Ventotto scienziate e un solo scienziato: così l’università di Trento racconta la stessa storia a ruoli invertiti, 90 anni dopo Marie Curie

La Fisica e le donne: sono passati novant’anni dalla celebre foto che ritraeva 28 scienziati e una sola scienziata (Marie Skłodowska Curie), scattata a margine del Congresso di Solvay, e l’Università di Trento e la Società Italiana di Fisica hanno deciso di riproporla a ruoli invertiti.

L’iniziativa è stata promossa per sensibilizzare sull’importanza di rendere visibili le tante donne che già lavorano nel campo della Fisica in Italia. E per incoraggiare la diffusione di modelli femminili per quanto riguarda gli ambiti scientifici.

La fotografia è stata realizzata nel cortile del Polo scientifico e tecnologico Fabio Ferrari dal fotografo Giovanni Cavulli e su iniziativa dell’Università di Trento e della Società Italiana di Fisica.

Foto TRENTO - SOLVAY. Povo 14-09-2017 PRIMA FILA, DA SINISTRA: Cinzia Giannini, Anna Di Ciaccio, Guido Tonelli, Monica Colpi, Antigone Marino, Chiara La Tessa, Patrizia Cenci, Luisa Cifarelli, Beatrice Fraboni SECONDA FILA, DA SINISTRA: Simonetta Croci, Daniela Calvo, Lidia Strigari, Silvia Picozzi, Alessandra Gugliemetti, Alessandra Rotundi, Angela Bracco, Olivia Levrini, Speranza Falciano TERZA FILA, DA SINISTRA: Elisa Molinari, Marina Cobal, Roberta Ramponi, Francesca Vidotto, Silvana Di Sabatino, Silvia Tavazzi, Nadia Robotti, Clementina Agodi, Edwige Pezzulli, Sara Pirrone, Marta Greselin

Foto TRENTO – SOLVAY. Povo 14-09-2017
PRIMA FILA, DA SINISTRA:
Cinzia Giannini, Anna Di Ciaccio, Guido Tonelli, Monica Colpi, Antigone Marino, Chiara La Tessa, Patrizia Cenci, Luisa Cifarelli, Beatrice Fraboni
SECONDA FILA, DA SINISTRA:
Simonetta Croci, Daniela Calvo, Lidia Strigari, Silvia Picozzi, Alessandra Gugliemetti, Alessandra Rotundi, Angela Bracco, Olivia Levrini, Speranza Falciano
TERZA FILA, DA SINISTRA:
Elisa Molinari, Marina Cobal, Roberta Ramponi, Francesca Vidotto, Silvana Di Sabatino, Silvia Tavazzi, Nadia Robotti, Clementina Agodi, Edwige Pezzulli, Sara Pirrone, Marta Greselin

A essere ritratte sono 28 fisiche italiane e un solo fisico. Dall’epoca di Marie Skłodowska Curie sono tanti i passi avanti fatti per aumentare la presenza e le carriere delle donne nella Fisica. Ma molto si può ancora fare. A partire dalla loro maggiore visibilità.

Se ne è parlato a margine del congresso SIF (Società Italiana di Fisica) che si è tenuto proprio a Trento dall’11 al 15 settembre 2017.

Il congresso riunisce tradizionalmente circa 600 fisici italiani e rappresenta il momento d’incontro e riflessione scientifica di una grande comunità scientifica che esprime diversi interessi culturali e di ricerca. Si sono trattati ambiti diversi: Fisica Nucleare e Subnucleare, Fisica della Materia, Astrofisica, Geofisica, Fisica dell’Ambiente, Biofisica e Fisica Medica, Fisica Applicata, Acceleratori e Beni Culturali, Didattica e Storia della Fisica.

Il 103° Congresso si è tenuto a 120 anni dalla fondazione della Società Italiana di Fisica e a 90 anni dal famoso Congresso di Solvay del 1927, durante il quale i maggiori esponenti dell’epoca posero le basi della moderna meccanica quantistica. È di allora la polemica tra Einstein e Bohr sulla natura della meccanica quantistica: “Dio non gioca a dadi con l’universo” “Non dire a Dio come deve giocare”.

La foto scattata a Solvay, iconica, è diventata punto di riferimento non soltanto per la comunità scientifica, per rappresentare il talento, la capacità di visione e innovazione nella fisica. Ma è diventata anche simbolo di un periodo storico caratterizzato per la marcata assenza di scienziate. Ad eccezione di Marie Skłodowska Curie, unica scienziata donna, tutti gli altri immortalati  erano uomini. L’iniziativa ha concluso una mattinata dedicata alla riflessione sulle carriere scientifiche delle donne (e per saperne di più, guardate qui: carriere scientifiche al femnminile, opportunità, ostacoli). L’immagine scattata nel 1927 compie  90 anni e si è voluto oggi celebrarla in un modo speciale. Con una rivisitazione unica della foto, perché a posare sono state 28 fisiche italiane e un solo fisico.

solvay_conference_1927

 

Nella foto rivisitata compaiono:

PRIMA FILA, DA SINISTRA:

Cinzia Giannini – È prima ricercatrice dell’Istituto di Cristallografia del CNR di Bari e responsabile del laboratorio di MicroImaging a Raggi X (XMI-L@b) che guida dal 2011.

