Quando si diventa mamma, spesso si cresce e si affrontano le proprie insicurezze: non accade solo all’uomo, ma anche agli animali.
“Nella storia di Andy c’è la ragione della sua insicurezza”, spiega Caterina Spiezio, responsabile del settore ricerca e conservazione del Parco Natura Viva. “Lei non fu svezzata e allevata dalla sua mamma ma dai keeper del parco zoologico dove nacque. Sebbene ora sia adulta, rimane il fatto che non abbia mai vissuto su di sè l’esperienza dell’accudimento da parte di un adulto della propria specie, al quale si aggiunge l’inesperienza stessa di essere mamma per la prima volta. Questo ha comportato una maggiore inquietudine nel gestire la voglia di esplorare di Keyra e un po’ di tempo in più per accettarne gli spostamenti autonomi”.
IL COMMERCIO DI PELLI DI OCELOT
Pur trattandosi infatti di un felino americano terricolo, l’ocelot abita ambienti che vanno dalle foreste tropicali alle praterie, nei quali predilige la presenza di coperture arboree. Tra i suoi predatori il boa, i puma e i giaguari, ma il più pericoloso rimane l’uomo: tra gli anni sessanta e i settanta venivano messe in commercio ogni anno fino a 200.000 pelli e l’ocelot rischiò l’estinzione. Nel 1990 ne fu proibito il commercio ma oggi, questo splendido felino rimane inserito nella Lista Rossa IUCN a causa della perdita dell’habitat in cui vive e ancora, a causa del commercio illegale degli esemplari.
E per gli amanti degli animali: ecco la app per la passeggiata con i cani che mette al riparo da brutti incontri, e la bella collaborazione fra una casa di riposo del Veneziano e un rifugio per animali che ha prodotto tante coperte per i cuccioli.