E’ attiva da oggi, 15 giugno, la procedura per la domanda di contributo affitto alla Regione Veneto. Si tratta di una somma di 400 euro destinata a quelle famiglie che, in conseguenza al Covid19, hanno avuto una riduzione delle entrate (da lavoro o altro) di almeno il 50% nel trimestre marzo-maggio 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019.
“Non è una grande somma, ma per chi è in grande difficoltà economica, pensiamo a coloro che sono stati sospesi dal lavoro e hanno ricevuto in ritardo i soldi della cassa integrazione, si tratta comunque di una somma importante – sottolinea Piero Scomparin, segretario di Sicet Veneto, il sindacato degli inquilini che fa riferimento alla Cisl – non a caso i nostri uffici stanno ricevuto già da stamattina centinaia di mail e telefonate per richieste di informazioni ed assistenza”.
Qui ci sono le istruzioni della Regione.
Tra i requisiti previsti per ottenere questo aiuto straordinario della Regione per l’abitare, oltre ad una riduzione del reddito di almeno il 50%, ci sono la residenza in Veneto, non disporre di altri alloggi in proprietà, non avere risparmi accantonati superiori ai 20mila euro e non aver usufruito sinora di altre forme di sostegno per pagare il canone di affitto.
Le domande per il Fondo di sostegno Covid vanno presentate esclusivamente via web (www.regione.veneto.it/web/casa/fondo-affitti) a partire dal 15 giugno e fino al 5 luglio, scaricando un modulo di autodichiarazione che si potrà agevolmente compilare su smartphone o computer, senza produrre stampati o ricorrere all’intermediazione di sportelli dedicati.
I punti critici
Un primo punto dolente: la Regione ha deciso che le domande possono essere inviate sono in modalità on line ed entro il 5 luglio “Sono due strettoie che possono tagliare fuori una parte importante degli aventi diritto, anche considerando che c’è pochissimainformazione e la platea degli interessati è molto numerosa”, spiega Piero Scomparin, segretario di Sicet Veneto, il sindacato degli inquilini che fa riferimento alla Cisl.
La somma disposta dalla Regione, con il contributo dello Stato, è di 1,5 milioni di euro che, tradotti in contributi da 400 euro, andranno ripartiti tra non più di 3.750 beneficiari.
“Una goccia nel mare – commenta Gianfranco Refosco – perché sono decine di migliaia le famiglie di lavoratori che vivono in affitto e che, a causa del Covid19, sono rimasti senza entrate da lavoro nella scorsa primavera. Per questo chiediamo un posticipo di termini di presentazione delle domande di almeno 2 settimane così da dare a tutti la possibilità di fare domanda. Servirà poi fare una seria discussione sulle risorse che vengono destinate alle famiglie che vivono in affitto, famiglie che in Veneto sono ancora oggi centinaia di migliaia, in gran parte formate da lavoratori e che sono già state colpite dagli sfratti negli anni della recessione”.
L’assistenza per le domande
Contributi regionali e comunali per l’affitto, c’è un nuovo servizio di assistenza del Sicet Cisl per aiutare gli inquilini nella compilazione delle domande. Da lunedì 15 giugno e fino al 5 luglio sarà possibile chiedere alla Regione Veneto – con domanda online – un contributo messo a disposizione dei cittadini per dare una risposta ai problemi che incontrano migliaia di inquilini in questo periodo di emergenza pandemica. Sindacati degli Inquilini e Associazioni di Rappresentanza dei proprietari immobiliari avevano richiesto proprio alla Regione di integrare le risorse che il Decreto Rilancio aveva destinato a questo capitolo.
Fino al 5 luglio, sarà possibile chiedere un contributo per l’affitto di 400 euro una tantum. Per poter accedere a questo sostegno economico bisognerà dimostrare di avere avuto nel periodo compreso fra marzo e maggio 2020 entrate inferiori del 50% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, avere una giacenza in conto corrente al 28 febbraio 2020 inferiore a 20.000 euro e aver avuto nel 2019 un imponibile IRPEF inferiore a 50 mila euro. I contributi verranno erogati direttamente nel conto corrente dei soggetti collocati in graduatoria.
