A scuola con il contratto (e la paga) di apprendisti, pronti per il lavoro

Oggi, alla scuola di ristorazione Dieffe di Valdobbiadene (Tv), diretta dal professor Alberto Raffaelli, è stata presentata la sperimentazione del ‘sistema duale’ per l’ottenimento del diploma professionale. All’iniziativa partecipano rappresentanti delle istituzioni e delle aziende di ristorazione: segna l’avvio della sperimentazione del ‘sistema duale’ che costituisce una grande opportunità per gli allievi e per le aziende del territorio e rappresenta un nuovo passo in avanti della Regione Veneto in un settore, la formazione professionale, in cui già da tempo riveste un ruolo di leadership.

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Per la prima volta studenti regolarmente iscritti ad una scuola professionale, l’Istituto Dieffe per l’appunto, potranno prepararsi all’ottenimento del diploma professionale usufruendo di un contratto di apprendistato che permetterà loro di percepire la retribuzione prevista dalla legge e soprattutto accedere da subito al mondo del lavoro. Già numerose aziende hanno dato la loro disponibilità a essere co-protagoniste di questo nuovo sistema di formazione/avviamento al lavoro.

valdo3Alla sperimentazione parteciperanno allievi con più di 16 anni d’età, frequentanti il quarto anno, che andranno a svolgere un percorso formativo annuale suddiviso in 490 ore di attività formative in aula e 500 ore di attività lavorative in azienda, da un lato con il sistema dell’alternanza e dall’altro con quello dell’apprendistato; quest’ultimo, della durata minima fino al conseguimento del titolo di studio, prevede per la parte di formazione in azienda (500 ore) una retribuzione al giovane pari al 10% del CCNL.
L’azienda, inoltre, può impegnare i ragazzi in contratto di apprendistato per ulteriori ore di lavoro che saranno retribuite come da contrattazione (fino a 2 livelli inferiori al CCNL). Sono previste, infine, agevolazioni fiscali e un bonus per le imprese che assumono in apprendistato.

Il ‘sistema duale’ è l’unica parte della Buona scuola che si è salvato dalle contestazioni in Veneto: “E’ molto simile a quello che negli anni abbiamo attuato in Veneto raggiungendo almeno tre ottimi risultati – commenta l’assessore a Lavoro e formazione Elena Donazzan -. Primo: il 70% dei ragazzi che si attivano in questi percorsi trovano lavoro in coerenza ai loro ambiti di studio. Secondo: abbiamo sul nostro territorio livelli di dispersione scolastica che, come indica l’Unione europea, non supera il 10%, facendoci primeggiare in Italia. Terzo: questi percorsi prevedono che per metà vengano sviluppati a scuola e per metà in azienda e la novità, come previsto dalla scuola Dieffe, è che giovani svolgano tre giorni a scuola e tre giorni al lavoro, affinché, con una certa continuità e un certo metodo, possano imparare al meglio un mestiere sulla base delle reali esigenze dei ristoranti e delle imprese del territorio”.

Una indagine di Unioncamere Padova sui fabbisogni professionali delle imprese ha mostrato che molte aziende cercano in primis cuochi e camerieri.