Effetto Coronavirus su cinema e teatri: e la Fenice porta i concerti su YouTube

A causa del protrarsi dello stato di allerta e precauzione legato alla presenza del virus COVID-19 sul territorio della Regione del Veneto e del Comune di Venezia, e in ottemperanza al decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri dello scorso 1 marzo, si protrae fino a domenica 8 marzo 2020 compreso la chiusura al pubblico del Teatro La Fenice.

Non chiude completamente, però, l’attività di spettacolo del Teatro lagunare: il concerto del Quartetto Dafne in programma oggi, lunedì 2 marzo 2020, alle ore 18, sarà trasmesso dalla Sala grande del Teatro La Fenice in streaming sul canale YouTube della Fenice. Il quartetto d’archi composto da professori d’orchestra della Fenice si esibirà, come da programma, suonando il Quartetto per archi n. 4 in do minore op. 18 n. 4 di Ludwig van Beethoven e il Quartetto per archi n. 2 in re maggiore di Aleksandr Borodin nell’ambito della rassegna cameristica Musikàmera promossa dall’omonima associazione in collaborazione con la Fenice.

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Stessa modalità di fruizione anche per l’omaggio a Virgilio Boccardi, programmato per domani, martedì 3 marzo 2020 alle ore 17.30, sempre dal Teatro La Fenice: l’evento in streaming YouTube dedicato al ricordo del giornalista inviato speciale della Rai vedrà protagonisti lo scrittore e storico italiano Riccardo Calimani, i giornalisti Maurizio Crovato e Vittorio Perobon, lo scrittore ed editore Giovanni Distefano, con Letizia Michielon al pianoforte interprete di musiche di Chopin, Wagner e Beethoven.

Sono sospesi invece il successivo concerto Musikàmera (4 marzo 2020), il concerto dell’Orchestra del Teatro La Fenice diretta da Rudolf Buchbinder (7 e 8 marzo 2020) e il concerto Musica e Aperitivo dell’8 marzo: seguiranno comunicazioni per l’eventuale ricollocazione dei concerti in date da definirsi.

Ecco le modalità di rimborso per i concerti di 7 e 8 marzo (Sinfonia e Musica e Aperitivo): i biglietti acquistati tramite internet e tramite call center verranno rimborsati automaticamente senza doverne fare richiesta, con riaccredito dell’importo pagato sulla carta di credito utilizzata per l’acquisto; i biglietti acquistati tramite agenzia verranno invece rimborsati direttamente dall’agenzia presso la quale sono stati acquistati.

Per avere il rimborso dei biglietti acquistati in biglietteria sarà necessario presentarsi con il biglietto integro: per il concerto Buchbinder del 7 marzo solo nella biglietteria del Teatro La Fenice dal 7 al 20 marzo; per il concerto Buchbinder dell’8 marzo e il concerto Musica e Aperitivo dell’8 marzo solo nella biglietteria del Teatro La Fenice dall’ 8 al 20 marzo; per i tre concerti a partire dal 9 marzo nelle biglietterie Vela Venezia Unica dove è stato acquistato il biglietto. Gli abbonati riceveranno comunicazione dall’Ufficio Abbonati che informerà dell’annullo del turno in abbonamento e dell’eventuale ricollocamento in altra data dei due concerti.

Da oggi, lunedì 2 marzo, riprenderanno le visite al Teatro di Campo San Fantin, che potranno essere effettuate senza audioguida e rispettando le limitazioni degli accessi come indicato nelle disposizioni del decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri; non hanno mai interrotto la loro attività invece la biglietteria del Teatro e il bookshop.

Per ulteriori informazioni info@teatrolafenice.org, www.teatrolafenice.it e social media del Teatro La Fenice.

I teatri del Veneto

L’effetto Coronavirus si è abbattuto anche sui teatri del Veneto. La settimana di chiusura tra il 24 febbraio e il 1° marzo, imposta dalla Regione del Veneto come misura per il contenimento dell’epidemia, ha cancellato 28 spettacoli in altrettanti teatri facenti parte del circuito teatrale regionale Arteven. La gran parte degli spettacoli erano già sold out, lasciando senza lavoro intere compagnie e addetti che lavorano nell’indotto, oltre a procurare un grave danno alle casse dei teatri stessi, per la maggioranza pubblici. Solo il totale dei mancati incassi si aggira intorno 100mila euro. Inoltre, sono stati sospesi anche gli interventi teatrali previsti nelle scuole.

Ora la nuova disposizione ministeriale, che prolunga la serrata all’8 marzo, causerà ulteriori 47 cancellazioni che porteranno il totale a 75 spettacoli, tra cui molti di largo richiamo che avevano registrato da giorni il tutto esaurito. I mancati incassi di questa seconda settimana di chiusura supereranno i 150mila euro, per un totale di 250mila euro in 15 giorni.

Per questo motivo Arteven si sta attivando per recuperare tutti gli spettacoli, allungando la stagione teatrale. I tecnici sono già stati attivati a tal proposito e hanno individuato le date di recupero per la maggior parte delle rappresentazioni sospese. Tuttavia, alcuni spettacoli di compagnie internazionali verranno cancellati definitivamente e si potranno vedere solo nella prossima stagione 2020/21.

Rispetto alle attività extrascolastiche, gli operatori stanno cercando di muoversi affinché i progetti possano essere portati a termine entro l’anno scolastico. Per individuare un sostegno al comparto, nei giorni scorsi ci sono stati incontri sia al Mibact con il ministro al Beni culturali Dario Franceschini, sia a Venezia nella sede della Giunta regionale del Veneto a Palazzo Balbi con l’assessore regionale alla Cultura e allo Sport Cristiano Corazzari.

 In quest’ultima riunione Pierluca Donin, direttore del circuito teatrale del Veneto, ha ribadito che «il problema non si limiterà alle due settimane di chiusura, ma avrà ripercussioni pesanti anche dopo. Abbiamo fatto presente all’assessore regionale Corazzari come la chiusura dei teatri, mentre altre attività aggregative rimangono aperte, sia poco efficace e metta in ginocchio lavoratori, aziende e imprese che partecipano al welfare della comunità veneta».

«Per discutere della situazione – dichiara Massimo Zuin, presidente di Arteven – a breve organizzeremo un tavolo di confronto fra gli Enti e i soggetti colpiti aderenti al circuito teatrale regionale per affrontare insieme la gravità del momento e chiedere soluzioni condivise».

I cinema segnano -80%

Anche dove non è stata imposta la chiusura i conti non tornano. La CNA regionale del Trentino AA esprime preoccupazione anche per le difficoltà che le imprese della filiera del cinema e dell’audiovisivo stanno incontrando a seguito dell’emergenza Covid-19: identificare interventi urgenti per il comparto è stato l’obiettivo della riunione che si è svolta venerdì scorso al Ministero dei Beni culturali e del Turismo con le rappresentanze imprenditoriali e sindacali del comparto.

“In questi giorni – informa CNA Cinema e Audiovisivo – prevale un forte allarmismo che si sta traducendo in un calo fino all’80% delle presenze nelle sale cinematografiche, che sono insieme ai Festival la parte della filiera più esposta al cambiamento di abitudini dei consumatori. Anche le altre componenti della filiera, dalla produzione di contenuti, agli autori e alle industrie tecniche, hanno espresso una forte preoccupazione e richiesto misure straordinarie a sostegno del settore”.