Una impresa edile che lavora nel settore civile: alberghi, culto (una nuova chiesa a Bibione, il consolidamento del campanile della chiesa di Santa Maria Gloriosa dei Frari, Venezia), sedi di aziende (come San Benedetto e Texa), scuole, ospedali e un cantiere aperto sul ponte di Rialto a Venezia. In uno dei comparti più martoriati dalla crisi, un accordo innovativo: «Dimostra che si possono affrontare le difficoltà di un settore rispondendo con investimenti sulla qualità del lavoro, andando in perfetta controtendenza su quanto fatto fino ad ora: aumentando il costo del lavoro in favore dei dipendenti, il beneficio è anche dell’impresa» spiega Mauro Visentin della Fillea Cgil, che con Gheorghe Geani Rau della Filca Cisl e Gianluca Quatrale della Feneal Uil ha firmato.
Succede alla Setten Genesio di Oderzo, Treviso, impresa generale di costruzioni fondata nel 1979, cresciuta mattone su mattone.
L’accordo aziendale è, per ora, l’unico in provincia, e si aggiunge ai 2 livelli di contrattazione già esistenti (CCNL e CCPL) nazionale e provinciale; è basato su una valutazione meritocratica dei dipendenti, che viene fatta su una serie di criteri e valutazioni codificate e condivise, con la supervisione ultima di una commissione di rappresentanti dei lavoratori assieme al titolare dell’azienda. «Come sindacato riteniamo che questo accordo sia utile ed innovativo: utile perché distribuisce il risultato aziendale anche ai lavoratori, in un settore dove persistono difficoltà, e innovativo perché si punta alla meritocrazia condividendo e monitorando le modalità di costruzione del giudizio», sottolinea Visentin.
L’accordo siglato garantisce agli operai (57 su 108 dipendenti) il premio di produttività ed efficienza per il quarto anno consecutivo e codifica quella che prima era una discrezionalità, con più di 1 milione e 70mila euro erogati in 8 anni, per un sistema di valutazione che prevede il coinvolgimento diretto dei lavoratori e un sistema partecipativo che nel premiare le risorse umane ha l’obiettivo di far aderire i dipendenti agli obiettivi aziendali.
In sostanza non si tratta di un contributo legato al fatturato, ma di un sistema premiale strutturato in indici e obiettivi e connesso alla efficienza e all’impegno dei dipendenti. Il sistema di erogazione è finalizzato a un maggior coinvolgimento dei dipendenti; il premio viene riconosciuto in base alla presenza giornaliera e a schede di valutazione trimestrali che prendono in considerazione diversi fattori.
Per il lavoro: affidabilità, responsabilità, impegno, capacità organizzativa, qualità lavorativa, problem solving; per la sicurezza: rispetto delle normative, degli ordini impartiti, segnalazione problemi, gestione dell’attrezzatura e dei materiali da cantiere, ordine e pulizia dei cantieri, partecipazione alle diverse fasi del lavoro, rispetto delle procedure. Alla fine di ogni trimestre i responsabili di cantiere elaborano delle valutazioni su specifiche tematiche assegnando dei punteggi su una scala da 2 a 8. Le schede così prodotte vengono analizzate e approvate collegialmente dalla direzione aziendale che può revisionare il punteggio al fine di uniformare eventuali disparità di valutazione emerse. Infine, il legale rappresentante dell’azienda incontra una commissione composta dai rappresentanti dei lavoratori per un’ultima revisione delle schede. Un approccio di coinvolgimento diretto dei lavoratori anche nelle decisioni di conferimento dei premi che rappresenta un’innovazione nel quadro della contrattazione e dei rapporti interni.
Hanno diritto al premio i dipendenti assunti con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e determinato con la qualifica di operai e apprendisti con anzianità minima ininterrotta di 9 mesi di servizio. I premi mensili medi sono di 200 euro con punte che arrivano ai 400 euro. I risultati dicono che nel 2013 45 operai su una media di 52 hanno percepito il premio; nel 2014 sono stati 53 su 58; nel 2015 sono saliti a 57 su 57, segno della positività del metodo espressa dall’accordo rinnovato anche per il 2016.
«Con la crisi – spiegano i rappresentanti sindacali – accordi come questo nel settore dell’edilizia e delle costruzioni sono merce rara. È importante questa spinta a un maggiore coinvolgimento e partecipazione dei dipendenti nella realizzazione degli obiettivi aziendali ed è innovativo il coinvolgimento diretto dei rappresentanti dei lavoratori nella valutazione delle schede compilate dai vari capocantiere. L’accordo, nel settore dell’edilizia, si configura come un terzo livello di contrattazione, dopo quello nazionale e quello siglate su base provinciale. Anche nelle singole aziende e realtà produttive del nostro territorio, lì dove – anche al fine di combattere la crisi – si sono attuate strategie di investimento in risorse umane, lì dove il costo del personale non è percepito come un fattore da abbattere, è possibile premiare il lavoro e migliorare le performance aziendali attraverso in coinvolgimento diretto dei dipendenti».
«L’impresa opera nelle costruzioni da oltre 35 anni e fin dalla nascita ha avuto una crescita costante consolidatasi nell’ultimo decennio. Oggi – ha detto il geometra Genesio Setten – siamo consapevoli che, con la passione imprenditoriale e il contributo di validi collaboratori, l’impresa ha assunto un ruolo importante nel territorio del NordEst e non solo. L’anno 2015 si chiude con circa 50milioni di euro di produzione (+20% sul 2014) e ci attendiamo di superare, budget alla mano, i 60milioni di euro nel 2016. È in questo contesto che l’azienda ha maturato il senso di responsabilità sociale su cui poggiano le radici di una realtà economica che vuole sostenere il territorio, sentirsene parte e crescere con esso. E la responsabilità sociale – ha sottolineato Setten – implica il riconoscimento del ruolo e del fondamentale apporto di chi ne fa parte. Da qui il sistema premiante che l’azienda ha voluto istituire, unendo efficacia e natura autentica del sistema con il principio meritocratico».