Tutti i veneziani, ma non solo, sono invitati a partecipare venerdì 31 gennaio dalle ore 9.30 alla cerimonia della posa di dodici Pietre d’Inciampo (Stolpersteine) in memoria dei cittadini e cittadine veneziane deportati nei campi di sterminio nazisti. E’ uno degli eventi dedicati al Giorno della Memoria 2020.
Si inizierà alle 9.30 in Calle Larga XXII Marzo 2313, nel sestiere di San Marco, per poi proseguire ai civici 5117 e 6222 di Castello e ai civici 6042, 3826, 1600, 2874 di Cannaregio. Saranno deposte le pietre d’inciampo in memoria di Gilda Jesurum Foà, Vittorio, Amelia e Augusto Coen Porto, Jole e Marisa Jesurum, Eugenio Saraval, Pia Cesana Mariani e Leo Mariani, Ida e Ada Ancona e di Giuseppe Jona, medico e presidente della Comunità ebraica di Venezia morto suicida nel 1943 per non dover consegnare ai nazisti l’elenco dei cittadini ebrei rimasti in città.
L’iniziativa, che ha il patrocinio del Consiglio d’Europa – Ufficio di Venezia ed è stata curata dal Comune di Venezia, dal Centro Tedesco di Studi Veneziani, dalla Comunità Ebraica di Venezia e da Iveser, è in collaborazione con Insula spa. Interverranno la presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, e i rappresentanti di tutte le realtà che hanno concorso a organizzare la cerimonia.
La Città di Venezia aderisce dal 2014 al progetto “Pietre d’Inciampo” (dalla parola tedesca “Stolpersteine”), un monumento diffuso e partecipato ideato dall’artista tedesco Gunter Demnig per ricordare le singole vittime della deportazione nei campi di sterminio nazisti. C’è anche un sito dedicato con la mappa delle pietre posate.
Nei giorni scorsi c’è stata la primagiornata della pulizia collettiva delle Pietre d’Inciampo organizzata dall’Associazione Red Carpet for All, con la partecipazione degli studenti dell’istituto Vendramin Corner di Venezia.
Iniziative dedicate Giornata della Memoria – che si celebra il 27 gennaio di ogni anno per commemorare le vittime dell’Olocausto – sono state organizzate in tutte le città.
A Vicenza c’è stata la cerimonia di consegna da parte del Prefetto, Pietro Signoriello, delle medaglie d’onore a vicentini militari e civili deportati o internati nei lager nazisti durante l’ultimo conflitto mondiale.
Erano presenti il sindaco di Vicenza Francesco Rucco, il Dirigente Ufficio Scolastico Territoriale di Vicenza Carlo Alberto Formaggio e il presidente della Federazione Provinciale di Vicenza dell’Associazione Nazionale ex Internati Roberto Benetti.
Sono stati 28 i vicentini insigniti delle medaglie d’onore, appartenenti ai Comuni di Arzignano, Barbarano Mossano, Bassano del Grappa, Camisano Vicentino, Cogollo del Cengio, Creazzo, Gambugliano, Malo, Marano Vicentino, Montecchio Maggiore, Thiene, Vicenza e Zugliano. Cinque i vicentini internati/deportati nei lager: Vittorio Cumerlato, Francesco Lampedecchia, Girolamo Mariotto, Luigi Mazzonetto, Luigi Niselli.
A Trieste le pietre d’inciampo si trovano camminando per la città, e consentono di vedere e conoscere i luoghi dai quali davvero le persone sono state deportate. In piazza Cavana è stata posata la prima di ventuno nuove pietre d’inciampo per ricordare altrettante vittime della Shoah.
Le ‘stolpersteine’, realizzate dall’artista Gunter Demnig, sono state installate su iniziativa della Comunità ebraica di Trieste in collaborazione con il Comune di Trieste e con l’autorizzazione della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia e si vanno ad aggiungere alle 29 già posizionate nel capoluogo regionale tra il 2018 e il 2019.
Sono un “inciampo nella quotidianità per mantenere la memoria per le future generazioni” ha ricordato Shai Misan, nipote di Diamantina Israel Misan, nata a Trieste nel 1913 e deportata ad Auschwitz dove trovò la morte.
“Inciampa e pensa, inciampa e dedica cinque secondi alla vita degli altri” è stato l’invito che Shai Misan ha voluto rivolgere a tutti i presenti e in particolare agli studenti del liceo classico linguistico Petrarca di Trieste che hanno partecipato numerosi all’iniziativa.