L’anziano, da solo sulla panchina, vorrebbe soltanto qualcuno con cui fare una partita a carte. Sui banchi di scuola tre adolescenti, annoiati, stanno accasciati sui banchi, mentre in bagno non c’è nemmeno la carta igienica. Deve essere per forza così? Un gruppo di giovani – età fra i 17 e i 18 anni di età, tutti tra la 4 e la 5 superiore, provenienti da scuole di tutta Italia – ha pensato ad un modo per risolvere esigenze che sembrano distanti. Come? Con una community che mette in contatto cittadini e studenti. Un luogo dove far confluire i problemi delle comunità in cui giovani, adulti e anziani convivono; i primi sentendosi sottovalutati e ignorati; gli ultimi, spesso, abbandonati. Una idea capace, anche, di dare una mano alle casse comunali facendo crescere cittadini impegnati e consapevoli.
Si chiama “Give2Get” il progetto che ha mosso i primi passi lo scorso marzo, a Milano, quando 600 studenti al penultimo anno della secondaria superiore hanno partecipato al primo H-ACK School. Una gara di idee suddivisa su sei filoni, tutti collegati alla riforma della scuola. Per la categoria School community ha vinto il gruppo che vuole dare un nuovo valore all’impegno civile dei giovani e alla loro integrazione con il territorio.
Prima dell’estate 48 ragazzi e ragazze hanno trascorso una settimana in Digital Accademia, a H-FARM, per sviluppare il loro progetto, imparare tecniche di social media e digital marketing, e affinare un’idea pronta a diventare materiale didattico da mettere a disposizione anche delle altre scuole. Adesso la piattaforma è pronta da sperimentare: qui si incontrano semplicemente la domanda e l’offerta. Le richieste possono essere un aiuto per fare la spesa o in farmacia, ma anche la disponibilità ad aiutare dei bambini a fare i compiti; e molti adulti potrebbero trovare aiuto per qualcosa in cui i giovani sono decisamente più a loro agio, come fare una ricerca su internet, installare un programma, magari tradurre un foglio di istruzioni.
E i ragazzi? Per loro – finalmente tornati a un ruolo centrale nella comunità in cui vivono – oltre a quella che loro stessi definiscono una “preziosa esperienza di vita” potrebbero arrivare dei punti che, con la collaborazione dei comuni, potrebbero diventare sconti su determinati servizi come l’ingresso in piscina o negli impianti sportivi cittadini, agevolazioni per palestre e biblioteche.
Nella piattaforma – l’hanno immaginata come un ponte fra mondi diversi – ogni ragazzo o ragazza si iscrive, segnala data di nascita e servizi che è disponibile a prestare; lo stesso fanno i potenziali destinatari. “Alla fine –spiega Giacomo Crociani, classe 5° istituto A. Volta di Muggia, Trieste – ci guadagnano tutti una competenza di cittadinanza che vuol dire sapersi muovere nel proprio mondo”. Perché “la felicità – dice il motto scelto per concludere la presentazione, del Dalai Lama – viene dalle tue stesse azioni”.
Fra i primi pronti a sperimentare Give2Get c’è un consorzio di 16 comuni della Brianza; entro pochi giorni una prima riunione operativa definirà le tappe e l’organizzazione di un periodo di prova. Ogni novità sarà raccontata dalla pagina Facebook curata dal gruppo (al completo: Amine Bouali, Sofia Bozzato, Riccardo Brotto, Giulia Sotgia, Simona Franco, Simone Biondi, Sara Monzardo, Stefania Del Puppo, Sara Vai, Luca Gobbato, Giulia Cesana).
Altre informazioni puntando il cellulare su questo Qr, mentre un altro dei progetti messi a punto dai ragazzi (distributori di acqua e bibite capaci di far spendere meno e garantire agli istituti entrate da destinare alle scuole) è anch’esso in evoluzione e si prepara alla sperimentazione.