Commessa slovena per Dba, tiramisù espresso a Londra, a Vicenza high-tech Made in Russia; per Porto di Trieste accordi con Germania e Lussemburgo #AziendeConLaValigia

DBA Group S.p.A., società di Ingegneria e ICT che ha come obiettivo l’erogazione di servizi di Ingegneria Intelligente a supporto della Gestione del Ciclo di Vita di Infrastrutture singole o a rete, comunica di aver firmato, tramite la controllata Itelis doo, con l’ospedale di Izola, in Slovenia, un contratto per la verticalizzazione e l’implementazione dell’ERP SAP.

La gara, indetta dall’Ospedale di Izola, è stata aggiudicata al consorzio composto da Telekom Slovenije, consortium leader, dalla spagnola Common Management Solutions Cms), responsabile per l’implementazione SAP Healthcare Solution, e da Itelis, project leader, per SAP ERP implementation. “Grazie a questo incarico”, ha detto Francesco De Bettin presidente di Dba Group, “un’importante referenza legata alla digitalizzazione in ambito sanitario si aggiunge a quelle di DBA Group. Il potenziale business aperto in ambiente sanitario in Slovenia ci fa bene sperare e contiamo che la collaborazione con Telekom Slovenije e CMS continui nel tempo. Il nostro obiettivo è rendere più efficienti i sistemi informatici all’interno della struttura ospedaliera, grazie a sistemi integrati, che scambieranno tra loro dati univoci tra i vari attori coinvolti nei processi”.

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Il valore complessivo è di 1 milione e 810 mila euro per l’implementazione di SAP ERP e SAP Healthcare Solution e di 680 mila euro per la manutenzione e il supporto tecnico per i prossimi cinque anni. Alla società del Gruppo DBA, Itelis doo, specializzata nei servizi di ICT Consulting per fornitura e la verticalizzazione di piattaforme ERP SA, spetterà il 40% dell’importo totale. Il progetto partirà a settembre 2019 e il Go-Live è previsto per il mese di Novembre 2020.

DBA GROUP, holding di società operative nei settori dell’ICT, del PMO e dell’Architettura e Ingegneria, è stata fondata dai Fratelli De Bettin nel 1991. Conta 14 sedi in Italia, 2 in Russia, 1 in Montenegro, 2 in Slovenia, 1 in Serbia, 1 in Croazia, 1 in Bosnia Erzegovina e 1 in Azerbaijan. Il valore della produzione 2018 del Gruppo è pari a circa 49 milioni di euro e impiega, oggi, 525 dipendenti.

Memorandum di intesa Confartigianato e Skolkovo Foundation

Un Memorandum d’Intesa per promuovere l’utilizzo delle alte tecnologie e del loro trasferimento in campo imprenditoriale. È quanto è stato sottoscritto, a fine maggio (il 29 ndr) a Mosca al padiglione italiano dello Start Up Village, la più grande fiera della Federazione Russa dedicata all’innovazione, tra Confartigianato Imprese Vicenza e la Fondazione Skolkovo di Mosca, il più importante centro russo per l’innovazione e lo sviluppo tecnologico.

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Con il Memorandum, Confartigianato, attraverso il proprio Digital Innovation Hub, e Fondazione Skolkovo, intendono promuovere il processo di trasformazione digitale delle piccole e medie imprese e delle startup in Italia e in Russia.

La Fondazione Skolkovo, Centro Innovativo considerato la ‘Silicon Valley’ russa, si trova nel quartiere Možajskij di Mosca. Progetto avviato e siglato con un’apposita legge dal Presidente della Federazione Russa Dmitry Medvedev nel 2010, il Centro si occupa della potenziale crescita di 5 aree: efficienza energetica, tecnologie informatiche strategiche, biomedicina, tecnologie nucleari, tecnologie spaziali.  La Fondazione ha già sviluppato oltre 1000 tecnologie nei vari campi di competenza, riscuotendo tanto successo a livello internazionale da stipulare accordi di collaborazione con importanti aziende, quali Boeing, Cisco System, EADS, GE, Johnson & Johnson, IBM, Intel, Microsoft, Siemens, Nokia, Samsung e adesso grazie ad un memorandum d’Intesa anche con Confartigianato Imprese Vicenza.

In occasione della firma erano presenti il Direttore Generale di Confartigianato Imprese Vicenza, Pietro Francesco De Lotto, il Presidente della Fondazione Skolkovo Arcady Dvorkovich, l’ambasciatore italiano a Mosca Pasquale Terracciano e il Direttore dell’Ufficio ICE/ITA di Mosca Pier Paolo Celeste, che ha contribuito all’avvio e delle relazioni tra Fondazione Skolkovo e l’Associazione vicentina.

Concretamente, con il Memorandum le parti si impegnano ad approfondire le opportunità reciprocamente disponibili nella ricerca, nello sviluppo del business e nella competitività delle imprese a vantaggio dei loro ecosistemi, in particolare nelle aree prioritarie tra cui analisi dei dati, industria 4.0, meccatronica, smart city, energia, mobilità sostenibile.

