A maggio 2018 vi raccontavamo che una fabbrica che rischiava di chiudere era tornata a produrre. E’ andata anche meglio del previsto.
Cresce lo storico pastificio di Borghetto di Avio, ora Bertagni 1882, e il tradizionale scambio degli auguri natalizi tra proprietà e dipendenti, in programma domenica 15 dicembre, è diventato l’occasione per firmare l’ampliamento dell’intesa siglata con la Provincia autonoma di Trento e Trentino Sviluppo nel maggio 2017.
Il documento – siglato dall’assessore provinciale allo Sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli, dal presidente di Trentino Sviluppo Sergio Anzelini e da Antonio Marchetti, presidente di Bertagni 1882 Spa – prevede l’acquisizione da parte di Bertagni dell’immobile che ospita lo stabilimento produttivo e l’apprestamento di una nuova linea produttiva, che porterà ad Avio nuovi investimenti e occupazione. Bertagni è infatti il secondo produttore di pasta fresca in Italia, con oltre 100 milioni di fatturato annuo e alle spalle il gruppo Ebro, una delle più importanti multinazionali al mondo, leader assoluto nel mercato del riso e numero due mondiale della pasta fresca e secca.
«Le vicissitudini attraverso le quali è passato questo stabilimento – ha osservato Maurizio Fugatti, presidente della Provincia autonoma di Trento – sono state fonte di preoccupazione e di dolore per chi ha perso il lavoro. Per questo oggi sono contento di vedere le macchine in movimento e di trovare di nuovo una fabbrica piena di lavoratori, tra cui tanti giovani. È una storia che dà speranza al territorio e alle famiglie del Basso Trentino».
Soddisfatto anche l’assessore allo Sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli. «Un’ulteriore conferma – ha evidenziato Spinelli – che il Trentino può essere luogo attrattivo di investimenti nei settori industriali di specializzazione quali l’agrifood. Questi risultati rafforzano la strategia futura di attrazione in Trentino di nuove aziende, innovative e manifatturiere, con incentivi mirati e investimenti pubblici ben ponderati».
«Bertagni 1882 – ha aggiunto Sergio Anzelini, presidente di Trentino Sviluppo – dà nuova linfa a uno storico compendio della Vallagarina investendo nella qualità dei prodotti e sull’innovazione dei processi. Ciò favorisce la creazione di nuovi posti di lavoro e garantisce che non vadano perse le competenze specifiche nel settore della pastificazione che la gente di Avio e dintorni ha sviluppato in trent’anni di impegno in fabbrica».
Nel biennio 2017-2019 l’impresa, guidata dall’amministratore delegato Enrico Bolla, ha ottemperato a tutti gli obblighi previsti dall’intesa con la Provincia, investendo nello stabilimento di Avio ben 4 milioni di euro in più rispetto agli 8 milioni originariamente pattuiti nel protocollo per approntare 3 linee produttive e potenziare i progetti di ricerca e sviluppo nel settore agroalimentare. Di qui la stipula di una nuova intesa in virtù della quale Trentino Sviluppo e la Provincia si impegnano a trasformare il contratto di rent-to-buy di Bertagni in un vero e proprio contratto di vendita dell’immobile produttivo. L’impresa, dal canto suo, si prepara all’installazione di una quarta linea produttiva, che porterà tra il 2020 e il 2021 all’assunzione di 35 nuovi addetti, fino ad arrivare ad un totale di 100 dipendenti.
L’iniziativa comporterà per Bertagni un investimento di ulteriori 6 milioni di euro e un’importante attività di ricerca e sviluppo per l’innovazione tecnologica di prodotti e processi, con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale della produzione. A tal fine, verrà avviato un nuovo progetto con l’Agenzia del lavoro della provincia di Trento per la selezione del personale, che privilegerà – laddove possibile – i lavoratori in mobilità, l’occupazione giovanile e femminile di qualità e l’occupazione dei lavoratori iscritti nelle liste territoriali di mobilità.
Sempre in quest’ottica venerdì 13 dicembre Antonio Marchetti ha incontrato in stabilimento a Borghetto d’Avio i sindaci della Vallagarina e della Val d’Adige. “Forse – dice l’imprenditore – non potremo dare tutte le garanzie che nell’immaginario collettivo vengono associate ad un impiego nell’ente pubblico, ma ai nostri lavoratori ci teniamo. I trend del mercato agroalimentare sono positivi e il nostro impegno per garantire sicurezza e serenità ai nostri dipendenti è massimo. Perciò per chi ha voglia di mettersi in gioco e di imparare un nuovo mestiere le nostre porte sono aperte”.
Lo stabilimento Bertagni 1882 è il luogo dove un tempo fu scritta la gloriosa storia di PAF e quella, meno edificante, di Malgara Chiari & Forti. E’ ripartita con la prima produzione e 33 addetti, di cui 28 già dipendenti Malgara, poi reimpiegati. C’erano voluti molto tempo, e molto impegno, per trovare un’impresa e un imprenditore capaci di ridarle una prospettiva.