Le sedi Sicet Cisl delle province di Treviso e Belluno sono a disposizione per aiutare i cittadini nella compilazione della richiesta che va inviata online alla Regione. Il servizio, nel rispetto delle norme di sicurezza anti-contagio, è attivo su appuntamento: per Treviso il numero da chiamare è 0422 585811; per Belluno 0437 212811.
Assieme a questo intervento una tantum, la Regione è intervenuta modificando e integrando la delibera di approvazione dei criteri di assegnazione delle risorse previste dal Fondo Sostegno Affitti, per consentire l’accesso ai contributi da parte dei nuclei familiari che si trovano in maggiore difficoltà per gli effetti anche dell’emergenza Covid-19. In questo caso, il sostegno economico viene erogato dal Comune di residenza (solo se sopra i 10mila abitanti e se ha aderito al bando della Regione cofinanziando il Fondo Affitti). Per informazioni sui requisiti previsti e le modalità di richiesta, ci si può sempre rivolgere al Sindacato inquilini della Cisl.
“Gli effetti dell’emergenza – dichiara Scomparin – stanno investendo le famiglie più fragili, quelle in affitto e la cui unica entrata era rappresentata dal lavoro di un solo componente del nucleo familiare. Mancando il lavoro, con la collocazione in cassa integrazione, è venuta meno la possibilità di onorare i canoni di locazione. Sono numerose le sollecitazioni da parte di proprietari che richiedono il pagamento dell’affitto non versato, con, in alcuni casi, l’avvio di procedure legali che come Sicet siamo riusciti a stoppare, almeno temporaneamente. A preoccuparci sono soprattutto i lavoratori del turismo e del terziario. Per sostenere i cittadini in difficoltà, oltre a fornire un servizio capillare sul territorio, chiederemo ai Comuni una riduzione dell’Imu nei casi in cui i proprietari decidano di ridurre temporaneamente gli importi dei canoni d’affitto”.
“La crisi generata dal Covid-19 – afferma Massimiliano Paglini della Segreteria Cisl Belluno Treviso – sta colpendo duramente soprattutto le fasce deboli della popolazione, per questo cerchiamo di andare loro incontro mettendo a disposizione anche questo servizio, oltre a quelli già operativi per fronteggiare, oltre all’attività ordinaria, la mole di attività affidate al Sindacato attraverso i vari decreti: reddito di emergenza, bonus colf e badanti, bonus vacanze, procedure per la regolarizzazione dei lavoratori stranieri”.
La gestione delle controversie
Considerate le gravi difficoltà economico-finanziarie che l’emergenza sanitaria da Covid-19 ha determinato per molte imprese costrette a prolungata inattività, le Camere di Commercio aderenti a Curia Mercatorum hanno inteso promuovere il ricorso al servizio di Mediazione per la gestione delle controversie in materia di locazione commerciale e affitto d’azienda insorte conseguentemente all’emergenza sanitaria.
E’ stato perciò previsto che per le controversie in materia di locazione commerciale e affitto d’azienda relative a situazioni di inadempimento derivanti da crisi per Coronavirus, le istanze di mediazione depositate presso Curia Mercatorum a partire dal 9/6/2020 e sino al 31/12/2020 possono usufruire delle seguenti agevolazioni tariffarie:
– azzeramento delle spese d’avvio della procedura;
– sconto del 50% sulle indennità di mediazione dovute quando la procedura prosegue oltre il primo incontro cd. preliminare.
L’iniziativa si inserisce nella serie di azioni messe in atto dalle Camere di Commercio di Venezia Rovigo e di Treviso-Belluno, a supporto delle aziende che si trovano ad affrontare numerose e gravi difficoltà in questa fase di ripartenza post lockdown.
Per informazioni: consultare il sito web di Curia Mercatorum o scrivere all’indirizzo info@curiamercatorum.com