“Siamo lieti di avviare con Skolkovo nuovi meccanismi di collaborazione – spiega Pietro Francesco De Lotto – che potranno determinare la nascita di nuove opportunità imprenditoriali, l’adozione e sperimentazione di nuovi tools e la commercializzazione degli stessi a vantaggio dell’ecosistema di piccole e medie imprese che noi rappresentiamo. La firma del Memorandum fissa di fatto l’avvio di un dialogo continuo che siamo certi porterà alla realizzazione di iniziative e progetti congiunti, risultato che ci sta particolarmente a cuore”.

Soddisfazione è stata espressa anche dal Direttore dell’Ufficio ICE/ITA di Mosca Celeste: “Siamo sempre felici quando, in forza del nostro lavoro, si innescano rapporti di collaborazione tra soggetti italiani e russi. Confartigianato Vicenza e Fondazione Skolkovo potranno comunque contare, anche nel futuro, nell’assistenza del nostro ufficio, così come le tante PMI italiane che si affacciano su questo mercato complesso che tuttavia riserva ancora una grande attenzione a tutto ciò che è italiano, compresi i prodotti della tecnologia avanzata”.

Il Digital Innovation Hub di Confartigianato Imprese Vicenza, che oggi può vantare una rete di partner nazionali e internazionali, raggiunge così un nuovo traguardo, che si va ad aggiungere ai molti altri progetti avviati per favorire e promuove la digitalizzazione di un tessuto produttivo che ancora fatica a cogliere e comprendere pienamente i vantaggi che le tecnologie abilitanti possono portare a beneficio della propria competitività ed efficienza.

LINK UTILI:

https://www.confartigianatovicenza.it/

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Porto di Trieste, accondo con il gruppo Kombiverkehr

L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale e il gruppo Kombiverkehr hanno siglato alla fiera Transport Logistic di Monaco di Baviera, un memorandum d’intesa che definisce l’obiettivo comune di promuovere un corridoio intermodale tra il porto di Trieste e il terminal di Neuss Trimodal, collocato sul Reno vicino a Düsseldorf e gestito dalla stessa Kombiverkehr.

L’accordo traccia un percorso mirato a sviluppare una partnership strutturale, individuando i prerequisiti in termini di infrastruttura ferroviaria e organizzazione dei flussi logistici tra i due hub, definendo inoltre le future condizioni operative per il raggiungimento di più elevati standard di efficienza.

stand-port-of-trieste“Kombiverkehr è stato il primo operatore straniero a credere nello sviluppo intermodale del nostro scalo”, ha affermato il presidente dell’Autorità di Sistema, Zeno D’Agostino. “Rafforzare questa nuova partnership è un modo per affermare la nostra volontà di essere sempre più un porto dal respiro internazionale. Per questo condividiamo il progetto di sviluppare una nostra presenza oltre le Alpi, a Neuss, collaborando con un terminal che ha un grande potenziale a livello logistico”.

Il memorandum con l’operatore tedesco Kombiverkehr, conferma il forte legame tra il porto di Trieste e la Germania, che attualmente si basa su 55 connessioni settimanali. Va sottolineato che tale traffico ha buoni margini di crescita non solo grazie al transit time offerto dalla rotta marittima adriatica, più vantaggiosa rispetto alla via nord-europea, ma soprattutto per gli investimenti ferroviari in corso nello scalo giuliano, che sta diventando sempre più “porta intermodale” di accesso all’Europa attraverso il Mare Adriatico.

Non solo: è anche stato firmato un ulteriore Memorandum d’intesa sottoscritto, sempre nel contesto della fiera Transport Logistic di Monaco di Baviera. Protagonisti Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, e Fraenz Benoy, direttore di CFL Multimodal, società controllata da CFL (Ferrovie Lussemburghesi). Obiettivo, consolidare gli scambi tra il porto di Trieste e il polo logistico lussemburghese di Bettembourg, una delle più grandi e moderne piattaforme ferroviarie europee, riconoscendo ancora una volta all’intermodalità un ruolo chiave per lo sviluppo commerciale, ma soprattutto sostenibile, dei rispettivi sistemi logistici.

Dopo l’annuncio del nuovo servizio per Norimberga – un nuovo servizio ferroviario che collegherà Trieste con l’hub di Norimberga, situato a nord della Baviera, che sarà inaugurato a fine luglio con una frequenza bisettimanale per poi incrementare le circolazioni entro la fine del 2019: TRINUR è la denominazione scelta per il collegamento, che racchiude le lettere iniziali di Trieste e Nürnberg, ma soprattutto l’identità strategica del porto di Trieste, da sempre orientata ad accrescere la sua connettività ferroviaria con l’Europa centrale, partendo proprio dal Land bavarese –  l’intesa permetterà di offrire un’alternativa di ingresso da sud per le merci dirette ai mercati del centro Europa.
Con questo accordo CFL punta a consolidare il sistema dei servizi intermodali che costituiscono la dorsale di collegamento tra il porto di Trieste e i mercati dell’Europa Centrale, Regno Unito e Scandinavia attraverso il gateway di Bettembourg, gestito dalla stessa CFL Multimodal.

