Un robot ad alta tecnologia in classe: così l’azienda metalmeccanica prende la scuola per mano

La scuola e l’azienda distano circa un chilometro, forse meno. La prima è l’istituto di istruzione superiore Scotton di Breganze, che ha sia il percorso tecnico industriale che quello professionale. La seconda è Faresin Formwork, industria metalmeccanica fondata 31 anni fa, specializzata nella produzione di casseforme in acciaio e alluminio destinate a contenere il cemento armato in edilizia e infrastrutture varie, in ogni parte del mondo.

“Esportiamo l’85% del fatturato, in più di 80 Paesi, ma produciamo tutto qui in Italia; le filiali all’estero – Romania, Russia, Australia, Canada, Stati Uniti e Nigeria – sono commerciali strutturate – spiega Lucia Faresin, una delle due figlie del fondatore Guido, insieme a Chiara in azienda – Nostro padre ha iniziato come operaio alla Laverda, ha sempre avuto in mente l’obiettivo di restituire al proprio territorio quanto aveva ricevuto“.

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Naturale guardare ai giovani di quella scuola dalla quale sono già arrivati arrivati molti tecnici qualificati, sia in produzione che negli uffici e con la quale esiste una collaborazione nata nei primi anni Ottanta e che si è già tradotta, tra le altre cose, nell’offerta di stage e nel collocamento di lavoratori giovani e qualificati.

lucia-faresinQui, sabato scorso, è stato consegnato un robot  “Igm Robotersysteme AG”. Si tratta di “un impianto a controllo digitale, con un braccio particolarmente sottile e dinamico, ottimizzato per peso e rigidità, che garantisce una elevata velocità di rotazione – spiega Lucia Faresin (in foto) – . Una macchina di ultima generazione, quindi, che l’azienda ha donato all’istituto nella convinzione che le imprese debbano essere protagoniste anche nella formazione con strumenti tecnologici ed avanzati. Il robot sarà utilizzato nel percorso specialistico offerto dalla scuola e consentirà agli studenti di sperimentare i processi di saldatura computerizzata”.

Con un primo effetto: far capire agli studenti – ma anche ai professori e alle famiglie, che tanto spesso influenzano le scelte – che lavorare in fabbrica, oggi, “non è come nel passato. “I reparti come i nostri sono ad alto contenuto di tecnologia, molti ancora immaginano polveri, rumori, fatica. Oggi, grazie agli incentivi di Industria 4.0, abbiamo sostituito alcuni impianti con altri costruiti ad hoc sulle nostre esigenze, abbiamo un tasso di automatizzazione dell’85%”.

L’inaugurazione del robot nella sede dello Scotton ha seguito il convegno “Scuola e aziende per il futuro dei nostri giovani – Quando studenti, istituzioni e impresa costruiscono soluzioni di partnership strategica a sostegno della formazione”, nell’aula magna delle scuole primarie di Breganze, presenti il Comune e i rappresentanti di Regione e Provincia. In Veneto c’è una tradizione delle scuole, e in particolare di istituti tecnici, “nati dalla generosità di imprenditori illuminati, che risulta essere ancora viva e feconda di risultati confortanti in termini di eccellenza formativa e di sbocchi occupazionali – ha detto l’assessore regionale Elena Donazzan – Scelte come quelle compiute dall’azienda Faresin Formwork confermano la forte sensibilità imprenditoriale che alimenta la storia alleanza tra scuola e aziende in questo territorio. Che il binomio tra scuola e industria, tra formazione e lavoro, sia una delle chiavi di lettura del ‘modello Nordest’ e punto di forza del ‘mscottonade in Italy’ – ha sottolineato l’assessore – lo si evince non solo dalla storia secolare di illuminati ‘capitani di industria’ che hanno promosso e sostenuto scuole tecniche nei propri territori di impresa, ma anche da precise scelte istituzionali, come quella fatta ormai da 12 anni dalla Regione Veneto, che “ha voluto collegare l’assessorato all’Istruzione a quello del Lavoro e ha messo tra le priorità del proprio governo il potenziamento dei percorsi di formazione professionalizzante, anche sotto l’aspetto finanziario”.

Il percorso formativo verrà ora portato avanti dai docenti dello Scotton che, supportati dai tecnici Faresin Formwork, insegneranno agli  studenti il corretto utilizzo del robot. Impareranno a cimentarsi con processi di saldatura computerizzata con una strumentazione all’avanguardia: una professione sempre più richiesta, come dimostrano i casi degli imprenditori che hanno lanciato appelli pubblici per la ricerca di personale o i corsi organizzati dalle associazioni di categoria.

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(in foto Chiara Faresin, Giacomo Dalla Fontana, Guido e Lucia Faresin)

E sempre richiesti sono anche giovani motivati: “La scuola è una grande opportunità formativa, ma sappiamo che spesso mancano i fondi per offrire strumenti e dotazioni moderne alle aule. Noi vogliamo sopperire a questa difficoltà, e noi stessi alla scuola chiediamo sempre di segnalarci persone disponibili a crescere in azienda. Intanto ospitiamo gli stage degli studenti del quarto anno, e a loro proponiamo di continuare a lavare per tutta l’estate”.

Il robot donato è stato acquistato espressamente per le necessità della scuola e con l’obiettivo di formare e insegnare. Una idea che potrebbe risultare contagiosa e i primi segnali ci sono già: altri imprenditori hanno mostrato l’intenzione di collaborare con le scuole del proprio territorio.