“Depositerò un’interrogazione per sapere se vi è interesse da parte della Regione per l’acquisto dei pannelli della passerella realizzata sul lago d’Iseo dall’artista Christo”.
Chi parla è la consigliera regionale del Friuli Venezia Giulia Mara Piccin (Gruppo Misto), che commenta la notizia della messa in vendita dell’opera da parte dell’artista specializzato nella Landart, l’arte di intervenire sul territorio e sul paesaggio.
“Sarebbe un’occasione ghiotta per la nostra Regione poter riproporre l’opera “The Floating Piers” in uno e anche più laghi della nostra regione, alla luce del grande successo ottenuto sul Lago d’Iseo. I numeri sono stati strepitosi. L’iniziativa ha attirato un milione e mezzo di visitatori in pochissimi giorni, e le attività commerciali locali hanno realizzato in quel breve lasso di tempo introiti pari al fatturato di due anni”.
Quella di Mara Piccin non è l’unica idea nata guardando al successo della passerella ricoperta di tessuto che ha da poco chiuso. Sull’installazione si è concentrata anche l’attenzione della Pro Loco di Avasinis, che si è fatta venire un’idea non ha atteso a lungo per contattare l’artista.
“Avasinis è un ridente paese nascosto in una stretta vallata, da sempre attento alla valorizzazione del territorio e alle iniziative turistiche, e ha avuto la geniale idea di rivolgersi all’artista per risolvere, con arte, il problema della scarsa insolazione giornaliera dell’abitato dovuta alla conformazione montuosa della località”.
Questo è il paese dei lamponi e dei mirtilli (prossima festa paesana a base di frutti freschi, confetture e crostate: dal 12 al 15 agosto. Ogni anno attira 30mila presenze), con alle spalle mille anni di storia. “Un paese sotto la montagna dove il sole esce solo fin le tre, e la gente con il caldo dentro al cuore, ti saluta quando passi su e giù“, come recita “Un cjant par Vasinas” di Mario Rodaro.
Avasinis – scrive il presidente della Pro Loco Giovanni Rodaro, che nei giorni scorsi è stati fra coloro che hanno camminato sulle acque del lago di Iseo – “è un piccolissimo borgo di 300 abitanti ai piedi delle montagne. Nel 1976 fu completamente distrutto dal terremoto, ma grazie all’impegno delle istituzioni e dei suoi abitanti le case sono state ricostruite così come i laboratori, le stalle e l’unica chiesa. Il desiderio mio e dei miei soci sarebbe quello di averla nostro ospite per degustare i nostri prodotti e valutare l’ipotesi di progettare un’opera che aumenti l’insolazione del nostro abitato nei mesi invernali. Da ottobre a maggio il sole compare ad Avasinis per soli 40 minuti“.
Risponderà l’artista all’invito?