Cinque persone: è tutto il team di Alisea, azienda vicentina che dal 1994 lavora su riuso e riciclo di materiali da trasformare in oggetti di design e messaggi di comunicazione positivi. Catarifrangenti che diventano penne, bottiglie di plastica trasformate in righelli, tende da sole che rivivono come borse (le ultime per l’Hotel Excelsior del Lido Venezia, alla 74esima mostra del Cinema).
E la grafite in polvere residuo della produzione di elettrodi? E’ diventata la matita perfetta che non rotola, non sporca le mani, se cade non si rompe (raccontata qui). Tanto perfetta da essere a prova di mancini (i più in difficoltà con un’impugnatura standard), e da richiamare l’attenzione di Stabilo, la prima azienda di scrittura a ideare una linea completa di strumenti ergonomici differenziati per chi scrive con la mano destra e per chi invece usa la sinistra. Fondata nel 1855 come fabbrica di matite a Norimberga, oggi produce tutta una serie di prodotti da scrittura come l’evidenziatore Stabilo Boss, che ha compiuto i suoi primi 40 anni nel 2011 (in tutto il mondo se ne vendono due ogni secondo).
Ne è nato un pacchetto “Back to School and Work” –Perpetua La Matita più temperino ergonomico di Stabilo – “anche se in realtà Perpetua, l’unica matita al cento per cento italiana, non ha nemmeno bisogno di essere temperata, perché scrive sempre e comunque anche senza punta – spiega Susanna Martucci, fondatrice dell’azienda – Ad oggi Perpetua, distribuita da Napkin, è arrivata in tutti i Paesi europei, in Giappone e Australia, negli Stati Uniti e nei Paesi Arabi”. La materia prima non manca: gli scarti della produzione industriale degli elettrodi in grafite dell’azienda torinese Tecno EDM sono pari a 11 tonnellate, per una Perpetua ne bastano 15 grammi.
Quanta altra innovazione si può mettere in una matita? La luce, per esempio: “Stiamo perfezionando Perpetua Lumina, una “visione luminosa” del futuro, sintesi del lavoro sul risparmio energetico condotto da LUCEDENTRO, società modenese di ricerca e sviluppo dedicata alla fotoluminescenza, attenta alle energie verdi e rinnovabili. La capacità della gomma di Perpetua sta nel catturare e trattenere la luce solare (o artificiale), per poi restituirla al buio con un’intensità progressivamente calante. Una luce un po’ magica, fluo di colore blu o verde, che accompagna nelle ore della notte gli adulti ed è un’amica contro la paura del buio per i più piccoli. Perché c’è qualcosa di magico in un oggetto che non si spegne, che emana un’energia gratuita e pulita che fa da ponte tra il giorno e la notte”.
Il principio è sempre che materiali senza valore per un’azienda, o addirittura dei costi perché scarti o sfridi inevitabili di produzione, possono diventare materia prima per un’altra realtà produttiva: così le prova di tessuto nella messa a punto della collezione Rubelli, storica azienda veneziana, diventano copertine per agende in edizione limitata, ciascuna diversa e con le fodere interne sono in seta, recuperata dalla lavorazione sartoriale dei capispalla moda. Il Ricuoio® di Alisea è prodotto dalla lavorazione degli scarti conciari residui delle lavorazioni in cuoio o pelle, altrimenti destinati in discarica, dell’industria calzaturiera italiana. Ancora, pneumatici fuori uso di camion, autobus e autovetture diventano cartelle portadocumenti, svuotatasche, astucci e portachiavi: in Italia ogni anno se ne scartano circa 5mila tonnellate, l’equivalente di 6 stadi San Siro colmi fino all’orlo.