Nel mobilificio chi sta per andare in pensione insegna il lavoro a un giovane assunto

Agli accordi con una “marcia in più” non sono nuovi: era capitato già nel 2016, in tema di flessibilità (premiata in busta paga).

Ora un nuovo capitolo per il Gruppo Battistella di Pieve di Soligo, tra i protagonisti dell’industria del mobile italiano con le aziende Battistella Company, Battistella, Baco e Novamobili. ‘Staffetta generazionale’, polivalenza professionale, welfare e ‘banca del tempo sono tra i contenuti dell’innovativo contratto aziendale per gli oltre 500 collaboratori del gruppo.

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La firma nei giorni scorsi con la presenza per l’azienda di Paolo Bianchin e Paolo Villanova, assistiti da Andrea Zappia di Assindustria Venetocentro. Le Rsu aziendali erano assistite dalla Fillea Cgil, con Vigilio Biscaro e Luca Brino, e dalla Filca Cisl con Onofrio Pepati.
Le quattro aziende del Gruppo sono collegate fin dal 2014 da un contratto di rete che consente la mobilità interaziendale, che nel nuovo contratto diventa strumento di acquisizione di nuove competenze e di ‘polivalenza professionale’, strumento per incrementare l’efficienza produttiva e rispondere tempestivamente alle variazioni della domanda, e al tempo stesso chiave per potenziare la formazione dei collaboratori sotto i profili dell’innovazione, della sicurezza e della qualificazione professionale.

Importante novità introdotta dal contratto è rappresentata dalla ‘staffetta generazionale’, che consente  la trasformazione incentivata, ossia senza pregiudizio per la futura pensione, a tempo parziale dei rapporti di lavoro dei pensionandi nell’ultimo anno di attività, per affiancare nel frattempo un giovane sostituto che possa così essere formato. Si creano così nuove opportunità per i giovani, con un equilibrato trasferimento di competenze.

battistella-mario-battistella“Il Gruppo Battistella – si legge in una nota – promuove e sostiene l’utilizzo degli strumenti di welfare, più vantaggiosi anche fiscalmente per i lavoratori.  Inoltre, ai collaboratori che aderiscono alla previdenza complementare di origine negoziale, ossia ai fondi pensione “Solidarietà Veneto” oppure “Arco”, Battistella verserà la quota del 2,7% della retribuzione utile ai fini del computo così da incentivare tale scelta.
Arriva nelle aziende del Gruppo Battistella anche la banca ore etica, con la possibilità per i collaboratori di mettere a disposizione ore di permesso e ferie per i colleghi che ne abbiano necessità per difficoltà personali e famigliari. Le aziende integreranno, sotto forma di ore di permesso retribuito, il corrispondente valore economico lordo dei permessi ceduti, incrementato del 20%”.

Di rilievo anche la parte economica del premio di risultato, che può arrivare, per i lavoratori qualificati con maggiore anzianità, fino a duemila euro. Viene confermata l’importanza della salvaguardia del know how aziendale, e la valorizzazione della ‘fedeltà’ del collaboratore come fattore di successo, e il raggiungimento di obiettivi di crescita di fatturato, partendo dai 95 milioni di euro di ricavi consolidati dal Gruppo nel 2018.
La proprietà, nella persona di Mario Battistella (in foto), e il figlio Alberto dichiarano “come questo contratto testimoni  la volontà di perseguire obiettivi comuni tra le parti, con il valore umano e del lavoratore al centro del progetto, come chiave del successo per le sfide future”.

Positiva la valutazione dei Sindacati: “E’ sicuramente un buon accordo di secondo livello per il settore del mobile quello firmato con il Gruppo Battistella. Le Rsu e Rls acquisiscono nuovi spazi di confronto sul terreno delle passate contrattazioni. Oggi si entra nel merito dei percorsi formativi e di riqualificazione atti ad aumentare la professionalità e l’inquadramento categoriale. Si sono formalizzati incontri periodici tra Rls e Rspp per una migliore sorveglianza sanitaria e per la sicurezza. La disponibilità aziendale sui temi sociale e sulla solidarietà ci hanno portato ad un positivo accordo sia sulla banca etica sia sulla staffetta generazionale. Oltre agli aspetti economici sul premio di risultato, che portano ulteriori aumenti collegati ad indicatori trasparenti e raggiungibili, sono da sottolineare gli accordi stipulati durante la precedente vigenza sulla flessibilità entrata/usciti per gli uffici e sui turnisti, da prendere a riferimento per nuove e migliori sinergie tra riduzione degli orari e produttività. Da ultimo, sono da sottolineare i nuovi interventi sulla previdenza complementare e sul welfare”. Così dichiarano Vigilio Biscaro, Luca Brino e Roberto Pepati, della Fillea Cgil e della Filca Cisl che, insieme a tutte le Rsu, hanno raggiunto l’ipotesi di accordo il 16 luglio scorso. Le assemblee per la valutazione e la votazione per la sua approvazione si sono tenute giovedì 25 luglio, ottenendo la piena adesione dei lavoratori.

L’accordo avrà durata quadriennale, fino al 31 dicembre 2022.