Formazione in cassa integrazione per 500 lavoratori degli hotel veneziani

Sono più di 500 i lavoratori degli hotel veneziani che hanno partecipato ai percorsi di formazione organizzati dall’Associazione Veneziana Albergatori e dedicati alla prevenzione, i protocolli anti contagio e la gestione delle emergenze.

In settimana si è conclusa l’ultima sessione formativa in modalità e-learning ma altre sono già in programmazione per le prossime settimane e le adesioni sono continue. «Si tratta di un’attività formativa che proponiamo a tutti i soci e che offriamo in maniera totalmente gratuita a tutti i lavoratori attraverso il fondo interprofessionale For.Te – spiega il vicedirettore dell’Ava, Daniele Minotto, responsabile della formazione per l’associazione -. Le lezioni vengono erogate tramite Nextrain, il nostro ente di formazione regolarmente accreditato in Regione. La proposta, che garantisce competenze specifiche sugli aspetti fondamentali del protocollo anti Covid19 e sulla gestione delle emergenze, si sta rivelando utile e apprezzata. In questo modo il personale che rientra in servizio è preparato a tutelare la propria incolumità e quella dei clienti, evitando la diffusione del contagio e gestendo eventuali emergenze o procedure di isolamento preventivo nel caso in cui si dovessero rivelare necessarie».

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Il corso è diviso in due fasi, la prima è generica e coinvolge tutto il personale, indipendentemente dalla mansione, la seconda è specifica per i vari reparti: ci sono per esempio approfondimenti dedicati ai camerieri ai piani, ai camerieri di sala, a chi sta in reception o si occupa delle colazioni. «I percorsi sono modulari e ogni persona può seguire uno ma anche più approfondimenti, se è necessario – aggiunge Minotto -. Ava ritiene che la formazione sia non solo un elemento fondamentale per la corretta applicazione del protocollo anti Covid-19, che abbiamo elaborato e recepito dal Ministero e dalla Regione, ma soprattutto un’ulteriore garanzia sia per i lavoratori che per i nostri ospiti e quindi per tutte le persone che vogliono venire a Venezia». Nonostante la formazione venga definita “fondamentale” nei protocolli nazionali, non sono ancora previsti precisi obblighi o sanzioni e sono pochissime le realtà che hanno già predisposto specifici percorsi. Ava invece non ha perso tempo e ha avuto un occhio di riguardo anche alla particolare situazione che stanno vivendo le aziende, permettendo ai lavoratori di seguire le lezioni da casa, mentre sono in cassa integrazione.

Solo nel primo mese sono arrivate 300 richieste e da poco sono state superate le 500 presenze. E tante altre sono già in calendario: «Mano a mano che le aziende aprono, tutti i lavoratori chiamati a rientrare al lavoro vengono coinvolti nei processi formativi – conclude il vicedirettore -. Tra i servizi che eroghiamo, la formazione assume per noi anche un elemento valoriale: non solo implementiamo le competenze dei nostri lavoratori, che saranno utili indipendentemente da come si evolverà la situazione, ma lo abbiamo fatto in una fase di applicazione degli ammortizzatori sociali. Questo ha permesso ai lavoratori di mantenere, in questo periodo, il contatto con l’azienda e con la fase produttiva».