Anna Di Ciaccio – È professoressa di Fisica sperimentale all’Università di Roma Tor Vergata e direttrice della sezione INFN dello stesso ateneo. Fino al 2015 è stata coordinatrice nazionale di ATLAS, uno dei due grandi esperimenti dell’acceleratore LHC presso il CERN di Ginevra.

Guido Tonelli – È fisico italiano e professore di Fisica generale al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa. Ha partecipato ed è stato portavoce dell’esperimento
CMS presso il CERN, che ha portato alla scoperta del bosone di Higgs.

Monica Colpi – È professoressa in Astrofisica presso il Dipartimento di Fisica G. Occhialini dell’Università degli Studi di Milano Bicocca. La sua attività di ricerca, nell’ambito dell’Astrofisica
Relativistica, si focalizza sui processi di formazione ed evoluzione cosmologica dei buchi neri super-massivi come sorgenti di onde gravitazionali.

Antigone Marino – È ricercatrice dell’Istituto di Scienze applicate e Sistemi intelligenti del Consiglio nazionale delle Ricerche e del Dipartimento di Fisica (Università Federico II di Napoli). Si occupa di ottica, e in particolare, di ottica delle Soft Matter, come cristalli liquidi e polimeri.

Chiara La Tessa -È ricercatrice al Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento e associata al TIFPA-INFN. Si occupa di fisica nucleare sperimentale e la sua ricerca ha applicazioni nella radioprotezione spaziale e nella radioterapia di tumori con particelle cariche.

Patrizia Cenci – È prima ricercatrice INFN. Si è soprattutto interessata di Fisica sperimentale delle particelle elementari e di presenza femminile nelle professioni scientifiche.

Luisa Cifarelli – È professoressa di Fisica sperimentale all’Università degli Studi di Bologna. È presidente della Società Italiana di Fisica (SIF) e presidente del Centro Fermi (Museo Storico della
Fisica e Centro Studi e Ricerche Enrico Fermi).

Beatrice Fraboni – È professoressa di Fisica della Materia del Dipartimento di Fisica e Astronomia. L’attività di ricerca svolta è centrata sulla caratterizzazione delle proprietà di trasporto elettronico e optoelettronico di materiali e dispositivi innovativi.

SECONDA FILA, DA SINISTRA:

Simonetta Croci -È professoressa di Fisica applicata dell’Unità Neuroscienze dell’Università di Parma. L’attività di ricerca è prevalentemente incentrata sul progetto “Sensori di Potassio e
Regolatori oncogenici” di cui è la responsabile scientifica.

Daniela Calvo -È Prima Ricercatrice dell’INFN- Sezione di Torino. Ha svolto e svolge tuttora la sua attività in esperimenti afferenti alla Commissione Scientifica Nazionale 3, Fisica Nucleare, all’interno della quale è stata anche coordinatrice per la Sezione di Torino e referente di esperimenti. Ha partecipato a progetti europei. Nel campo della fisica degli antiprotoni, degli ipernuclei e
degli ioni, ha coordinato e coordina gruppi di ricerca nazionali ed internazionali.

Lidia Strigari -È fisica medico e direttrice del Laboratorio di Fisica medica e Sistemi esperti presso IREIFO. In qualità di ricercatrice clinica ha una forte competenza sia nei campi di radioterapia,
dosimetria e ricerca sul cancro clinico, come dimostrato dal suo record di pubblicazione con più di 112 articoli pubblicati in riviste e in numerosi capitoli di libri.

Silvia Picozzi – È Prima Ricercatrice del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto per materiali superconduttori e dispositivi innovativi (CNR-SPIN). Si occupa di modellizzazione e design di
nuovi materiali funzionali attraverso tecniche di calcolo a principi primi.

Alessandra Gugliemetti – È professoressa associata presso l’Università degli Studi di Milano. La sua ricerca ha riguardato la Fisica Nucleare ed in particolare la Radioattività Esotica, la Radioattività
Protonica e le misure di sezioni d’urto di reazioni nucleari di interesse astrofisico “underground” (esperimento LUNA ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso).

Alessandra Rotundi – È astrofisica e professoressa di Fisica, insegna all’Università Parthenope di Napoli. Responsabile dello strumento GIADA, che si trova sulla famosa ‘sonda Rosetta’, ha
raggruppato un team internazionale che include un gruppo di ricercatori made in Parthenope dedicato al progetto.

Angela Bracco -È professoressa di Fisica sperimentale all’Università di Milano. I temi di ricerca concernono attività in Fisica nucleare sperimentale, in particolare la struttura nucleare studiata con
gamma spettroscopia.

