Ca’ Foscari sostiene la ripartenza della mobilità internazionale degli studenti a settembre, dopo un anno e mezzo di pandemia che ha costretto a interrompere i soggiorni di studio all’estero: l’Ateneo veneziano ha stanziato a bilancio 500mila euro di fondi propri a integrazione delle borse di mobilità Erasmus che, a causa della riduzione del fondo ministeriale e della ritardata applicazione da parte delle agenzie europee delle nuove regole del programma, risultavano significativamente diminuite.
Per circa 700 studenti di Ca’ Foscari che dopo l’estate torneranno a partire per l’Europa con il Programma Erasmus l’Ateneo ha stanziato:
- una ulteriore mensilità Erasmus a tutti gli studenti che abbiano optato per una mobilità compresa tra i 4 e i 6 mesi
- ulteriori due mensilità Erasmus a tutti gli studenti che abbiano optato per una mobilità compresa tra i 7 e i 10 mesi
Inoltre a tutti gli studenti che hanno partecipato al bando e il cui reddito ISEE risulti inferiore a 40.000 euro sarà attribuita da Ca’ Foscari una indennità mensile aggiuntiva di 150 euro per tutto il periodo di mobilità.
Dice la Rettrice Tiziana Lippiello: «E’ una misura straordinaria che abbiamo fortemente voluto, anche a seguito di confronto con i rappresentanti degli studenti eletti in CDA e Senato Accademico. Da sempre Ca’ Foscari ritiene strategico il supporto alle azioni di ’internazionalizzazione, in primis quelle relative alla mobilità studentesca nell’ambito dei vari programmi europei. Dopo un anno e mezzo di arresto forzato dei soggiorni di studio, è per me un’emozione e un’enorme soddisfazione sentire che si avvicina il momento in cui le nostre studentesse e i nostri studenti partiranno nuovamente alla volta delle tante università con cui abbiamo istituito degli accordi Erasmus; a nostra volta accoglieremo a Ca’ Foscari i loro compagni provenienti dal mondo intero, è un desiderio che si avvera, ma soprattutto, grazie a questa manovra, un obiettivo che si realizza. Desideriamo fare tutto ciò che ci è possibile per consentire la migliore ripresa offrendo ai nostri studenti l’opportunità di un’esperienza formativa e umana che riteniamo fondamentale. Attendiamo dunque fiduciosi la stabilizzazione della situazione pandemica, così da consentire finalmente la normale ripresa delle attività e, con essa, la ripartenza (alla lettera) del programma Erasmus».
Sono molto promettenti, inoltre, anche le previsioni d’arrivo degli studenti internazionali che hanno scelto Ca’ Foscari quale università italiana per l’Erasmus o come Ateneo dove iscriversi a un corso di laurea e soggiornare quindi stabilmente a Venezia: a settembre è previsto l’arrivo di 358 studenti europei in Erasmus che resteranno in città l’intero anno accademico oppure il primo semestre.
Oltre 6.700 sono inoltre i candidati, da tutto il mondo, che hanno fatto domanda per iscriversi a un corso di laurea di Ca’ Foscari. Certamente solo una parte di questi studenti potrà ottenere il visto di ingresso in Italia. “ma il trend di attrattività è in grande crescita e denota il dinamismo dell’Ateneo che non si è fermato neanche durante l’emergenza sanitaria”, spiegano in ateneo.
Ca’ Foscari sta finalizzando due convenzioni appositamente per facilitare l’arrivo degli studenti internazionali, siano essi in mobilità o regolarmente iscritti o ancora iscritti ai due programmi Foundation Year e Marco Polo-Turandot. Si tratta di complessivi 200 posti di cui 100 presso le varie residenze ESU e 100 presso la residenza Santa Marta (che è lo studentato più grande e, con i suoi 650 posti letto, la struttura ha raddoppiato l’offerta di alloggi per studenti universitari nella città).
Allo stesso tempo Ca’ Foscari ha rinnovato e potenziato le convenzioni con molte Residenze e Collegi pubblici e privati nonché istituito un nuovo servizio di Housing per facilitare la residenzialità in città e con focus particolare per gli studenti internazionali.