Lo scorso 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la Commissione provinciale per le pari opportunità e il Servizio donna della Provincia di Bolzano avevano presentato l’app “Consigli per la sicurezza delle ragazze”, detta anche “App ragazze”, gratuita e disponibile su App Store e Google Play. In questi giorni ha superato le mille utenti.
I “consigli di sicurezza”, disponibili anche in versione mobile per il cellulare, nascono da un opuscolo pubblicato per la prima volta nel 2010. Ci sono tutte le informazioni utili, da come funzionano le gocce di Ghb (una delle cosiddette rap drugs, droghe dello stupro, incolori e insapori, al risveglio la vittima non ricorda cosa le è accaduto) ai taxi rosa: a Bolzano, le ragazze e donne che si servono di taxi dalle 22 alle 6 hanno diritto a un rimborso parziale del prezzo della corsa, grazie a una card che viene rilasciata dai centri civici.
Ci sono le indicazioni sui corsi di autodifesa che è possibile frequentare, e che insegnano anche strategie di difesa verbale, e i suggerimenti sulle frasi da usare se si è in pericolo. Meglio gridare “al fuoco” di un generico “aiuto”, perché statisticamente le persone reagiscono più prontamente a una minaccia che potrebbe riguardare anche loro.
In automatico, a seconda del sofware, scorrono grafiche animate con fumetti corredati di consigli su come reagire nelle varie situazioni.
Attivando la funzione Infopoint appare una carta geografica con i più importanti indirizzi dove rivolgersi (con indirizzi, numeri di telefono, contatti Internet).
E poi c’è l’Sos, un pulsante da premere in caso di allarme con collegamento diretto con i numeri di emergenza. Il grande pulsante di Sos se premuto attiva sul telefono cellulare il messaggio vocale “Al fuoco, al fuoco!!!” (in ripetizione) abbinato ad una segnalazione luminosa, un sostegno acustico e luminoso in situazioni di pericolo. La funzione è combinata con i numeri di pronto intervento provinciali di Carabinieri, Polizia, Vigili del Fuoco e Pronto soccorso. Cliccando il relativo numero viene automaticamente inviato un messaggio di richiesta aiuto.
Lo sviluppo della App è di Keepinmind, Srl con sede a Bolzano. Grazie ad un Audio-Player è possibile ascoltare varie canzoni; sono brani contro la violenza scritti e registrati da giovani band nell’ambito del progetto “Music stops the violence” che la Commissione provinciale per le pari opportunità per le donne ed il Servizio donna avevano realizzato in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne nel 2010.
Oltre alle canzoni, c’è anche una sezione selfie: consente di fare un autoscatto con il telefono cellulare. In calce all’immagine comparirà lo specchietto con lo slogan «Una donna di valore». L’obiettivo? Rafforzare l’autostima delle utenti. La foto può essere così postata in Facebook o inviata tramite Sms.