Olivia Levrini -È professoressa associata di Didattica e Storia della Fisica del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Bologna. I suoi interessi di ricerca includono: progettazione e
sperimentazioni di percorsi didattici sulla Fisica moderna e contemporanea (Termodinamica, Relatività, Fisica quantistica) per la scuola secondaria; formazione degli insegnanti; costruzione di percorsi su temi inerenti il rapporto scienza e società; il ruolo della storia e della filosofia nell’insegnamento della Fisica.

Speranza Falciano – È stata Vicepresidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, è componente della Giunta Esecutiva dell’INFN e in passato ha diretto la Sezione INFN di Roma Sapienza. Nella Giunta Esecutiva è referente per le attività di Ricerca & Sviluppo e di Trasferimento Tecnologico. E’ componente della collaborazione ATLAS, uno dei due esperimenti al Large Hadron Collider
del CERN che hanno permesso la scoperta del bosone di Higgs.

TERZA FILA, DA SINISTRA:

Elisa Molinari -È professoressa di Fisica della materia condensata all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, e coordina la sede di Modena dell’Istituto Nanoscienze del CNR. Dal 2015
dirige MaX – Materials design at the eXascale, un Centro di Eccellenza Europeo costituito nell’ambito di H2020. I suoi principali interessi di ricerca riguardano lo studio teoricocomputazionale
e la simulazione di materiali e nanosistemi con metodi quantistici.

Marina Cobal -Professoressa di Fisica all’Università di Udine (Dipartimento Politecnico di Ingegneria e Architettura) e Visiting Professor all’ICTP di Trieste. Attualmente Responsabile Nazionale
INFN della Collaborazione ATLAS Italia: in questo ruolo coordina circa 250 colleghi distribuiti in 14 Università e istituti di ricerca. La sua attività di ricerca si svolge prevalentemente nell’ambito della fisica sperimentale delle particelle elementari.

Roberta Ramponi -È direttrice dell’Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del CNR (IFN-CNR) e professoressa di fisica del Politecnico di Milano dove dal 2007 al 2012 è stata presidente del Consiglio del Corso di Studi di Ingegneria Fisica. È stata presidente della Società europea di Ottica (EOS).

Francesca Vidotto – È ricercatrice in Fisica Teorica. Nel suo lavoro di ricerca studia le proprietà quantistiche dello spazio e del tempo.  Recentemente si è occupata di effetti quantistici nei buchi neri, e di come si possa osservare una loro possibile esplosione.

Silvana Di Sabatino -È professoressa del Dipartimento di Fisica e Astronomia e svolge le sue ricerche nell’ambito della Fisica dell’atmosfera. Gli interessi di ricerca sono rivolti in particolare alla
comprensione dello strato limite planetario e processi di diffusione in ambiente urbano.

Silvia Tavazzi -È professoressa di Fisica sperimentale al Dipartimento di Scienza dei Materiali dell’Università di Milano Bicocca. Le attività di ricerca sono i materiali molecolari organici per
applicazioni opto-elettroniche, i materiali polimerici per applicazioni in lenti a contatto, li sviluppo di sistemi ottici per l’optometria e le proprietà ottiche dei materiali.

Nadia Robotti -È professoressa di Storia della Fisica del Dipartimento di Fisica dell’Università di Genova. L’attività scientifica svolta riguarda la Storia della Fisica atomica, della Meccanica quantistica, della Fisica nucleare e della Strumentazione scientifica

Clementina Agodi -È prima ricercatrice dell’INFN presso i Laboratori Nazionali del Sud di Catania. Svolge la sua attività di ricerca nel campo della fisica nucleare sperimentale. In particolare, studia le reazioni indotte da ioni pesanti, la frammentazione nucleare, la struttura e i meccanismi di reazione.

Edwige Pezzulli -È dottoranda alla Sapienza, Istituto nazionale di Astrofisica e Tor Vergata. Fa parte del team di First, finanziato dallo European Research Council, che studia la formazione di stelle, galassie e buchi neri quando l’Universo era appena nato. L’indagine che, assieme alla storia di una squadra tutta al femminile, ha “conquistato” la Nasa è stato frutto di una collaborazione con la Scuola Normale di Pisa e l’Universitá Bicocca di Milano.

Sara Pirrone -È Prima Ricercatrice dell’INFN alla Sezione di Catania e svolge la sua attività scientifica nel campo della Fisica nucleare sperimentale con particolare riguardo allo studio delle interazioni fra ioni pesanti. In quest’ambito si occupa dello studio di meccanismi di reazione alle basse energie ed alle energie intermedie.

Marta Greselin -È dottoranda del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Bergamo. Si occupa dello studio sperimentale della termalizzazione di una catena di oscillatori accoppiati. La sua
attività di ricerca si è rivolta anche allo studio della Relatività Speciale Deformata e in particolare a una generalizzazione delle trasformazioni di Lorentz.