La scuola in Pediatria compie 10 anni e si regala un libro di favole per gli adolescenti

“Ogni anno sul mio registro scolastico scrivo tra i 400 e i 500 nomi: tanti sono i bambini e i ragazzi, tra i 6 e i 17 anni, che frequentano la ‘Scuola in Pediatria’ dell’Angelo. C’è chi resta ricoverato alcuni giorni, ma c’è anche chi resta in reparto per settimane o mesi. Con la ‘Scuola in Pediatria’ li aiutiamo a non perdere il ritmo, a fare i compiti, a studiare, a tenersi in pari con le lezioni e gli argomenti che i compagni di classe affrontano a scuola, durante il periodo della degenza. Il contatto con le scuole dei ragazzi è continuo, così che diventa possibile tenere il passo  con gli altri”.

Maria Pia Vivolo è l’unica insegnante della “Scuola in Pediatria” dell’Ospedale di Mestre, che ha appena compiuto 10 anni.

ScuolaPediatriaEvento2

Oltre ai ragazzi ricoverati, la “Scuola” di Maria Pia Vivolo segue quei bambini che si rivolgono periodicamente alla Pediatria. “Alcuni tornano un giorno alla settimana – spiega la docente – per medicazioni che vanno fatte magari per mesi; altri per terapie particolari, che li costringono a perdere giorni di scuola: anche questi bambini e ragazzi sono seguiti dalla ‘Scuola in Pediatria’, d’intesa con le scuole in cui sono iscritti, cosicché il giorno passato in Ospedale sia comunque un giorno in cui si lavora sui programmi, e non un giorno in cui si resta indietro”.

ScuolaPediatria2“La ‘Scuola in Pediatria’ dell’Ospedale di Mestre – spiega il direttore generale dell’Ulss 12 Giuseppe Dal Ben – è una importante risposta al problema dei degenti più giovani. E’ un vero e proprio plesso a se stante, che afferisce all’Istituto Comprensivo di Viale San Marco a Mestre; ma altri insegnanti, grazie alla formazione di una rete con i Licei e gli Istituti Superiori della zona, quando serve, vengono chiamati in Pediatria a fare lezione: anche in questo modo la ‘Scuola in Pediatria’ può offrire davvero ai bambini e ai ragazzi una ‘stampella’ che li aiuta a non interrompere il loro cammino scolastico, perché al disagio della malattia non si sommi il disagio di restare indietro rispetto ai compagni di classe, o addirittura di perdere l’intero anno scolastico”.

Il lavoro della “Scuola in Ospedale” mestrina, così strutturato, fa riferimento all’Istituto Ardigò di Padova, polo per tutte le “Scuole in Ospedale” del Veneto, che sono una trentina. Per la festa del decennale, qui sono arrivati gli insegnanti del Veneto, i ragazzi passati per la “Scuola in Pediatria” e i loro genitori, i volontari che la animano, gli studenti delle Facoltà di Psicologia interessati a questo esempio di fusione tra assistenza e istruzione.

ScuolaPediatria3Il regalo di compleanno più bello che la “Scuola” si è fatta è un libricino intitolato “Le 10 fiabe dell’Angelo” che contiene dieci fiabe scritte da ragazze che si sono fermate per lungo tempo nel Reparto di pediatria dell’Angelo, seguite dalla “Scuola”.  La pubblicazione del libro è stata interamente sostenuta da Generali Italia e il volume sarà distribuito nelle scuole della provincia, come modo per sensibilizzare gli adolescenti sui temi della corretta alimentazione, e verrà venduto presso il Temporary Shop della sede di Generali Italia a Mogliano Veneto, per raccogliere fondi a favore della Onlus ‘Una carezza per crescere’, impegnata nelle attività di recupero di ragazze con problemi alimentari, ricoverate nel Reparto di Pediatria dell’Angelo.

pediatriaIl progetto “Le 10 fiabe dell’Angelo” di Generali Italia è nato dalla volontà di alcuni dipendenti della Compagnia di ricordare, in modo concreto, la collega Anita. Grazie alla generosità dei colleghi di Anita e della sua famiglia è stato possibile inoltre mettere a disposizione di una ragazza ricoverata nel reparto di Pediatria dell’ Ospedale di Mestre una borsa di studio per l’acquisto di libri,  per il pagamento delle tasse scolastiche e poi per l’iscrizione alla Università.

Questa iniziativa della Compagnia si inserisce nel più ampio progetto “Piccoli gesti, grandi azioni” che realizza un reciproco scambio tra azienda, dipendenti e comunità, una relazione capace di creare valore per tutti nel lungo periodo.