“Ho visitato di recente il terminal di Bettembourg” afferma Zeno D’Agostino, “e sono rimasto impressionato dalla qualità della piattaforma e dei modelli operativi anche sul lato dell’innovazione tecnologica. Lavorare assieme fra partner che condividono queste priorità significa puntare a definire nuovi standard di eccellenza a livello europeo per le connessioni nave-ferrovia”.

La collaborazione strategica tra l’Authority giuliana e CFL ha origine da un collegamento intermodale avviato già nel 2012. Si tratta di un servizio destinato ai semirimorchi organizzato con tre viaggi di andata e ritorno alla settimana che uniscono Trieste con Bettembourg-Dudelange. Il servizio, che attualmente ha raggiunto 9 circolazioni settimanali, permette lo “shift modale” di oltre 20.000 semirimorchi dalla strada alla ferrovia, contribuendo non solo al decongestionamento di una delle reti viarie più trafficate d’Europa, ma anche alla riduzione dei gas serra e delle altre sostanze inquinanti emesse nell’atmosfera, con un notevole risparmio di circa 35.000 tonnellate di CO2.

Il nuovo accordo si pone l’obiettivo di facilitare e incoraggiare ulteriormente, secondo il concetto della “pipeline intermodale”, la crescita e l’ottimizzazione dei collegamenti ferroviari lungo il corridoio Trieste-Bettembourg-Dudelange. Il fine è quello di sviluppare servizi caratterizzati da qualità e affidabilità ancora più elevate attraverso l’utilizzo di processi standardizzati e dematerializzati di interscambio dati e documentazione e lo sviluppo azioni commerciali comuni su specifici mercati obiettivo.

Agli aspetti informatici e commerciali dell’accordo si aggiungono quelli relativi all’innovazione del prodotto, che sarà favorita dall’utilizzo condiviso e sempre più efficiente di tecnologie adatte al caricamento dei semirimorchi non gruabili. L’accordo prevede inoltre sinergie sull’iniziativa “Belt and Road ferroviaria”, visto che entrambi i partner hanno già avviato contatti con la provincia del Sichuan e in particolare con l’area di Chengdu.

Meesoo sbarca a Londra e stringe accordo con Unicomm

Al termine del secondo anno intero di attività, il giro d’affari di MEESOO è in crescita, con numerose macchine per il tiramisù espresso consegnate anche all’estero. La grande novità è rappresentata dallo sbarco a Londra. E in Italia la società con sede a Bassano del Grappa (VI) ha ampliato il suo raggio d’azione a nord est grazie ad un accordo con il Gruppo Unicomm.

Nel 2016 – nella sua configurazione di startup – MEESOO lanciava nel mercato di riferimento la prima macchina per realizzare il tiramisù espresso pronto in 30 secondi. Dopo tre anni di attività commerciale il bilancio dell’inventore Iuri Merlini – ingegnere specializzato in startup ad alto contenuto d’innovazione – è più che positivo: la macchina MEESOO®, coperta da brevetto internazionale e concessa in comodato d’uso, ha gradualmente suscitato l’attenzione degli operatori professionali della ristorazione (canale Ho.Re.Ca.).

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Dopo il fortunato approdo dello scorso anno in Francia, è ora la volta di Londra. L’accordo di distribuzione è stato formalizzato a fine 2018 con la società londinese Fawaz Food Ltd ed è entrato nella sua piena operatività ad inizio 2019 con il posizionamento delle prime macchine nella zona di Londra (ad esempio MEESOO si può trovare presso Grilandia – Bayswater oppure presso Silk – Park Royal).

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Anche in Italia MEESOO registra un nuovo passaggio nella sua crescita: la società ha infatti acquisito come cliente il Gruppo Unicomm, importante realtà del mondo della grande distribuzione italiana. Grazie a questo accordo oggi è possibile trovare MEESOO a Mestre (Famila Superstore), Belluno (Emisfero), Feltre (Famila Superstore), Perugia (Emisfero), Maserà di Padova (MEGA), Onè di Fonte (MEGA), Creazzo (Famila Superstore), Vittorio Veneto (Emisfero); le macchine MEESOO sono state posizionate nei punti di ristorazione adiacenti ai rispettivi supermercati.
“Siamo orgogliosi di poter annoverare tra i nostri Clienti una realtà così rilevante come il Gruppo Unicomm afferma Merlini” “Si tratta di un tassello importante per la nostra azienda che mira a crescere soprattutto nel proprio territorio che è quello del Nord-Est dove abbiamo sede e dove produciamo i nostri prodotti”.