Il topinambour che piace alla Germania
Iniziamo dall’agricoltura: il topinambour veneto (che vale più della metà della produzione nazionale) sta mantenendo bene le posizioni sul mercato interno e si sta rafforzando all’estero grazie a una sensibile richiesta dalla Germania e dal Nord Europa. “Un prodotto, commentano a OPO (Organizzazione produttori ortofrutticoli) Veneto, che continua a dare soddisfazione a chi lo fa con serietà ed è preparato per commercializzarlo”. L’ortaggio ha tutte le caratteristiche per ulteriori affermazioni, grazie alle sue proprietà nutritive, salutistiche e dietetiche che si prestano bene ai stili di vita moderni. Negli ultimi anni la coltivazione è sensibilmente cresciuta. Diverse piccole aziende si stanno “improvvisando” coltivatrici di topinambur con un prodotto che non sempre è all’altezza e che mette un po’ di confusione tra gli operatori e i consumatori.
Il topinambour è una pianta forte e rustica, che apparentemente non dà tanti problemi, ma che richiede molta professionalità per produrre un ortaggio sano, bello, che si conserva bene e sia appetibile sul mercato. “La lavorazione, sottolinea Franco Zanette, titolare de “La Perla” di Arcade, storica azienda produttrice di topinambour socia di OPO Veneto, richiede competenze, programmazione, macchine e attrezzature adeguate e bisogna essere organizzati in particolare sul fronte dei mercati. C’è ancora un po’ di entusiasmo, ma il mercato interno si dimostra saturo, mentre le maggiori soddisfazioni arrivano dall’estero, in particolare dalla Germania, dove il nostro prodotto piace ed incontra il gusto dei consumatori”. Missione economica in Perù e Colombia.
Qui il testo completo.
Missione Perù e Colombia
Veneto Promozione, nell’ambito dei Programmi Promozionali congiunti di Unioncamere Veneto e Regione del Veneto, promuove una Missione economica in Perù e Colombia.
Il “sistema” Perù da più di una decade è attestato su tassi annuali di crescita di estrema rilevanza, legati all’evoluzione dinamica della domanda interna. Nel 2014 si è registrata una crescita del PIL del 2,4% che ha aumentato notevolmente la necessità di acquisizione di tecnologia e il rinnovo dei sistemi di produzione e di costruzione.
circolare informativa missione perù e colombia_aprile 2016
La Colombia è la terza economia latino-americana e il terzo Paese in termini di popolazione dopo Brasile e Messico. Con un tasso di crescita del PIL nel 2015 pari al 4,8%,la Colombia si presenta come un mercato con ottime prospettive di crescita grazie anche alla raggiunta stabilità politica ed economica e alla ormai consolidata fiducia di imprenditori e investitori.
La missione ha l’obiettivo di offrire alle aziende venete una presa di contatto con l’interessante realtà economica del Perù e della Colombia, per favorire l’ingresso e il consolidamento delle produzioni venete su questi mercati che hanno raggiunto una posizione strategica all’interno dell’area latinoamericana.
Si segnala che Padova Promex, Azienda Speciale della CCIAA di Padova, ha in programma un’analoga Missione che si svolgerà dal 12 al 17 giugno 2016.
Settori interessati:
– Ho.Re.Ca.
– Sistema casa (arredamento, illuminazione, complementi e mobili da ufficio)
– Soluzioni contract
– Edilizia (in particolare materiali e finiture)
Qui le informazioni necessarie.
Refrion fa rotta sul Nord America
Il gruppo friulano punta a una crescita dell’export anche fuori dall’Europa cavalcando
l’interesse crescente degli Usa per i suoi prodotti a basso impatto ambientale
Il Gruppo Refrion a fine anno consoliderà un fatturato di 23 milioni di euro, per il 70% realizzato all’estero, dove è presente con consociate e uffici commerciali in Svizzera, Francia, Inghilterra, Russia e Germania, ma l’obiettivo dell’azienda con quartier generale a Flumignano di Talmassons (Udine), leader nel settore degli impianti di refrigerazione industriali e di processo ad alta tecnologia, bassi consumi ed eco-sostenibili, è quello di ampliare l’orizzonte ben oltre l’Europa.
Refrion si è affacciata al mercato nordamericano attivando un paio di importatori canadesi che apprezzano i suoi prodotti a basso impatto ambientale. “Tale sensibilità – commenta il Ceo Daniele Stolfo – si sta diffondendo sempre più anche negli Usa, rendendo questo enorme mercato molto promettente”.
Proprio per questo l’azienda ha pensato di partecipare alla fiera americana più importante del settore che si svolgerà a Orlando in Florida il prossimo gennaio, per poter farsi così conoscere anche in quel mercato. Oltre alla partecipazione alla fiera Ahr Show di Orlando, il marchio Refrion nel corso del 2016 sarà presente anche ad altre due importanti vetrine, quella di Londra e di Norimberga. Per il prossimo anno si punta a un fatturato di 26-27 milioni di euro, grazie anche al ritorno di investimenti in corso per 1,5 milioni di euro sia sulle strutture, sia in ricerca e sviluppo.
Nel frattempo, il 2015 si è chiuso con importanti commesse: il primo ordine, per un valore di oltre 850mila euro, riguarda un impianto a biomassa in Inghilterra. Il secondo, invece, è rappresentato dal completamento di un grande data-center in Svizzera, cui fornirà ulteriori unità di raffreddamento di grandi dimensioni per oltre 200mila euro. Queste due maxi commesse si aggiungono a un palmares che conta nomi di prestigio internazionale, come a primavera la fornitura di quattro grosse unità di ultima generazione per il nuovo data-center a Londra della Royal Bank of Scotland (Rbs).
Il gruppo Refrion, attivo dal 2002 inizialmente con il marchio X-Change, attualmente conta unità produttive in Friuli, precisamente a Flumignano di Talmassons e a Villa Santina, e in Carinzia a Hermagor, nelle quali occupa oltre 100 dipendenti. Inoltre, è presente con proprie filiali commerciali in diversi Paesi europei.