Nelle cucine di AmazonFresh – il servizio a domicilio per la vendita di frutta, verdura e piatti precotti della più grande piattaforma di e-commerce al mondo – a Boston entrano gli abbattitori prodotti dalla trevigiana Irinox per raffreddare rapidamente i cibi cotti che verranno poi consegnati ai clienti in tempi rapidissimi.
E’ solo l’ultima commessa per l’azienda che, dalla veneta Inox Valley, punta alla Silicon Valley. Del resto l’imprenditrice Katia Da Ros lo aveva promesso: fate spazio in cucina, che l’obiettivo è affermare il nuovo elettrodomestico come una volta è stato per il frigorifero.
In questo caso si parla di abbattitori professionali (ci sono anche quelli per le famiglie): la tecnologia tutta italiana di Irinox piace ai colossi dell’hi-tech e di internet, che hanno infatti scelto per le loro cucine gli abbattitori professionali 100% made in Italy dell’azienda veneta. Prima di AmazonFresh, sono arrivate le commesse di Google, Yahoo e LinkedIn, che hanno dotato le loro cucine all’avanguardia delle tecnologie made in Italy; dalle sedi di New York, Chicago e San Francisco di Google e Yahoo, fino alla cucina di LinkedIn a Mountain View, nella quale gli abbattitori Irinox contribuiscono a fornire 17mila pasti al giorno.
Negli Stati Uniti Irinox ha recentemente acquisito il 100% di Irinox USA, filiale americana del gruppo con sede a Miami. Nei primi sei mesi dell’anno, nel mercato americano, è stata registrata una crescita del fatturato del 54%, un dato che conferma il rafforzamento a livello internazionale dell’azienda veneta che ha l’obiettivo di diventare leader in tutto il mondo.
“Siamo da sempre orientati all’export e presenti in 80 Paesi, dove ci siamo affermati come un punto di riferimento per gli abbattitori rapidi di temperatura, che permettono di ridurre gli scarti alimentari, mantenendo le qualità nutrizionali ed organolettiche dei prodotti più a lungo – dice Katia Da Ros, amministratore delegato e vicepresidente dell’azienda – Il fatto che proprio gli Stati Uniti, uno tra i Paesi meno attenti agli sprechi alimentari (qui, secondo lo studio Global Food Losses and Food Waste della FAO, finisce nella spazzatura il 40% della spesa), stia accogliendo in maniera più massiccia l’uso degli abbattitori, è il segno di una coscienza che cambia e, auspicabilmente, di una rivoluzione culturale in corso. Il nostro impegno per il futuro è quello di portare in tutte le case una tecnologia che ci permetta di “allungare la vita del cibo”, triplicandone la durata e riducendo così lo spreco alimentare”.
Per capire come funziona l’abbattitore, niente di meglio della spiegazione di Stefania, la corporate chef di Irinox (dove è arrivata lasciandosi alle spalle un lavoro in uno studio legale: una bella storia di cambio vita).