Creatività femminile, nuova imprenditorialità, innovazione e modelli di internazionalizzazione, tutti per il prosecco. Tre corsi per investire su uno dei prodotti di punta del Veneto: gratuiti, sono organizzati da Coldiretti Treviso, secondo un programma che comprendende 50 opportunità diverse, al via già da questo mese.
50 SFUMATURE DI VERDE – I corsi sono destinati agli imprenditori agricoli e ai loro collaboratori e dipendenti, da settembre 2013 ad aprile 2014. Tre i filoni: il primo riguarda patentini fitosanitari o per le attività di sicurezza, e certificati di abilitazione necessari a svolgere ad esempio attività di agriturismo e fattoria didattica. Ci sono casi in cui, ad esempio, una azienda agricola non ha le caratteristiche per diventare agriturismo, ma potrebbe comunque aprirsi alle visite dall’esterno (molto gettonate anche per le gite scolastiche). Il secondo filone parla direttamente ai giovani imprenditori agricoli: «Ci sono i passaggi generazionali, ma ci sono anche i casi di chi ha lavorato in altri settori, ha perso il posto per colpa della crisi e allora si inserisce nell’azienda di famiglia, ma deve imparare il mestiere» spiega Nicola Montalto, responsabile dei servizi formativi. Infine, i corsi mirati direttamente a produzione e gestione aziendale.
«La crisi si affronta e si vince anche con la formazione e l’acquisizione di nuova professionalità – aggiunge il presidente di Coldiretti, Walter Feltrin – I nostri corsi intendono proprio stimolare gli imprenditori anche a nuove scelte per cogliere diverse e magari più proficue opportunità in linea con il progetto economico di Coldiretti per una filiera tutta italiana e più corta».
I docenti saranno sia personale dell'associazione che esterni, provenienti da associazioni di produttori, università e organizzazioni professionali. Per informazioni: treviso@coldiretti.it 0422 954350, oppure rivolgendosi a uno dei 12 uffici di zona (www.treviso.coldiretti.it, nella colonna a sinistra l’elenco dei corsi con le schede di adesione).
PROSECCO IN CATTEDRA – Una parte dei corsi guarda direttamente alle donne: accade dopo il successo di un filone di lezioni (dall’informatica alla contabilità alle lingue straniere) tutti al femminile. Ecco perché si parla di "creatività femminile per il prosecco": «Le donne si dimostrano più abili nella vendita, più eleganti nei modi, anche più pazienti: oggi nelle aziende molte di loro, magari con i figli grandi, potrebbero ricavarsi un ruolo ben maggiore», spiega Nicola Montalto.
Altri corsi insegnano a usare il web e soprattutto i social network per promuovere non tanto la singola azienda, ma il vino e la regione alla quale è legato: basta inserire la parola prosecco su twitter per intercettare anche molte conversazioni in lingua straniera.
Fra le materie proposte, anche gli abbinamenti fra prodotti e territorio e tecniche dell’accoglienza: tutti strumenti utili a diversificare l’attività d’impresa, arricchendola.
Per facilitare la frequenza, obbligatoria al 70%, molti corsi sono organizzati secondo lo schema della learning week: cinque giornate da otto ore, più gestibili di una partecipazione spezzettata su periodi più lunghi. Alcuni corsi sono già iniziati, ma vengono riproposti ciclicamente. Altri sono in pausa, naturalmente causa vendemmia: quella del Veneto vale il il 3,1 per cento del vino dell’intero pianeta.