Una delle misure prevede, in caso di disinstallazione o cessazione di apparecchiature da gioco, il diritto per i titolari degli esercizi pubblici alla gratuità della Cosap, il canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche dove installare plateatici per un anno.
A Vicenza è alta l’attenzione verso il fenomeno dilagante della ludopatia è alta da parte dell’amministrazione comunale che cerca di adottare nuove modalità per contrastare il fenomeno.
L’assessore alle attività produttive Silvio Giovine ha presentato il nuovo “Regolamento comunale per l’apertura delle sale giochi e l’installazione degli apparecchi per il gioco lecito con vincita in denaro”, già licenziato dalla Giunta e che attende ora l’approvazione del Consiglio comunale. Con lui in sala Stucchi, per l’ Ulss8 Berica, il direttore generale Giovanni Pavesi, il direttore dei servizi socio-sanitari Giampaolo Stopazzolo e Vincenzo Balestra, direttore del Servizio Territoriale per le Dipendenze (SerD) che hanno fatto il punto sulle iniziative messe in campo dalla sanità per arginare quella che è ormai considerata una vera piaga sociale.
“Il contrasto del gioco d’azzardo e conseguentemente della dipendenza che si genera che prende il nome di ludopatia, è uno degli obiettivi di questa amministrazione. Pertanto abbiamo condiviso con l’Ulss 8 Berica il nuovo regolamento sulle sale gioco e le slot alla luce dell’aggiornamento delle ultime normative statali e regionali – ha spiegato l’assessore alle attività produttive Silvio Giovine -. Inoltre ci sembrava doveroso che il regolamento disciplinasse un’altra realtà diventata allarmante, non previsa nella precedente versione: la proliferazione delle slot negli esercizi pubblici. Infatti un quinto dei bar, frequentati anche da minorenni, ospitano slot. Come indica il regolamento, oltre al rispetto della distanza di 500 metri dai luoghi sensibili abbiamo introdotto anche il rispetto dei 100 metri da sportelli bancomat e postali e da agenzie di compro oro. Altra novità è relativa alla volontà da parte dell’amministrazione di disincentivare l’installazione delle slot: per questo chi decide di disinstallare gli apparecchi e di non installarli per 5 anni avrà il plateatico gratuito per un anno. La collaborazione con l’Ulss ha portato anche ad un’altra novità – precisa infine Giovine -: nelle slot verrà apposto un adesivo per sensibilizzare sul tema della ludopatia offrendo un numero di telefono e una mail che permettono il contatto diretto con l’ambulatorio approntato dall’Ulss che già si occupa delle altre dipendenze”.
“Il finanziamento di 370mila euro ci consente di mettere in campo dieci progetti, in collaborazione con alcune associazioni del territorio, per contrastare a livello di prevenzione e cura la ludopatia, inserita nei livelli essenziali di assistenza, che ha delle dimensioni, anche sommerse, maggiori rispetto alla stima di persone che ogni giorno si rivolgono ai nostri ambulatori – ha dichiarato il direttore generale dell’Ulss 8 Berica, Giovanni Pavesi -. Ringrazio il Comune di Vicenza che con la sua azione ci permette di dare “pubblicità” nell’accezione positiva non solo alla patologia ma anche ai servizi che noi forniamo ai cittadini per intercettare questo fenomeno preoccupante, che coinvolge i giovanissimi come la fascia più anziana della popolazione”.
Il nuovo regolamento introduce, in particolare, nuove significative restrizioni per gli esercizi pubblici che ospitano slot, partendo dalla considerazione che bar e ristoranti sono molto più numerosi delle sale dedicate al solo gioco d’azzardo e, somministrando cibo e bevande e offrendo la disponibilità di servizi igienici, facilitano la sosta prolungata di fronte agli apparecchi da gioco.
Per questo motivo un’attenzione particolare è stata dedicata alle distanze dei locali non solo dai luoghi sensibili, ma anche da quelli dove ci so può facilmente approvvigionare di denaro liquido. Nel nuovo regolamento, infatti, si precisa che gli esercizi pubblici con apparecchi da gioco dovranno essere distanti almeno 100 metri da sportelli bancomat, bancari o postali, da agenzie di prestito su pegno, da attività di compro oro o altri preziosi. Questa prescrizione va ad aggiungersi alla distanza minima di almeno 500 metri da luoghi sensibili come università, scuole, centri giovanili, strutture residenziali socio sanitarie, luoghi di culto, dal centro storico e dalle tre ville palladiane della città.
Il regolamento comunale viene accompagnato da una novità volta ad incentivare la riduzione dell’installazione degli apparecchi per il gioco con vincita in denaro negli esercizi pubblici come bar, ristoranti. La disinstallazione o la cessazione di apparecchiature da gioco darà diritto ai titolari degli esercizi pubblici la gratuità della Cosap, il canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche dove installare plateatici per un anno.
Dall’ultimo “Libro blu dell’agenzia delle dogane e dei monopoli” del 2016, pubblicato nel 2018, a Vicenza la spesa pro capite per il gioco (del 2016) è stata di 1.539 euro per abitante, in corrispondenza di un reddito pro capite di 22.845 euro con un incremento del 10,5% rispetto al 2015. Vicenza si classifica al terzo posto tra i capoluoghi del Veneto più inclini al gioco.
Secondo i dati del 2018 dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, a Vicenza gli apparecchi da gioco con vincita in denaro sono presenti in 103 bar, 21 tabaccherie, 12 negozi di gioco o sale bingo, 2 associazioni o circoli privati, 2 sale gioco pubbliche, una agenzia per scommesse su eventi sportivi.
Nell’ambito della collaborazione con l’Ulss 8 Berica si è decisa la realizzazione di un adesivo che verrà applicato su tutte le slot in funzione in cui si leggerà la frase “Io non mi gioco il futuro” e in cui comparirà anche il numero telefonico 0444757550 e la mail serd.vicenza@aulss8.veneto.it che fanno riferimento ad uno specifico servizio ambulatoriale già attivo con orario di contatto telefonico e di sportello, in contra’ Mure San Domenico 4, dalle 8 alle 16, dal lunedì al venerdì.