Da colleghi a imprenditori

Una storia di impresa nata da due ex colleghi che lavoravano nel magazzino di Benetton, ma che si sentivano stretti, racconta Ottavio Sartori, co-fondatore di ArredissimA insieme al socio Franco Rinaldi (che per primo aveva aperto un suo mobilificio).

I prezzi sono quelli di un ingrosso, il servizio è quello di un negozio. Il servizio all inclusive: consulenza di arredatori esperti, ritiro dell’usato, prezzi chiari che comprendono Iva, trasporto e montaggio, garanzia sugli arredi per minimo 5 anni. Una scelta controcorrente, che solo in seguito è divenuta una formula diffusa: vendere mobili di cui viene affidata la produzione a terzi, con un investimento continuo su due canali: da un lato la ricerca di mobili di qualità, solidi e belli esteticamente, fra oltre 700 fornitori italiani di fiducia; dall’altra la formazione permanente, tecnica e relazionale, e la costante motivazione dei collaboratori. Per questo nel 2006 ArredissimA ha fondato una business school interna, denominata NE Business Accademy.

La formula degli show room è per molti versi inedita: adesso sono 24 in Italia, e tutti sono posseduti in parte da chi li gestisce, in società con ArredissimA all’80%: “Sono persone cresciute nel mestiere lavorando con noi, che poi diventano imprenditori. Una volta al mese ci troviamo tutti, in un Cda allargato, perché 24 teste – più le nostre due – ragionano meglio e sanno far emergere nuove idee”.

Ogni anno ne aprono quattro di nuovi: obiettivo arrivare a 36.

Nasce l’Academy

Per crescere servono nuove forze: nasce così un’Academy per la formazione e la valorizzazione dei talenti coadiuvata da un software di intelligenza artificiale per selezionare il personale ArredissimA ha sottoscritto un accordo operativo con Eurointerim Spa Società Benefit per individuare la rosa di candidati che accederanno a un percorso formativo intensivo per diventare arredatori, figure sempre più richieste dal mercato.

L’Academy, totalmente gratuita per i partecipanti (con vitto e alloggio compresi per i corsisti fuori provincia), partirà tra settembre e ottobre 2023 e si svolgerà in presenza presso l’Head Quarter della Holding nel Trevigiano. La docenza sarà affidata a esperti del settore che terranno sessioni di formazione tecnica relative alle competenze necessarie per la progettazione e la consulenza d’interni. Eurointerim, oltre a finanziare il corso tramite il fondo Forma.Temp, si servirà di Joule for Talents, un sistema di selezione innovativo, basato sull’Intelligenza Artificiale, per l’individuazione delle Soft Skills dei Candidati.

L’intelligenza artificiale

Si tratta di uno strumento rivoluzionario in grado di combinare l’aspetto umano con le enormi potenzialità della tecnologia. Più nello specifico, l’algoritmo, attraverso un video, ne analizzerà le caratteristiche personali nella loro interezza – attitudini, valori, relazioni, carattere – incrociandole poi con le richieste dell’azienda. L’Academy andrà così a integrare il programma di formazione avanzata che ArredissimA mette già gratuitamente a disposizione dei suoi dipendenti e collaboratori, per dar loro la possibilità di aggiornarsi con regolarità tramite apposita piattaforma all’interno della quale ciascuno ha il suo profilo personale caricato.

«Spirito commerciale, atteggiamento propositivo, iniziativa. La laurea o titoli di studio specifici non sono richiesti», spiega Ottavio Sartori.  «Gli arredatori sono la nostra punta di diamante, ma paradossalmente fatichiamo tantissimo a trovare profili realmente in linea con le nostre effettive esigenze. Quelle che mancano sono spesso le competenze trasversali, partendo dal presupposto che un arredatore non è soltanto un tecnico, ma ha anche il compito di consigliare e indirizzare il consumatore nelle sue scelte di acquisto. Consapevoli dell’importanza che l’aspetto legato alla vendita ricopre, soprattutto per un’azienda come la nostra con tante sedi in Italia, ci siamo interrogati se non fosse il caso di cambiare approccio senza tuttavia abbandonare del tutto i metodi tradizionali di ricerca del personale».

La pandemia, del resto, «ci aveva già costretto a rivedere tanti paradigmi e la stessa figura dell’arredatore si è profondamente evoluta negli ultimi 15 anni, soprattutto per effetto della rivoluzione digitale. Il nostro modello di business ha subito a sua volta un significativo stravolgimento: abbiamo messo a punto una nuova modalità di consulenza completamente telematica sviluppando un sistema di progettazione online e sperimentando la realtà aumentata anche in fase di vendita. Stando così le cose è ovvio che all’arredatore 5.0 è richiesta anche una certa dimestichezza con l’informatica e le nuove tecnologie digitali ed è qui che entra in gioco l’Academy, per valorizzare le risorse, mettendone in luce le capacità e sopperendo alle loro eventuali mancanze».

Quanto si guadagna in questo ruolo? La media varia tra i 2mila e i 3mila euro.

È già possibile candidarsi al link: https://www.eurointerim.it/annunci/consulente-di-vendita-settore-arredamento/

 

 

Si parla di #AziendeaNordest. Potrebbero interessarti anche:

Caldo in fabbrica: ghiaccioli, angurie e innovazione organizzativa nell’orario

Veneta Cucine, nell’accordo più welfare e borse di studio ai figli dei dipendenti

Una seconda opportunità: concluso il corso in carcere a Belluno con 3 aziende