Ci sono molte opportunità per le donne che vogliono avviare una attività o riqualificarsi – E otto immigrate diventano imprenditrici

Ci sono molte opportunità per le donne che vogliono fare impresa, per chi cerca occupazione ma anche per chi vuole avere strumenti in più.

CNA: un percorso di formazione tutto al femminile

per donne titolari d’azienda, dipendenti e libere professioniste

Tre moduli con focus su marketing, gestione aziendale e risorse umane, per fornire tutti gli strumenti utili a diventare imprenditrici e manager di successo. Una “fabbrica” di opportunità tutta al femminile, per accompagnare imprenditrici, artigiane, dipendenti e professioniste nella loro crescita professionale, fornendo strumenti innovativi e sviluppando le competenze oggi necessarie per gestire al meglio il proprio business.

Con D/Factory CNA lancia la sfida all’impresa al femminile che guarda avanti, per costruire insieme una nuova classe di imprenditrici e manager di successo. Un percorso di formazione costruito in tre step e rivolto a tutte le donne che l’impresa la fanno e la vivono ogni giorno, ma anche alle giovani aspiranti imprenditrici che sognano un’azienda tutta loro e alle dipendenti che vogliono accrescere i propri skills.

Tre moduli specifici, tanti percorsi personalizzati

Un pacchetto studiato per dare a tutte le partecipanti la possibilità di scegliere le materie da approfondire e di intraprendere il percorso più adatto alle proprie esigenze specifiche. È con questo obiettivo che il corso è stato pensato proprio come un “per-corso”: 3 moduli distinti – in calendario a maggio, giugno-luglio e ottobre presso la sede territoriale di Vicenza, in via Zampieri 19 – acquistabili singolarmente, con focus su tematiche fondamentali per chi fa impresa.

36 ore di formazione totali, divise in 9 lezioni pomeridiane – dalle 14 alle 18 – con una formula che prevede una parte teorica in aula e visite guidate in aziende selezionate del territorio.

E per le imprese in regola con contributi e requisiti EBAV, la possibilità di beneficiare di un rimborso dell’80% sul costo di iscrizione del singolo corso.

1° step: marketing relazionale e nuovi mercati

Ad aprire le danze sarà Barbara Bonaventura, esperta di marketing strategico e operativo, che parlerà di tecniche di mercato, strategie di vendita e comunicazione aziendale efficace.

Il 1° modulo, in programma giovedì 22 e 29 maggio (dopo il primo evento che si è svolto il 15), approfondirà in particolare il “marketing relazionale”: tecniche e metodologie per creare nuovi contatti commerciali, rafforzamento del posizionamento di valore e mantenimento di una redditività solida.

A giugno e ottobre, organizzazione del lavoro, leadership e gestione delle risorse

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Ricco il programma anche per il secondo e terzo modulo, in calendario rispettivamente a giugno-luglio – mercoledì 19 e 26 giugno e mercoledì 3 luglio – e ottobre – mercoledì 2, 9 e 16.

Il secondo step vedrà in cattedra Andrea De Muri, imprenditore, consulente e formatore esperto di business strategy e lean organisation. Obiettivo del modulo: insegnare come costruire un business model funzionante a partire da un’idea, fornendo tutti gli strumenti utili ed esercitandosi su applicazioni concrete.

Terzo e ultimo modulo a ottobre, con Beatrice Monticelli, formatrice esperienziale e facilitatrice professionista IAF Certified. Tema centrale saranno la leadership e la gestione delle risorse.

«D/Factory è un corso studiato sulle reali esigenze delle imprenditrici, con docenti qualificati ed esperti che provengono dal mondo delle aziende – sottolinea Elisabeth Sarret, presidente CNA Impresa Donna Vicenza –. Abbiamo voluto costruire un vero e proprio percorso formativo dedicato alle donne che fanno, o che sognano di fare impresa, puntando non solo a fornire strumenti utili, ma anche a creare un’occasione di incontro e di crescita».

«Come associazione, e soprattutto come donne, sappiamo bene quanto l’apporto femminile all’economia e all’imprenditoria di un Paese sia essenziale – ribadisce Cinzia Fabris, presidente di CNA Vicenza –. Se ci vuol essere un’evoluzione vera, consapevole e necessaria per stare al passo con il mercato, le nuove competenze sono indispensabili, in materia di marketing, organizzazione del lavoro, gestione del personale, e finanziarie. Cioè tutto quello che si può imparare grazie a D/Factory».

Info e iscrizioni: cnavicenza.it | mestieri@cnavicenza.it.

L’imprenditoria rosa cresce con Business Speed Date

Contatti, idee e affari grazie a Rete Economia Donna

Venti imprenditrici, lavoratrici autonome e libere professioniste, in rappresentanza di vari settori economici (artigianato, commercio, servizi alle persone e alle imprese) hanno partecipato l’8 maggio 2019 al primo Business Speed Date organizzato a Bolzano all’Hotel Four Points Sheraton da Rete Economia Donna-Wirtschaftsnetz Damen (RED-WND).

