Venezia si prepara all’acqua alta (e ti informa anche su Telegram) AGGIORNATO

 

***AGGIORNAMENTO 13 novembre mattina

Le “condizioni favorevoli alla possibilità di maree eccezionali per martedì 12 e mercoledì 13 novembre” erano state previste dal Centro maree del Comune di Venezia, che aveva invitato i cittadini a seguire gli aggiornamenti anche su due nuovi canali Telegram sperimentali. La realtà è stata ben peggiore rispetto alle attese: il picco atteso di 170 centimetri sul medio mare è arrivato, con il forte vento, a 187 centimetri: la quota più alta dall’”Acqua granda” del 1966.
E Venezia si è trovata indifesa come allora, con le dighe del Mose – Modulo sperimentale elettromeccanico – che non sono ancora in funzione.
La mattina del 13 novembre si è aperta con l’attesa di una nuova acqua alta, e la prima conta dei danni, evidenti. Ci sono le gondole accatastate, tre vaporetti sommersi a Sant’Elena, principi di incendio dovuti a cortocircuito. Una persona risulta folgorata a Pellestrina, colpita da 182 centimetri di marea, mentre a Jesolo la spiaggia è stata sommersa dall’acqua. Su Facebook c’è chi chiede “l’aiuto di amici per fare delle lavatrici e tenere le nostre cose lavate finché non si asciugano l’armadio e i letti”.

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Chi sta raggiungendo il posto di lavoro racconta di un “imbarcadero senza luce ma i servizi vanno. Silenzio desolante, allarmi che suonano, sveglia con sirene, ma ogni negozio acceso con gente che pulisce negozio e calle, sebbene non abbia gran senso perché oggi e domani si ripete… Ma facciamo più ordine possibile. Veneziani, Grande gente”.

Lo stesso numero telefonico del Centro maree è isolato, e l’ente sta chiedendo di diffondere le informazioni sulle nuove previsioni meteo tramite i canali social. C’è un nuovo massimo previsto per le 10.30 della mattinata, a quota inferiore (145). Anche il servizio Sos emergenza segnala tu Twitter “il sistema telefonico terrestre fuori servizio. Si rinnova invito a non venire a Venezia. Stesso problema per Chioggia”. Le immagini della Basilica di San Marco e della sua cripta sono già state inviate ai ministeri competenti ed è annunciata una visita degli ispettori.
Il sindaco Brugnaro ha invitato i cittadini “a documentare i danni subiti, l’Amministrazione presenterà alla Regione richiesta di stato di crisi. Tutti i residenti e le imprese raccolgano materiale utile a dimostrare i danni subiti”.

Le scuole di ogni ordine sono chiuse.

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Anche a palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale (foto), “appena votato il Collegato alla Finanziaria la seduta consiliare sul bilancio è stata sospesa: l’alta marea con la punta eccezionale già registrata attorno alle 22.15 ha spinto l’acqua sin dentro palazzo Ferro Fini allagando l’aula consiliare. “Mai si era verificata una situazione del genere – ha detto il presidente Ciambetti – Le paratie antiallagamento non sono state sufficienti a contenere l’ondata di piena, né è stato possibile lasciare il palazzo stante la difficoltà di manovra delle lance e il difficile accesso al pontile: si è preferito garantire la sicurezza e rimanere quindi tutti a palazzo”.
In tarda serata di ieri è stata attivata l’Unità di Crisi della Protezione Civile, mentre in città circa 60 volontari seguivano l’emergenza. Nella sala operativa regionale si è monitorata la situazione, “con i danni provocati dall’eccezionale acqua alta a Venezia, gravissime ripercussioni sull’intera laguna, ma si segnalano anche condizioni di allarme sull’intera costiera veneta mentre preoccupa la situazione di alcuni fiumi, in particolare il Piave, perché il mare non riceve. Sono stati attivati i collegamenti con il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale e con il Comando nazionale dei Vigili del Fuoco, fa sapere il presidente della Regione Luca Zaia, che oggi, alle 12 – insieme al Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, e al Direttore del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, Angelo Borrelli – terrà una conferenza stampa nella sala operativa della Protezione civile regionale, a Marghera.

