Il sogno (realizzato) di Sall e le pizze solidali per i volontari del paese

Sall Serigne Abdou – ma per tutti è Sall – ha 21 anni (compiuti ieri), ed è cresciuto in Italia dove è arrivato quando aveva poco meno di un anno. «Ho studiato e sono cresciuto qui, e qui ho inseguito i miei sogni. Fin da bambino volevo essere un piccolo imprenditore». Nazionalità senegalese , accento veneto, racconta: «Mio padre è venuto in Italia nell’86 in cerca di fortuna, pochi anni dopo, nel ’94 lo abbiamo raggiunto io e mia mamma, pure lei senegalese».
Da porta pizze ad aiuto pizzaiolo: oggi il locale nel quale aveva iniziato, nel Trevigiano, è suo: «Quando entra qualche cliente nuovo mi dice: che cosa carina, una persona di colore che parla l’italiano meglio di noi e fa la pizza italiana!».

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Con mamma, casalinga, e papà, dipendente di una fabbrica, abita a Chiarano, Treviso, e lavora a poca distanza da dove Laurie ha inventato il pane del giorno prima, già insacchettato e a metà prezzo.

Il dono ricevuto per la pizza solidaleQui deve tirare una buona aria di solidarietà: martedì scorso, dalla pizzeria, sono partite margherite e capricciose per i 33 ragazzi ospiti della struttura per disabili di Motta di Livenza, e per i sette animatori che li aiutano – in 7 ore di lavoro al giorno – a produrre piatti di vetro, decorazioni, porta chiavi, tovaglie e altri oggetti. L’idea ora è di ripetere la “pizzata” di gruppo, magari vicino a Pasqua, e di fare una convenzione per dare ai ragazzi e ai volontari uno sconto da usare in pizzeria.

Una idea nata dall’esperienza: «Conosco quel centro, quando ero più piccolo anche io ero stato lì a dare una mano».
Il locale di Sall si chiama “pizza Emotion”: fa – ovviamente – pizze, e anche un menu di fritture e snack. Il servizio di consegna a domicilio arriva fino a un raggio di 8 chilometri. «Dopo la qualifica in meccanica industriale ho lavorato quasi due anni come operaio in diverse fabbriche, ma ho capito che non faceva per me».

image3Allora ha frequentato un corso per diventare pizzaiolo, dove ha vinto la medaglia del migliore. Da lì ha iniziato a lavorare nello stesso locale prima come porta pizze, poi come aiuto e oggi da titolare, trasformandolo  in un franchising: «Ho due ragazzi che fanno le consegne, l’italiano Luca e il romeno Corneliu, e due signori italiani 45enni che mi aiutano a fare le pizze. Ora sono qui e penso di avere molta strada ancora, ma vorrei dire a tutti i ragazzi della mia età di insistere nel cercare di realizzare i propri sogni». Nella sua pagina Facebook, la citazione di Steve Jobs: “L’unico modo di fare un gran bel lavoro è amare quello che fate. Se non avete ancora trovato ciò che fa per voi, continuate a cercare“.

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