Nella storia di Arzignano, prima del vigoroso sviluppo industriale del dopoguerra, c’era uno stretto legame con l’agricoltura. Qui le zone residenziali, negli anni, hanno conservato in generale orti e giardini ad uso privato, ma in alcuni contesti ad elevata pressione abitativa una parte della cittadinanza non ha spazi privati disponibili per coltivare un orto proprio a uso domestico.
Il Comune di Arzignano ha deciso di realizzare i primi orti urbani cittadini vicino all’area verde di via Po, in piena zona residenziale, per una spesa di circa 27mila euro. I lavori sono iniziati in questi giorni e dureranno circa due mesi.
Verranno costruiti 20 orti di forma regolare, ciascuno di circa 20 mq. “Si tratta di un’area, già di proprietà pubblica, che finora non era stata usata in modo significativo”, precisa l’assessore ai Lavori Pubblici, Angelo Frigo.
La zona è un campo aperto, pianeggiante ma non servito da viottoli d’accesso e semplicemente incastrato sui lati nord-est e sud-ovest tra due file di fabbricati, chiuso a sud-est dal parcheggio fronte pizzeria “Ai due forni” e a nord-ovest dal parco giochi di via Tevere, con il quale però non c’è continuità funzionale e c’è anzi una discontinuità fisica (l’area è su un piano ribassato di alcuni metri rispetto alla vicina area del parco).
L’area, di un’estensione complessiva di 1.728 metri quadrati, è facilmente accessibile dalla frazione di San Zeno ma anche da quanti arrivano da più lontano per la presenza del parcheggio e la collocazione in area di pianura. Ogni orto sarà di forma quadrata, 8 metri per 8, per una superficie complessiva di 64 metri quadrati; una dimensione è contenuta, ma sufficiente per la coltivazione di un orto ad uso familiare.
Una volta realizzati un bando pubblico deciderà le assegnazioni. E per far sì che gli orti diventino luogo di socializzazione l’area è stata dotata di strutture adeguate per permettere la conoscenza e la collaborazione tra i conduttori, ovvero un cortile comune, un gazebo in legno per il riparo in caso di piogge improvvise e per eventuali momenti di convivialità o formativi, alcune panchine per la sosta e una bacheca per gli avvisi e le iniziative.
Si adotterà un disciplinare comune per favorire il rispetto reciproco e criteri comuni di conduzione degli orti, con il divieto di utilizzo di fitofarmaci, se non strettamente necessario e sotto il controllo di un responsabile dell’amministrazione. La vicinanza di un bar in prossimità del parco diventa ulteriore occasione di socializzazione.
Verranno anche installati anche sette punti di distribuzione idrica (colonnine ciascuna con quattro rubinetti) poste ai vertici degli orti in modo che ciascun orto abbia un rubinetto a propria disposizione tutt’al più semplicemente attraversando il vialetto. La rete idrica sarà allacciata a monte al contatore già esistente posto a servizio della fontanella del vicino parco giochi. L’impianto è predisposto per la realizzazione a monte di una cisterna di accumulo dell’acqua meteorica proveniente dal vicino scolo che fiancheggia il parco giochi, drenando le acque superficiali provenienti dalla collina a monte. L’impianto potrà così captare le acque accumulate nella cisterna, utilizzando l’acqua dell’acquedotto solo quando necessario.
L’intervento di realizzazione della cisterna è demandato a una fase successiva e permetterà, con il convogliamento delle acque meteoriche nella cisterna di raccolta, anche un riequilibrio delle temperature e quindi la possibilità di limitare stress termici con beneficio per le colture, oltre al risparmio di una risorsa primaria qual è l’acqua potabile e alla riduzione dei costi di gestione dell’area.