In 90 minuti di incontri “one to one” di due minuti ciascuno, un minuto per ogni partecipante, e nel successivo aperitivo, organizzato per approfondire le rispettive idee, le venti partecipanti hanno potuto conoscersi, scambiare i contatti, illustrare le rispettive attività, individuare possibili forme di collaborazione in grado di ampliare il proprio business o di lanciarne uno nuovo, hanno costruito relazioni e fiducia reciproca, hanno messo a frutto l’opportunità di networking. L’esperto Raoul Ragazzi ha svolto il ruolo di “facilitatore”. Presenti all’incontro la coordinatrice di RED-WND, Patrizia Balzamà, e le tre componenti Elke Moeltner, Monica Devilli e Letizia Lazzaro. Preziosa la collaborazione di Matthias Perathoner, direttore del Four Points Sheraton.

speed-date-3“Business Speed Date – spiega la coordinatrice Patrizia Balzamà – è un’iniziativa che offre alle imprenditrici associate a Rete Economia (Cooperdolomiti, Legacoopbund, Confcooperative, CNA-SHV e Confesercenti) e non, la possibilità di incontrarsi, di presentare la propria attività e di attivare nuovi rapporti di affari, nell’occasione informale di un open networking. Durante l’evento di speed dating le partecipanti hanno l’occasione di parlare “one to one” con ciascuna delle presenti. Negli incontri diretti, le imprenditrici presentano a vicenda la propria attività, fanno una richiesta ed ascoltano la presentazione e la richiesta dell’altra imprenditrice, creando i presupposti per un’eventuale collaborazione futura. Al termine dei due minuti, una campanella segnala il “cambio delle coppie” e, quindi, un nuovo “one to one”.  Brevi incontri, tante nuove potenziali partner d’affari. Il Business Speed Date fornisce un ambiente positivo e di supporto per lo sviluppo e lo scambio di business di qualità”.

La coordinatrice Balzamà, alla fine dell’evento, ha preannunciato che RED-WND sta organizzando altre iniziative: oltre ad un secondo Business Speed Date, ci saranno conferenze e incontri formativi su temi specifici per sostenere lo sviluppo dell’imprenditoria femminile e migliorarne la competitività.

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Rete Economia Donna – Wirtschaftsnetz Damen è il coordinamento delle donne in seno a Rete Economia-Wirtschaftsnetz, nato l’8 marzo 2019 e composto dalle rappresentanti di CNA-SHV, Confesercenti, Confcooperative Alto Adige-Südtirol, Legacoopbund e Cooperazione Autonoma Dolomiti, le cinque associazioni di categoria molto presenti nei centri urbani di fondovalle ma anche in diverse zone della provincia. Insieme, le cinque associazioni rappresentano 7.000 imprese e 16.000 addetti di svariati settori economici e del Terzo settore.

Da disoccupate a imprenditrici,

8 migranti fonderanno una cooperativa

Vogliono dare vita a una cooperativa per produrre e vendere a Bolzano i prodotti artigianali dei propri Paesi d’origine, trasformandosi da disoccupate a imprenditrici. E’ l’obiettivo di 8 donne migranti originarie di Colombia, Ucraina, Iran, Brasile, Marocco e Nigeria, tutte da tempo residenti a Bolzano. Il punto di connessione fra loro è stato il corso finanziato con risorse del Fondo sociale europeo attraverso l’Ufficio FSE della Provincia di Bolzano dedicato a “Donne straniere e creazioni artigianali” realizzato da Irecoop Alto Adige Südtirol.

La formazione a Casa Kolping – L’evento finale si è svolto oggi (16 aprile) alla Casa Kolping, dove è stata allestita la mostra dei prodotti artigianali realizzati durante il corso. “La formazione ha portato le frequentanti a produrre oggetti di sartoria, bigiotteria e porcellana, fornendo loro le competenze per diventare in futuro imprenditrici di se stesse” spiega Luca Storti, vice direttore dell’Ufficio Fse della Provincia di Bolzano. Al termine di 326 ore di formazione tra laboratori e lezioni frontali, lezioni di lingua, orientamento e una visita in un’impresa locale, le otto donne sono ora determinate a mettere a frutto la propria esperienza.

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Nella foto alcune delle partecipanti al corso. Da sx Grace Gorge (Nigeria), Hayat Ghazi (Marocco), Rose Mary Marcia Costa (Brasile), Manije Yusefzadeh Manije (Iran) e Yadira Judith Gutierrez Angulo (Colombia).

Il futuro delle donne migranti – “Vogliamo dare vita a una cooperativa, utilizzando i nostri prodotti etnici per guadagnarci da vivere trasmettendo contemporaneamente i valori delle nostre rispettive culture. La contaminazione reciproca che è avvenuta fra noi partecipanti durante il corso ha arricchito ciascuna, insegnandoci molto delle culture delle altre frequentanti e facendoci scoprire abilità inaspettate” spiega Hayat Ghazi, 36 anni, originaria del Marocco, in Italia dal 2001 dove sono nate le sue 3 figlie di 11, 10 e 5 anni. Le risorse Fse destinate in provincia di Bolzano a progetti di inclusione sociale per il periodo di programmazione 2014-20 ammontano complessivamente a 27,3 milioni di euro (20% delle risorse Fse disponibili). Tra il 2017 e il 2019 sono stati 61 i progetti finanziati, destinati all’inserimento lavorativo persone appartenenti a fasce svantaggiate, con 450 persone coinvolte. Sono attualmente in fase di valutazione da parte dell’Ufficio Fse della Provincia ulteriori 73 domande di contributo da parte di imprese per l’assunzione di soggetti vulnerabili. Se approvati i finanziamenti verranno approvati nei prossimi mesi.

Soddisfatto il presidente di Irecoop Alto Adige Südtirol Andrea Grata: “Un’impresa deve essere innanzitutto il frutto di un’intensa attività di collaborazione e cooperazione tra persone con competenze e sensibilità diverse e mi auguro che questo progetto sia stato il fondamento di un percorso che nel futuro sappia unire donne provenienti da contesti anche molto differenti nello spirito del gruppo e dello sviluppo di un ambiente connotato dalla capacità di valorizzare esperienze multiple.”

E sul tema dell’impresa al femminile c’è anche  progetto S.F.I.D.A.R.E. (Strumenti e Formazione Innovativi per Donne che Affrontano il mercato in Rapida Evoluzione), per sostenere e migliorare l’occupabilità delle donne.