La giunta comunale di Vicenza ha approvato la realizzazione del progetto “Ulisse – il camper dell’orientamento”, proposto dai Comuni di Vicenza (capofila), Arcugnano, Costabissara, Creazzo, Dueville, Nanto e Quinto Vicentino con partner la Fondazione Emblema.
Il progetto, dell’importo di 543mila euro (di cui 380mila messi a disposizione dalla Fondazione Cariverona, 60mila dei quali serviranno per l’acquisto e l’allestimento del camper), ha come obiettivo l’orientamento al lavoro, allo scopo di migliorare la comprensione delle dinamiche relative al passaggio studio-lavoro. Inoltre, punta a potenziare e sviluppare il contatto tra aziende, scuole e università del territorio creando un modello di lavoro condiviso tra tutti gli stakeholders coinvolti.
Il progetto si propone di dialogare su più livelli con i ragazzi che stanno terminando gli studi superiori o l’università, e che rappresentano il target primario, e anche con genitori, orientatori e docenti.
Un camper, all’interno del quale sarà allestito un vero e proprio ufficio mobile, farà tappa nei sette Comuni aderenti al progetto (Vicenza, Arcugnano, Costabissara, Creazzo, Dueville, Nanto e Quinto Vicentino), proponendo attività di orientamento tra i giovani. Inoltre, saranno organizzati momenti di formazione proposti come “ContaminationLab” (laboratori con attività di vario tipo che prevedono la contaminazione di idee e progetti) coordinati dall’ufficio Cercando il Lavoro.
Le attività di progetto prenderanno il via a partire già dalla prossima primavera ed avranno una durata iniziale di 2 anni, dopo i quali, come auspicano gli stessi Comuni proponenti, le attività potranno continuare in modo autonomo.
L’innovatività di Ulisse nello scenario nazionale passa dalla realizzazione di un sistema integrato di azioni in e off-line e dalla creazione di un nuovo sistema dei processi di orientamento per i giovani.
Per aumentare la diffusione del progetto stesso e garantirne l’auto-sostentamento nel tempo, sarà necessario il coinvolgimento attivo dei soggetti più a rischio (Neet, ovvero i giovani che non sono nel percorso formativo né sono inseriti nel mondo del lavoro) per l’elaborazione di percorsi di orientamento personale e per il sostegno a genitori, docenti e orientatori.