Il ponte sul fiordo danese made in Friuli, costruito a prova rumore e polvere (e in anticipo)

Un nuovo ponte in una delle più belle zone della Danimarca, il primo ponte a conci costruito in Danimarca dal 1970.

L’opera attraversa il fiordo Roskilde ed è intitolata alla Principessa Mary: il ponte è stato ufficialmente inaugurato da Sua Maestà Principessa Mary di Danimarca il 28 settembre e aperto al traffico il 30 settembre. Questa opera di ingegneria civile, completata 3 mesi prima del previsto, è il primo progetto in Danimarca per Rizzani De Eccher. L’autorità danese delle autostrade “Vejdirektoratet” ha aggiudicato il contratto da €133 milioni alla RBAI, una joint venture tra l’azienda italiana di Cargnacco (Udine), Besix (Belgio) e Acciona Infraestructuras (Spagna) nel 2016. Su questo complesso progetto hanno collaborato persone provenienti da più di 19 nazioni diverse.

Il contratto prevedeva la costruzione di un’autostrada a quattro corsie lunga 8,2 km, incluso un ponte lungo 1,4 km sopra il Fiordo Roskilde, e 11 lavori minori di ingegneria civile (ponti, gallerie e attraversamenti per la fauna selvatica), 1 km di muri di sostegno e 3 km di barriere acustiche. Il progetto mira a ridurre la congestione del traffico e a fornire un’alternativa all’attuale ponte basculante che già attraversa il fiordo ed è stato costruito nel 1935.

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I metodi Lean che hanno accelerato l’avanzamento della costruzione. Tutte le parti interessate che hanno lavorato al progetto sono state attivamente coinvolte in  questo approccio collaborativo che prevedeva la condivisione dei requisiti e degli obiettivi del progetto ed il costante miglioramento dei processi per ottimizzare la produttività. Le comunicazioni si basavano sulla fiducia reciproca e sulla trasparenza, che a loro volta miglioravano il processo decisionale riducendo gli sprechi di tempo e le successive modifiche.

Anche i metodi di esecuzione hanno svolto un ruolo chiave nella consegna del progetto in anticipo. Ad esempio, per il varo dell’impalcato è stato utilizzato un carro varo specifico. Una gru orizzontale ha permesso di montare i conci del ponte uno ad uno. Inoltre, l’uso di diverse linee di produzione per i conci prefabbricati ha contribuito a un’esecuzione più rapida dell’opera.

Una sfida anche ambientale. L’autostrada e il ponte attraversano un luogo che è stato dichiarato zona EU Natura 2000. Ricco di siti di riproduzione e nidificazione che offrono un rifugio ad alcune delle specie e degli habitat più rari nonchè in via di estinzione in Europa. In particolare, la zona del fiordo ospita diverse specie di uccelli acquatici e non, così come di piante acquatiche protette e zostera. Il progetto è stato quindi soggetto a rigidi requisiti ambientali e sociali, volti a preservare la bellezza e l’habitat del fiordo e minimizzare impatti indesiderati sulla comunità locale. Particolare attenzione è stata posta alle aree residenziali vicine al cantiere ed al difficile accesso stradale e marino, con misure adottate per limitare il rumore e la polvere. Il rumore e le vibrazioni sono stati costantemente monitorati ed il loro impatto è stato limitato; i lavori più rumorosi sono stati svolti quando gli uccelli migratori non erano nel fiordo, per evitare di interrompere la loro nidificazione. Similarmente, per preservare l’ambiente acquatico, un’adeguata selezione dei metodi di costruzione ed un attento monitoraggio durante l’esecuzione dei lavori hanno assicurato che i sedimenti non influenzassero negativamente la crescita naturale della zostera (un genere di pianta acquatica).

“L’eccellente collaborazione e il continuo dialogo tra le numerose parti sono stati la chiave per portare a termine con successo questo ambizioso progetto”, spiegano in azienda.

Per Erik Stoklund Larsen, direttore del Danish Road Directorate, “RBAI JV ha agito, sin dalla gara d’appalto e durante tutto il periodo di costruzione, in maniera professionale nei confronti
dell’ente appaltante. La collaborazione nel corso degli anni è stata costruttiva e soddisfacente. Vorrei ringraziare i rappresentanti delle tre società della RBAI JV per il loro contributo al raggiungimento di un risultato così eccezionale per la realizzazione del progetto Fjord Link. È un progetto spettacolare che andrà a beneficio della società danese per molti anni a venire”.

Rizzani de Eccher è protagonista italiana nel mercato internazionale delle costruzioni, con più di 2mila dipendenti ed una cifra d’affari consolidata di oltre 956 milioni di euro, realizzata prevalentemente all’estero. Basta guardare sul sito per trovare le altre realizzazioni, dall’Hathaway Bridge, Florida (Usa) al Ponte Cuscatlan (San Salvador, in foto), fino al Ponte strallato di  Marghera (Venezia).

pontessAttiva in diversi settori dell’ingegneria, della progettazione e della costruzione, la società “è il compendio dell’esperienza e delle capacità di varie divisioni operative, coordinate e gestite in modo unitario, specializzate nel general contracting, nell’arredo di interni, nello sviluppo immobiliare, nelle infrastrutture e nelle attrezzature speciali per ponti e viadotti. L’esperienza, le capacità tecniche, produttive, gestionali e l’elevato know-how delle proprie risorse, hanno condotto la società ad una solida posizione finanziaria, che la posizionano tra le prime imprese del settore in Italia e tra le eccellenze nel mercato internazionale“, spiegano in azienda.