Riconversioni: mascherine in dono dalle aziende che producono tessuti e arredi

Mascherine gratis per tutti gli abitanti dei tre comuni vicentini di Nanto, Barbarano Mossano e Castegnero. A donarle è la Sitland di Nanto (ex Tappezzeria Veneta, ora azienda del gruppo MIG), impresa specializzata nella produzione di sedie da ufficio e complementi di arredo, che in questi mesi di emergenza sanitaria ha riconvertito parte delle proprie linee produttive realizzando mascherine protettive. Nei giorni scorsi l’assessore regionale al Lavoro Elena Donazzan, insieme agli amministratori dei tre comuni del comprensorio vicentino, Ulisse Borotto sindaco di Nanto,  Cristiano Pretto sindaco di Barbarano Mossano e Nadia Scarzello assessore di Castegnero, ha reso visita all’azienda, partecipando alla cerimonia simbolica di consegna di 12 mila dispositivi di protezione ‘made in Veneto’ donati agli abitanti del territorio.

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“La determinazione di questa azienda è un segno tangibile delle capacità di ripartenza della manifattura italiana”,  ha sottolineato l’assessore Donazzan, incontrando le maestranze di Nanto, il direttore di sede Davide Fiorese e il presidente del gruppo MIG, Gianmaria Mezzalira. “La creatività di questo gruppo specializzato nell’arredo che  si riconverte per coprire un bisogno, oggi primario, per la sicurezza non solo dei suoi lavoratori, ma anche dei clienti e della popolazione dei territori nei quali opera – ha affermato l’assessore – merita di essere valorizzata e promossa. Aziende come la Sitland sono eccellenze della manifattura italiana e ora più che mai è importante sostenerle per far ripartire il Paese. La crisi generata dal Covid 19 ci dimostra il bisogno di creare e proteggere le filiere italiane, in particolare in settori strategici quali il biomedicale. E ci ha fatto capire quanto sia importante non solo non dipendere da altre nazioni, ma difendere la competitività dei nostri prodotti, del nostro territorio, delle nostre catene produttive”.

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Le mascherine prodotte da Sitland per enti e aziende sono realizzate con tessuto prodotto nel Vicentino e certificato Oeko Tex Standard 100 per filtrabilità dell’aria e impermeabilità ai liquidi; sono riutilizzabili fino a 30 lavaggi e disponibili in cinque varianti di colore e in due formati, uno per gli adulti e uno per i bambini.

Un’altra riconversione riguarda una azienda storica del trevigiano: Tessitura Monti Spa, ora in Amministrazione Straordinaria, ha  donato ai cittadini di Maserada sul Piave, dove ha sede, il primo lotto di mascherine confezionate in seguito alla riconversione di parte dei processi per produrre i dispositivi ai sensi dell’articolo 16 del Decreto Legge “Cura Italia”.

Il Commissario straordinario di Tessitura Monti, Fabio Pettinato, ha incontrato al Municipio di Maserada sul Piave il sindaco Lamberto Marini per la consegna delle mascherine.

Per il sindaco “a nome dell’Amministrazione Comunale che rappresento, ma certo di condividere il pensiero di tutta la comunità maseradese, non posso che esprimere profonda gratitudine all’Azienda Monti, ed al suo Commissario Straordinario dott. Fabio Pettinato, per questo gesto di concreto aiuto e solidarietà che dimostra ancora una volta come la Tessitura Monti, sebbene in un momento difficile della sua storia,  sia vicina alla popolazione di Maserada sul Piave alla quale già tanto ha dato in oltre cent’anni di vita”.

Tessitura Monti è sempre stata fortemente radicata nel territorio di riferimento, tanti cittadini di Maserada sul Piave sono o sono stati collaboratori della storica realtà – ha affermato Pettinato. La consegna del primo lotto di mascherine alla cittadinanza intende essere un segnale di speranza e di attenzione verso le tante famiglie che stanno affrontando la graduale fase di ripartenza. Dare avvio alla nuova produzione convertendo una parte dei processi è stato un ambizioso traguardo per Tessitura Monti che ha dimostrato ottime competenze tecniche ed organizzative nell’implementazione del progetto. Il know how e l’eccellenza nella produzione dei tessuti, inoltre, hanno giocato un ruolo fondamentale nella realizzazione di un prodotto in grado di rispondere alle normative. Il confezionamento di mascherine è per Tessitura Monti, in questa fase, un business importante, ma non andrà a sostituire la storica attività che è nostro primario obiettivo tutelare e rilanciare assicurando continuità. A quanto ci risulta sono pochissime le aziende del settore tessile che hanno completato con successo il processo certificativo connesso alla produzione delle mascherine – ha proseguito il Commissario straordinario – Auspichiamo, quindi, che possano emergere le realtà industriali che agiscono con responsabilità, evidenziando la qualità di prodotti testati, come le nostre mascherine, nell’ottica di tutelare i consumatori e contestualmente di rispettare le esigenze di equilibrio economico della produzione”.

 

Le mascherine prodotte da Tessitura Monti sono state certificate da un laboratorio accreditato, che ha validato il prodotto secondo le norme tecniche in vigore in quanto risponde alle esigenze di traspirabilità, efficienza di filtrazione batterica e pulizia da microbi. La particolare struttura del tessuto e il trattamento specifico effettuato permettono la combinazione di ottima traspirabilità e filtrazione, oltre alla possibilità di riutilizzare il prodotto più volte – le caratteristiche della mascherina si mantengono fino a dieci lavaggi – con un grande risparmio di risorse e maggiore attenzione per l’ambiente rispetto ai dispositivi usa e getta. Le mascherine sono prodotte in tessuto di cotone certificato Oekotex 100 in grado di assicurare una migliore vestibilità e comfort.

 

Tessitura Monti ha messo a punto l’intero processo produttivo dotandosi dei macchinari per realizzare, oltre alla tessitura e finissaggio del tessuto attraverso specifiche procedure, anche il confezionamento e il packaging del prodotto nello stabilimento di Maserada sul Piave. A regime la produzione potrà superare il milione di mascherine al mese per circa 30mila metri di tessuto utilizzato.