L’altra faccia della flessibilità tirata come un elasatico sono le aziende che investono sui dipendenti, e fanno di tutto per evitare di perderli. Il Gruppo Battistella di Pieve di Soligo (Treviso), tra le maggiori realtà industriali del distretto del mobile con oltre 450 collaboratori in tre aziende (Battistella, Novamobili e Baco), ha contato 36 nuove assunzioni a tempo indeterminato nel solo 2015, pur in presenza «di un mercato di settore ancora non dinamico, a conferma del positivo clima di relazioni sindacali all’interno dell’azienda».
Un primo segnale positivo del cambiamento di segno in un settore che più di altri ha pagato pesantemente la crisi anche sul piano occupazionale. Qui, il nuovo contratto aziendale – valido dal 1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2018 – contiene più di un elemento innovativo, a cominciare dalla determinazione del premio di risultato da erogare ai dipendenti sulla base di due parametri: salvaguardia del know how aziendale e indice di fatturato.
Nel primo è valorizzata la fedeltà del dipendente all’azienda: «Nel Gruppo Battistella, che considera l’esperienza e la perizia acquisita nel tempo propri fattori di successo – si legge nell’accordo – trattenere le professionalità che le società formano o acquisiscono rappresenta un obiettivo fondamentale per salvaguardare e incrementare la competitività, l’efficienza e la produttività». Il valore lordo di questo indice varia, nel triennio, da 800 a mille euro per lavoratore. Un altro parametro è legato al raggiungimento di obiettivi di fatturato, dove la crescita è naturalmente premiata (il valore lordo di base è pari a 500 euro).
Altri contenuti cardine dell’intesa riguardano l’impegno per la formazione professionale, la salute e sicurezza nel luogo di lavoro, l’investimento nella previdenza complementare e nella sanità integrativa.
La storia di Battistella e Novamobili è iniziata nel 1953: Alfredo Battistella, dopo avere appreso i segreti della lavorazione del legno nel laboratorio di un maestro artigiano, avviò l’attività acquistando un piccolo capannone e iniziando a produrre mobili, lavorando fianco a fianco con i suoi dipendenti ed amici.
Positiva la valutazione dei sindacati: «Il rinnovo del contratto di 2° livello nel Gruppo Battistella è un buon segnale per tutto il settore del mobile-arredo provinciale – dichiarano Claudia Lorenzon e Vigilio Biscaro -. È stata raggiunta una buona intesa economica, che premia la professionalità e la fedeltà dei dipendenti. Nella gestione del contratto di rete sono previsti percorsi formativi e di riqualificazione per i lavoratori, che potranno avanzare nell’iter professionale. Buone le tutele per i part time, concepiti come buone pratiche di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro. Le relazioni sindacali escono rafforzate da questo accordo che permette alle Rsu di partecipare alle riunioni interne sulla qualità, uno degli aspetti principali per penetrare nei nuovi mercati esteri».
Solo nei giorni scorsi la Filca Cils di Treviso e Belluno ha diffuso gli ultimi dati relativi ai due settori di riferimento, edilizia e legno/arredo: dall’inizio della crisi a oggi si è registrato un crollo di circa il 50% sia nel numero complessivo del lavoratori e delle imprese iscritti alle Casse edili delle due province.
Il Gruppo Battistella ha già aperto alle novità in termini di organizzazione: qui, nel 2014, è stato firmato un innovativo contratto di rete tra le tre realtà, con Unindustria Treviso, per consentire la mobilità dei collaboratori del Gruppo al fine di “ottimizzare l’impiego delle persone e potenziare l’efficienza organizzativa e le competenze individuali di ciascun lavoratore”. Una soluzione interna ai casi nei quali in alcuni reparti ci si trova ad affrontare picchi di lavoro, mentre altrove sarebbe necessario ridurre le presenze.