 

 

+++AGGIORNAMENTO lunedì 11 novembre

Dato l’evolversi della situazione meteorologica, con forte calo barico, venti di scirocco molto sostenuti nell’Adriatico centro-meridionale e di bora nel Golfo di Trieste, i modelli previsionali del Centro Maree del Comune di Venezia indicano la possibilità di maree eccezionali per martedì 12 e mercoledì 13 novembre.

Le previsioni, valutate con CNR-ISMAR e ISPRA, prevedono, in particolare, martedì mattina alle ore 10 un picco di marea di 140 cm, martedì sera alle ore 23 un picco di 145 cm e mercoledì mattina alle ore 10.30 un picco di 145 cm. Vista la situazione meteorologica altamente dinamica, questi due ultimi valori potrebbero essere rivisti in aumento, anche con il superamento della soglia di 155 cm. Anche il Centro Funzionale Decentrato dell’Arpav prevede domani e dopodomani precipitazioni diffuse con quantitativi abbondanti di pioggia.

A fronte di queste previsioni, sentita la Prefettura, verrà attivato il Centro di Comando previsto per il “Piano acqua alta” presso la sede della Polizia Locale in Palazzo Poerio, per coordinare tutti i servizi della città e monitorare l’evolversi della situazione.

Il Centro Maree consiglia vivamente di seguire gli aggiornamenti delle previsioni:

  • collegandosi al sito del Comune di Venezia www.comune.venezia.it/maree
  • seguendo i profili Social del Comune di Venezia / del Centro Maree
  • consultando la segreteria telefonica al numero 041 2411996
  • registrandosi al servizio gratuito Sms (dal sito del Comune di Venezia, www.comune.venezia.it, seguendo il percorso: Servizi online / Notifiche Centro Maree / Iscriviti ai servizi di notifica del Centro Maree)

A questi si aggiungono i due nuovi canali Telegram sperimentali:

  • Centro Maree Informa: da utilizzare per ottenere la previsione di marea o visualizzare i valori osservati dalle stazioni del Centro Maree
  • Centro Maree Avvisa: attraverso il quale il Centro diramerà aggiornamenti sintetici e copia del testo inviato anche tramite il tradizionale sms

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Il Centro Previsioni e Segnalazioni Maree della Protezione Civile – direzione Polizia locale del Comune di Venezia ha segnalato che, a partire da venerdì 8 novembre, le previsioni meteorologiche propongono “una configurazione favorevole al fenomeno dell’acqua alta”.

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Il Centro Meteo dell’Arpa Veneto indica che questa settimana sarà caratterizzata dall’ingresso a più riprese di masse d’aria da nord-ovest, di origine polare, che convoglieranno sul Veneto correnti umide dai quadranti meridionali; il tempo sarà instabile con nuvolosità e precipitazioni in varie fasi, e con una situazione particolarmente perturbata nella giornata di venerdì.

Da domenica, l’arrivo di un nuovo e profondo fronte atlantico potrebbe causare un ulteriore aumento del livello marino in corrispondenza con i massimi astronomici.

Il Centro Maree consiglia di seguire gli aggiornamenti delle previsioni:

  • collegandosi al sito del Comune di Venezia www.comune.venezia.it/maree
  • seguendo i profili Social del Comune di Venezia / del Centro Maree
  • consultando la segreteria telefonica al numero 041 2411996
  • registrandosi al servizio gratuito Sms (dal sito del Comune di Venezia, www.comune.venezia.it, seguendo il percorso: Servizi online / Notifiche Centro Maree / Iscriviti ai servizi di notifica del Centro Maree)

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A questi si aggiungono due nuovi canali Telegram sperimentali, raggiungibili dal motore di ricerca della app o dal sito https://web.telegram.org/. I due canali sono denominati:

  • Centro Maree Informa: da utilizzare per ottenere la previsione di marea o visualizzare i valori osservati dalle stazioni del Centro Maree
  • Centro Maree Avvisa: attraverso il quale il Centro diramerà aggiornamenti sintetici e copia del testo inviato anche tramite il tradizionale sms

Attenzione a come si interpretano i dati (c’è una guida): la marea  a Venezia viene misurata e prevista sullo zero storico della città.  Per esempio: perchè la Piazza San Marco, uno dei punti più bassi della città, cominci ad allagarsi ci vuole una marea superiore a 80 cm. Per Rialto, davanti ai pontili dei mezzi pubblici, ci vuole una quota di 105 cm mentre davanti alla stazione ferroviaria, un punto della città molto alto, sono necessari 135 cm.

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