A scuola progettando startup: vince la piattaforma digitale che rende virali pulizie di aree pubbliche e sfida all’inquinamento

Si chiama the revolutioners il team (composto da Giacomo Borsatto, Aalisha Byles, Alessandro Destro, Sesselja Picchietti, Martina Pratesi, Riccardo Prati) che ha vinto, con il progetto “Light Green”, la sfida fra i ragazzi della scuola internazionale di Treviso: questa sera (17 aprile), ad H-Farm, hanno presentato le loro cinque micro-startup progettate durante l’anno.

Il progetto vincitore  consiste in una piattaforma digitale che ha lo scopo di moltiplicare gli eventi di pulizia e di rendere virali le iniziative che sfidano il problema dell’inquinamento causato dalla plastica. “Il Light Green Project – spiegano i ragazzi – desidera coinvolgere l’intera comunitá con una partecipazione in prima persona e, indirettamente, mira a sensibilizzare una cerchia ancora piú vasta di persone tramite la condivisione online”.

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Il sito web fornisce una serie di infografiche e di “kit pronti all’uso” che includono consigli pratici per vivere una vita piú sostenibile, informarsi sul problema dell’inquinamento da plastiche e organizzare un evento di pulizia delle aree pubbliche capace di diventare virale. Sul sito web sará disponibile una mappa interattiva dove verranno segnate con dei pin le aree che necessitano di un intervento di pulizia. Gli utenti potranno arricchire la mappa con nuove segnalazioni e richiedere al Light Green Project un sostegno nella creazione del proprio evento “Clean-up”, nella creazione di partnership, nella ricerca di mentor per l’evento e nella generazione di giochi online e offline durante la giornata di pulizia per intrattenere i volontari e far diventare virale il loro contributo. Il primo evento di pulizia in cui il team del Light Green Project offrirá i suoi servizi è previsto per domenica 26 Maggio ad Isola Verde, Chioggia.

Gli studenti di H-International School hanno lavorato tutto l’anno, guidati dai professionisti dell’innovazione di H-Farm, per arrivare a questo giorno. Per il preside della scuola Mauro Bordignon «è l’esempio di come una scuola può essere concretamente diversa, dando differenti spunti di lavoro agli studenti, coinvolgendoli e valorizzando le loro attitudini attorno a temi scelti direttamente dai ragazzi».

Gli studenti della scuola di H-Farm intraprendono fin da piccoli un percorso formativo che punta a sviluppare idee e progetti innovativi che, una volta raggiunta la prima superiore, imparano a pianificare come vere e proprie “idee imprenditoriali” a partire dal business plan, fino a un’ipotetica ricerca di investitori. Gli educatori e i professionisti dell’azienda digitale accompagnano i ragazzi, insegnando loro a lavorare in team, aiutandoli a capire come migliorare gli aspetti più deboli della loro micro-startup e a non scoraggiarsi di fronte a degli imprevisti.

«L’idea pedagogico-didattica alla base di questa attività utilizza il modo di lavorare e ragionare che sottende alla struttura organizzativa dell startup – sottolinea Bordignon – Non ci interessa che realizzino una micro-azienda, ma tutto quello che imparano mentre lo fanno: lavoro di squadra, flessibilità, risoluzione dei problemi, prototipazione veloce ecc».

Le cinque startup progettate ruotano tutte intorno a temi attualissimi, sui quali gli stessi ragazzi hanno spontaneamente chiesto di poter lavorare: il cambiamento climatico, la bio-diversità, il rispetto dell’ambiente, la parità di genere e le smart city. I progetti spaziano da nuove app e piattaforme di networking, fino a mostre ed eventi, il tutto con un focus sul territorio veneto, ma con l’aspirazione di scalare sul piano nazionale.

I progetti degli studenti sono stati valutati da una giuria che ha votato l’idea vincente più innovativa, valutandola attraverso il punto di vista economico e analizzando i ragazzi come fossero dei veri e propri startupper. Ora H-Farm – piattaforma dell’innovazione con sede a Roncade, Treviso – supporterà il progetto migliore per trasformarlo in una startup vera attraverso la creazione di una campagna di crowdfunding su Indiegogo.