Un laboratorio rivolto ai migranti richiedenti protezione internazionale – ma non solo – per la realizzazione di complementi di arredo in legno. Rovereto ospita fino al 17 luglio 2016, negli spazi dell’Urban Center, il primo workshop di “SUDDENLYHOME – Itinerant workshop for building relationships through tables and chair”.
Nel workshop 15 profughi lavorano fianco a fianco con designer, architetti e persone impegnate nella difesa dei diritti umani. L’idea di fondo dell’iniziativa è intervenire sulla diminuzione delle distanze: quella tra l’arrivo in terra “straniera” e l’inclusione nel tessuto sociale e professionale locale, ma anche quella fra cittadini e nuovi cittadini attraverso spazi di condivisione e conoscenza. Le sedie e i tavoli realizzati nel workshop rappresentano in tal senso importanti complementi di socializzazione.
Al fianco dei promotori l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Rovereto Mauro Previdi e il presidente dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento Roberto De Laurentis.
SUDDENLYHOME è un programma itinerante di laboratori e al tempo stesso una squadra di architetti, designer, ingegneri, esperti di diritti umani delle migrazioni e persone impegnate nel sociale. Tra le finalità v’è quella di occupare in modo produttivo il tempo di attesa necessario per la definizione della procedura di richiesta d’asilo. L’iniziativa coinvolge attivamente i migranti per consentire loro di guadagnare capacità tecniche e pratiche, ma anche per creare spazi auto-costruiti piacevoli e conviviali nelle strutture di accoglienza, favorire le relazioni e l’incontro culturale tra i profughi e la comunità ospitante.
Alla fine di ogni workshop la squadra chiede ai partecipanti di insegnare ad altre persone come realizzare sedie e tavoli. Si crea quindi una catena senza fine: il DESIGN procura beneficio alla vita dei richiedenti protezione internazionale che a loro volta diffondono le buone pratiche del design. Un’idea semplice e quasi giocosa che produce mobili utili per migliorare la vita quotidiana e realizza al contempo una rete creativa globale per rafforzare nuove relazioni umane.
I profughi sono gli attori principali del processo, guadagnando soddisfazione, reputazione e riconoscimento delle proprie capacità; si appropriano di un processo creativo e formativo, contribuendo con la costruzione di complementi di arredo a “personalizzare” sia gli ambienti che transitoriamente abitano, sia i luoghi comuni destinati all’incontro e all’inclusione sociale, sul territorio.
Il workshop è organizzato da Cinformi, Provincia Autonoma di Trento, cooperativa Punto d’Approdo e SuddenlyHome Team, con la collaborazione di Witlab – Fablab Progetto Manifattura e Legatoria Manfredi Rovereto. Main sponsor: Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento. Il Comune di Rovereto ha gentilmente concesso gli spazi dell’Urban Center. SuddenlyHome Team: Francesca Bonadiman, Gabriella Guido, Rosalba Ferba, Alberto Merigo, Giovanni Rozio, Margherita Tezza. Ideazione e coordinamento: Rosalba Ferba, Gabriella Guido.