Una tazza in ceramica scaldamani venduta in Alaska, un orologio da parete destinato alle Hawaii. Il marketplace – cioè un posto dove si compra e si vende, ma virtuale – di Martina Vazzoler riunisce artigiani selezionati, solo made in Italy, e vende su una quantità di mercati: 11 solo i canali su Amazon, che ha sette declinazioni in Europa, da Amazon Italia ad Amazon Svezia, l’ultimo nato.
Laurea in filosofia e oltre 15 anni di azienda vissuta nel marketing a 360°, quello «impegnativo e stimolante che caratterizza l’industria del Nordest, ancora in gran parte a impronta familiare», Martina ha deciso nel 2014, con due bambini all’attivo, di aprire la propria attività progettando in ogni dettaglio il suo marketplace ideale, www.e-italy.com. La tecnica è quella del dropshipping: non c’è merce in un magazzino, ma si crea il contatto fra chi vende e chi acquista, ovunque nel mondo, spalancando un mercato immenso anche a microimprese.
I prodotti sono selezionati all’insegna del made in Italy bello, funzionale e sostenibile; c’è un servizio clienti su misura, spedizioni gratuite sopra una certa soglia, assistenza sui resi, rimborso immediato e la possibilità di un contatto con persone vere dietro allo schermo, con nomi, cognomi e volti (sorridenti). Da qui all’insegnamento delle tecniche per vendere online il passo è stato breve: oggi Martina insegna ai corsi organizzati dalle associazioni di categoria come Cna, Confartigianato, Confindustria.
«L’epidemia ci sta complicando senza dubbio la vita, ma ci sta anche dando delle opportunità; molte piccole imprese, ad esempio, scoprono che la quantità di denaro necessaria per partecipare con un proprio stand a una fiera può servire a creare una propria strategia di vendita.
Il settore dell’alimentare, ad esempio, è ancora molto arretrato». Eppure sono almeno 300 i marketplace dedicati al food. Insieme agli studenti della facoltà di Web Marketing dello IUSVE di Mestre ha realizzato infatti la mappatura di tutta la distribuzione online italiana ed estera. Un progetto confluito poi nel libro “Vendere online con la mappa dei marketplace – Strategie su misura per microimprese e artigiani” (Hoepli) dove spiega le diverse modalità di vendita online.
Il volume serve a dare alle microimprese e agli artigiani italiani «una concreta prospettiva evolutiva nel mondo digitale: perché non c’è una dimensione minima, ogni impresa per quanto piccola può crearsi uno spazio, basta sapere come fare e soprattutto come attirare i clienti nel proprio negozio online». Dal 2015 Martina, figlia di una artigiana di cui non ha proseguito l’attività, ha anche un blog – www.madeinitalytrepuntozero.it – nel quale racconta la sua visione di fatto in Italia attraverso i tre concetti di bello, funzionale e sostenibile, che sono il filtro attraverso il quale sceglie i propri artigiani.