Quattro ragazzi laureati in discipline Ambientali e una azienda italiana protagonista nel mercato del beverage analcolico: alla San Benedetto di Scorzè, Venezia, si è concluso il progetto “specialista nello sviluppo e innovazione sostenibile”, iniziativa di formazione e avvio al lavoro realizzata grazie al programma Garanzia Giovani con il sostegno della Regione Veneto.
Un progetto di formazione e inserimento di giovani laureati, con l’obiettivo di mettere a punto un modello innovativo di raccolta dati e calcolo degli Impatti ambientali, rappresentati con il valore di emissioni di CO2 (la Carbon Foot Print) dei prodotti e dei processi industriali in tutti gli stabilimenti del Gruppo, in collaborazione con Cesqa (gruppo di ricerca Centro Studi Qualità Ambiente) Università di Padova diretto dal prof. Scipioni. Nello specifico si è mirato a preparare i ragazzi affinché fossero in grado di modellizzare il calcolo di consumi energetici e relativi all’impatto ambientale, relativamente ai processi aziendali (approvvigionamento, produzione, logistica, ecc.).
L’intervento ha riguardato gli stabilimenti di Italia – Scorzè, Popoli, Donato, Viggianello; Polonia; Ungheria; Spagna – San Antonio de Requena, Loja. Complessivamente hanno avuto un’esperienza professionale negli stabilimenti italiani 9 laureati, di cui 4 hanno continuato la loro attività.
L’azienda ha appena compiuto 60 anni: è nata il 10 Aprile del 1956. Il primo stabilimento del Gruppo per l’imbottigliamento ha aperto nel cuore del Parco del Sile: sono gli anni che anticipano il boom economico e per molte famiglie italiane l’acqua minerale in bottiglia è un simbolo. Negli anni avviene la trasformazione della piccola fonte dalle radici millenarie – nota già ai tempi dei Romani – in Acqua Minerale San Benedetto Spa, il Gruppo a capitale interamente italiano più importante nell’intero mercato del beverage analcolico con un fatturato consolidato di 730 milioni di euro, 1.800 dipendenti nel mondo e 44 linee di imbottigliamento in Italia che possono produrre oltre 20 milioni di bottiglie al giorno.
Nel 1971 è la Famiglia Zoppas a entrare in azienda avviandola ad un percorso di continua crescita: oggi è presente in oltre cento Paesi nei cinque continenti, in tutti i segmenti del mercato di riferimento, dalle acque minerali (San Benedetto, Acqua di Nepi, Guizza e Cutolo Rionero Fonte Atella) a quelle addizionate (Aquavitamin e San Benedetto Ice Formula Zero), dalle bibite gassate (San Benedetto e Schweppes) al thè (San Benedetto e Guizza) e alle camomille (Baby Drink), dagli sport drink (Energade), alle acque toniche (Schweppes) fino alle bibite piatte a base di succo (Oasis e San Benedetto Succoso) e agli aperitivi (Ben’s e Schweppes)..
Nel 1996 l’Azienda brevetta il primo tappo “push&pull” totalmente asettico e richiudibile andando incontro alle richieste di un mercato più dinamico e che vede i consumi “on the go” parte integrante del quotidiano. Quest’attitudine di San Benedetto all’innovazione (qui su Facebook e anche su Instagram) porta l’azienda a sposare la filosofia dell’energy saving e a orientare tutta l’attività industriale all’ecosostenibilità con cospicui investimenti in ricerca per una costante evoluzione verso bottiglie con meno plastica e la riduzione delle emissioni di CO2 equivalenti. Nel 2009 sottoscrive un accordo volontario con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare che la qualifica come la prima realtà del settore a promuovere in Italia un processo volontario di mappatura dell’impronta di carbonio (carbon-footprint) con l’obiettivo di avere una “contabilizzazione” ed una consapevolezza scientifica delle emissioni prodotte dalla filiera dell’acqua minerale e di definire un programma di lavoro teso ad una riduzione complessiva delle emissioni di CO2.
Nel 2010 lancia sul mercato italiano il primo formato di acqua minerale a CO2 eq. compensata 1L Easy con il 100% delle emissioni neutralizzate attraverso l’acquisto di crediti che finanziano progetti legati alla riduzione dei gas effetto serra. Il 18 Gennaio 2016 il Gruppo San Benedetto ha siglato un ulteriore accodo con il Ministero dell’Ambiente che contiene importanti elementi di novità e si pone come strumento di collaborazione per identificare nuovi standard e parametri di tutela ambientale nel mercato delle acque minerali.
Sul fronte della crescita in territorio nazionale, del 1995 è il nuovo stabilimento Gran Guizza S.p.A. a Popoli (Pescara); nel 1997 nasce a Donato (Biella) Alpe Guizza S.p.A.; nel 2001 acquisisce il 100% di Acqua di Nepi S.p.A. a Viterbo ampliando il proprio portafoglio prodotti con le acque effervescenti naturali; nel 2015 inaugura a Viggianello (Potenza) lo stabilimento dell’acqua minerale Fonte del Pollino e acquisisce la Fonte Cutolo Rionero in Vulture srl di Atella (Potenza), lo storico marchio lucano di acqua effervescente naturale. Di pari passo San Benedetto allarga anche i suoi confini grazie a collaborazioni con i grandi gruppi internazionali del beverage analcolico. Nel 1984 sigla un accordo con Cadbury Schweppes International iniziando a produrre l’intera gamma di prodotti dello storico marchio; nel 1988 firma un accordo di franchising con Pepsi Co. International per produrre e commercializzare in Italia la gamma di prodotti a marchio Pepsi e 7UP; nel 2002 l’azienda chiude un contratto di conto-lavoro con Atlantic Beverage Limited per la produzione e il confezionamento di prodotti Coca Cola per il mercato europeo.
In quest’ottica internazionale il Gruppo inizia a espandersi verso i mercati esteri: nel 1997 nasce a Valencia in Spagna Agua Mineral San Benedetto S.A. per la produzione di acqua minerale e bibite a marchio Fuente Primavera; nel 1999 detiene una partecipazione in Santa Clara C.P.A., azienda della Repubblica Dominicana per l’imbottigliamento e la produzione di acqua minerale; nel 2002 costituisce in Messico, la IEBM S.A. de C.V. (Industria Embotelladora de Bebidas Mexicanas) in joint venture con Doctor Pepper Snapple Group; nel 2003 acquisisce la società Parque la Presa S.A. in Spagna per la produzione, distribuzione e commercializzazione di acqua minerale; nel 2010 diventa unico azionista di Polska Woda S.p.zo.o. in Polonia e Magyarviz Kft in Ungheria rilevando da Danone il restante 50% delle due aziende attive nella produzione e commercializzazione di acque minerali e bibite in Polonia e Ungheria.
Oggi l’export direttamente gestito dall’azienda veneta vale 42 milioni di euro di fatturato.