Pizza a Pordenone, Coca Cola a Verona: gli stabilimenti che assumono e creano lavoro a Nordest

Combinazione ideale, nel week end appena concluso, con l’apertura al pubblico di due stabilimenti che vanno particolarmente d’accordo. A Nogara, Verona, si sono festeggiati i (primi) 40 anni del sito veneto d’imbottigliamento delle bevande a marchio The Coca-Cola Company più grande nel Paese, primo in Europa per capacità produttiva. A Meduno, Pordenone, in 600 hanno partecipato all’open day della Roncadin, che ha organizzato sabato 12 una festa dedicata ai dipendenti e alle loro famiglie per celebrare insieme un anno decisamente positivo. Entrambe realtà che creano posti di lavoro.COCA-COLA HBC_Lattina 40° Nogara

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Nel solo Veneto Coca-Cola impiega direttamente 476 dipendenti, mentre l’impatto occupazionale diretto e indiretto è pari a circa 6mila posti di lavoro; il numero delle persone che dipendono, parzialmente o totalmente, dai redditi di lavoro generati direttamente o indirettamente da Coca-Cola in regione è di circa 16mila persone. Ecco perché il 40° anniversario è stato segnato da con un’apertura straordinaria dedicata alla cittadinanza per segnare l’importanza e il legame dell’azienda per il territorio, con tanto di fornitori, dipendenti e  management schierati.

“Siamo orgogliosi di celebrare i 40 anni di uno stabilimento all’avanguardia, che testimonia come Coca-Cola sia una realtà locale con un forte radicamento sul territorio in cui opera” ha detto Vitaliy Novikov, general manager di Coca-Cola HBC Italia. “Qui, nel 1975 inizia infatti la prima produzione di lattine: la bevanda che consumiamo in Italia viene prodotta nel nostro Paese e lo stabilimento di Nogara è il nostro fiore all’occhiello”.

L’impatto economico e occupazionale della realtà nogarese è stato analizzato da uno studio commissionato a SDA Bocconi.  A livello italiano si parla di 26mila posti di lavoro, con 70mila persone che dipendono parzialmente o totalmente dai redditi di lavoro generati da Coca Cola nel Paese, in 5 impianti di produzione e imbottigliamento. Nel 2014 a Nogara è ridisegnata la planimetria dello stabilimento e delle aree esterne, con l’introduzione della nuova linea Pet con soffiaggio diretto e ampliamento sala sciroppi.

Coca-Cola HBC Italia-Guinness2Sabato dipendenti, ex dipendenti, istituzioni locali, ospiti e fornitori hanno dato vita alla sagoma dell’iconica bottiglia Contour realizzando così la “bottiglia umana” più grande del mondo, lunga 30 metri e larga 8, per una superficie totale di 188 metri quadrati. 664 persone hanno indossato magliette e cappellini rossi e si sono disposte una a fianco all’altra come tessere di un mosaico; a riprendere la scena una telecamera panoramica posta su una gru. La fotografia è valsa l’iscrizione nella categoria “Partecipazione di massa” del Guinness World Record.  

Nel pomeriggio le porte dello stabilimento sono state aperte alla cittadinanza. Giovani e famiglie hanno partecipato alle attività del Coca-Cola Sport Village, come calcio balilla, ping pong, basket: un vero e proprio villaggio dello sport. Per gli ospiti è stata organizzata una visita guidata allo stabilimento, tra linee di produzione e magazzini, per scoprire come nasce la Coca-Cola che beviamo in Italia. In questa sezione del sito ci sono le opportunità di occupazione.

pizza2Quanto alla pizza, nello stabilimento Roncadin di via Monteli a Meduno si producono pizze e snack di alta qualità, destinati all’Italia e all’estero. Negli ultimi anni l’azienda è cresciuta: nel 2014 il fatturato è aumentato di oltre il 30% rispetto all’anno precedente, raggiungendo gli 80 milioni di euro. All’evento c’era tutta la famiglia Roncadin, che è alla guida dell’azienda, a cominciare dall’amministratore delegato Dario Roncadin con il padre Edoardo, che nel 1992 ha fondato l’azienda con i fratelli Siro e Renzo.

«Una famiglia numerosa: il nostro legame con il territorio è forte – spiega Dario Roncadin – e vogliamo che si rafforzi ulteriormente. È grazie al lavoro, all’impegno, alla professionalità e alla competenza di tutte le persone che lavorano nella nostra azienda che stiamo raggiungendo risultati che ogni anno sono sempre più brillanti». Lavoratori e familiari hanno potuto visitare in anteprima la nuova linea produttiva, che occupa un’area di 5mila metri quadrati e che, a pieno regime, sfornerà 90mila pizze surgelate al giorno, che si aggiungeranno alle 300mila prodotte dalle tre linee attuali. In questo modo la produzione raggiungerà le 390mila pizze prodotte al giorno. Il piano di sviluppo di medio-lungo periodo, prevede che la produzione raggiunga entro il 2020 le 500mila pizze al giorno.

pizza1Proprio per far fronte alle nuove esigenze produttive, nel 2015 sono state inserite 30 nuove persone nello stabilimento, superando così i 400 lavoratori tra dipendenti e collaboratori. L’età media è 35 anni e il 75% è donna. Per il 2015 le prospettive sono di un’ulteriore crescita del 25% con l’obiettivo di arrivare a quota 80 milioni di pezzi prodotti, tra pizze e snack. Attualmente il 32% del fatturato è generato da clienti italiani, mentre il restante 68% da clienti stranieri, principalmente Gran Bretagna (25%), Germania (17%) e Stati Uniti (6%). Qui il sito aziendale con la pagina per i contatti.